Caccia ai nazisti
Marzabotto, Sant'anna e le stragi naziste in Italia: la storia del procuratore che ha portato i colpevoli alla sbarra
Marco De Paolis
- 372 pages
- Italian
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Caccia ai nazisti
Marzabotto, Sant'anna e le stragi naziste in Italia: la storia del procuratore che ha portato i colpevoli alla sbarra
Marco De Paolis
Ă propos de ce livre
«Nonostante il lungo tempo trascorso dalla data del fatto anzidetto, non si sono avute notizie utili per la identificazione degli autori e per l'accertamento delle responsabilitĂ .» Recita cosĂŹ il decreto di archiviazione del 1960 per i fascicoli dell'«Armadio della vergogna», con il quale la procura generale militare di Roma negherĂ la giustizia per le stragi compiute dai nazifascisti in Italia dopo l'8 settembre 1943. Non era vero. Le «notizie utili» c'erano eccome, ma qualcuno aveva scelto, arbitrariamente, di non andare avanti con le indagini. A fare una scelta diversa, a oltre quarant'anni da quell'archiviazione, sarĂ il giovane procuratore militare di La Spezia, Marco De Paolis. In questo libro Ăš lui a raccontare i quindici anni, tra il 2002 e il 2018, di indagini, interrogatori, sopralluoghi, esami dei testimoni, processi che hanno portato a oltre 500 procedimenti giudiziari contro i criminali di guerra nazisti e fascisti per gli eccidi di civili e militari. Marzabotto, Sant'Anna di Stazzema, Civitella in Val di Chiana, ma anche Kos e Leros, Cefalonia: sono solo gli episodi piĂč conosciuti tra quelli di cui De Paolis si Ăš occupato, consapevole che «il dolore non va in prescrizione» e che la sete di veritĂ dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime era stata ignorata per troppo tempo. Una storia avvincente, una caccia ai colpevoli tra Italia, Germania e Austria per interrogare gli ex SS ancora in vita e stabilirne le responsabilitĂ , portarli alla sbarra, farli condannare. E insieme un racconto intimo e privato di cosa ha significato immergersi in «un dolore cosĂŹ immenso», come lo definirĂ uno dei sopravvissuti, il dolore di chi ha dovuto subire l'ulteriore ingiustizia «del mancato assolvimento da parte dello Stