Uno spettro si aggira per l'Europa
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Uno spettro si aggira per l'Europa

Il mito del bolscevismo giudaico

Paul Hanebrink, Dario Ferrari, Sarah Malfatti

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Il mito del bolscevismo giudaico

Paul Hanebrink, Dario Ferrari, Sarah Malfatti

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La funesta invenzione che il comunismo fosse in realtà un complotto ebraico volto a conquistare e distruggere l'Europa ebbe nel secolo scorso il suo tragico culmine nello sterminio di milioni di esseri umani. Un'idea che, rielaborata a piú riprese nel corso dell'intero secolo, non ha mai cessato di alimentare varie ideologie e programmi politici. Paul Hanebrink esplora la nascita, i caratteri e le conseguenze di questo mito pregno di odio e paura: dalle sue origini negli anni convulsi successivi alla grande guerra all'avvento del nazismo, dall'intreccio con la memoria dell'Olocausto fino alla sopravvivenza nelle fantasie cospirative dell'estrema destra europea e americana. Per gran parte del XX secolo, l'Europa è stata perseguitata da una minaccia scaturita dalla propria immaginazione: il bolscevismo giudaico. Questo mito - che riteneva il comunismo un complotto ebraico volto a distruggere le nazioni d'Europa - era una fantasia paranoica, eppure i timori di una cospirazione giudaico-bolscevica si affermarono dopo la Rivoluzione russa e si diffusero in tutta Europa. E durante la Seconda guerra mondiale tali paure contribuirono a seminare la morte, l'odio e l'orrore. Il racconto di Paul Hanebrink inizia con i movimenti controrivoluzionari che turbavano l'Europa alla fine della Prima guerra mondiale. Fascisti, nazisti, cristiani conservatori e molti altri europei, terrorizzati dal comunismo, immaginavano i bolscevichi ebrei come nemici sul punto di varcare i confini per sovvertire l'ordine dall'interno con le loro idee devastanti. Negli anni che seguirono, il bolscevismo giudaico fu un'arma politica potente e facile da usare. Dopo l'Olocausto, quello spettro, lungi dal morire, semplicemente si modificò, diventando uno dei componenti della guerra fredda. Dopo un'ennesima trasformazione, persiste ancora oggi su entrambe le sponde dell'Atlantico nella politica tossica del nazionalismo di destra rivitalizzato.

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Información

Editorial
EINAUDI
Año
2019
ISBN
9788858432068

Note

1. T.S. WILLIAMS, The French Origins of ‘You Will Not Replace Us’, in «The New Yorker», 4 dicembre 2017, in www.newyorker.com/magazine/2017/12/04/the-french-origins-of-you-will-not-replace-us (consultato il 12 gennaio 2018).
2. P. HOCKENOS, Poland and the Uncontrollable Fury of the Far Right, in «The Atlantic», 15 novembre 2017, in www.theatlantic.com/international/archive/2017/11/europe-far-right-populist-nazi-poland/524559/ (consultato il 12 gennaio 2018).
3. M. TAYLOR, ‘White Europe’: 60,000 Nationalists March on Poland’s Independence Day, in «The Guardian», 12 novembre 2017, in www.theguardian.com/world/2017/nov/12/white-europe-60000-nationalists-march-on-polands-independence-day (consultato il 12 gennaio 2018).
4. M. SPECIA, Nationalist March Dominates Poland’s Independence Day, in «The New York Times», 11 novembre 2017, in www.nytimes.com/2017/11/11/world/europe/poland-nationalist-march.html (consultato il 12 gennaio 2018).
5. E. GREEN, Why the Charlottesville Marchers Were Obsessed with Jews, in «The Atlantic», 15 agosto 2017, in www.theatlantic.com/politics/archive/2017/08/nazis-racism-charlottesville/536928/ (consultato il 28 agosto 2017). Vedi inoltre il servizio-tv Charlottesville: Race and Terror trasmesso da Vice News su HBO, in https://news.vice.com/story/vice-news-tonight-full-episode-charlottesville-race-and-terror (consultato il 28 agosto 2017).
6. Jobbik Rally against World Jewish Congress in Budapest, BBC News, 4 maggio 2013, in www.bbc.com/news/world-europe-22413301 (consultato il 28 agosto 2017).
7. Vedi per esempio R. PANKOWSKI, The Populist Radical Right in Poland: The Patriots, Routledge, London 2010.
8. S. VASILOPOULOU e D. HALIKIOPOULOU, The Golden Dawn’s Nationalist Solution: Explaining the Rise of the Far Right in Greece, Palgrave Macmillan, New York 2015; piú in generale, vedi J.-Y. CAMUS e N. LEBOURG, Les droites extrêmes en Europe, Seuil, Paris 2015, e A. MAMMONE, E. GODIN e B. JENKINS, Mapping the Extreme Right in Contemporary Europe: From Local to Transnational, Routledge, London 2012.
9. Ringrazio Agnieszka Pasieka (Taking Far-Right Claims Seriously and Literally: Anthropology and the Study of Right-Wing Radicalism, in «Slavic Review», vol. 76, n. 1, agosto 2017, pp. 19-29) per aver portato questa assenza di legame alla mia attenzione.
10. Studi eccellenti in questo campo sono A.W.M. GERRITS, The Myth of Jewish Communism: A Historical Interpretation, Peter Lang, New York 2009; J. SCHATZ, The Generation: The Rise and Fall of the Jewish Communists of Poland, University of California Press, Berkeley (Cal.) 1991; Y. SLEZKINE, Il secolo ebraico, Neri Pozza, Milano 2011.
11. Per esempio J. HERF, The Jewish Enemy: Nazi Propaganda during World War II and the Holocaust, Harvard University Press, Cambridge (Mass.) 2006; J. KATZ, From Prejudice to Destruction: Anti-Semitism, 1700-1933, Harvard University Press, Cambridge (Mass.) 1980.
12. A. OIŞTEANU, Inventing the Jew: Antisemitic Stereotypes in Romanian and Other Central East-European Cultures, University of Nebraska Press, Lincoln (Neb.) 2009; G.I. LANGMUIR, History, Religion, and Antisemitism, University of California Press, Berkeley (Cal.) 1990.
13. S. VOLKOV, Antisemitism as a Cultural Code: Reflections on the History and Historiography of Antisemitism in Imperial Germany, in «Leo Baeck Institute Year Book», vol. 23 (1978), pp. 25-46, a p. 35; vedi anche i commenti a riguardo in S. MOYN, Antisemitism, Philosemitism and the Rise of Holocaust Memory, in «Patterns of Prejudice», vol. 43, n. 1 (2009), pp. 1-16, in particolare pp. 2-3.
1. Lettera del vescovo Pacelli al cardinale Pietro Gasparri, 18 aprile 1919, f. 37, in J. CORNWELL, Il papa di Hitler. La storia segreta di Pio XII, Garzanti, Milano 2000, p. 117.
2. Sulla controversia vedi J. BOTTUM e D.G. DALIN (a cura di), The Pius War: Responses to the Critics of Pius XII, Lexington Books, Lanham (Md.) 2004.
3. W.S. CHURCHILL, Zionism versus Bolshevism: A Struggle for the Soul of the Jewish People, in «Illustrated Sunday Herald», 8 febbraio 1920.
4. T. MANN, Tagebücher 1918-1921, a cura di P. de Mendelssohn, Fischer, Frankfurt am Main 1979, p. 223. Per un’attenta disamina di questo brano nel contesto storico, vedi G. KOENEN, Betrachtungen eines Unpolitischen: Thomas Mann über Russland und den Bolschewismus, in G. KOENEN e L. KOPELEW (a cura di), Deutschland und die Russische Revolution, 1917-1924, Wilhelm Fink, München 1998, pp. 313-79, in particolare pp. 331-34.
5. M. KOZMA, Az összeomlás, 1918-19 (L’incidente), Athenaeum, Budapest 1933, p. 52.
6. Totengräber Russlands, München 1921.
7. A. MITCHELL, Revolution in Bavaria, 1918-1919: The Eisner Regime and the Soviet Republic, Princeton Legacy Library, Princeton (N.J.) 1965, p. 195.
8. R. GERWARTH e J. HORNE, Bolshevism as Fantasy: Fear of Revolution and Counter-Revolutionary Violence, 1917-1923, in ID. (a cura di), War in Peace: Paramilitary Violence in Europe after the Great War, Oxford University Press, Oxford 2012, pp. 40-51, in particolare p. 41.
9. J. BAUR, Die Revolution un...

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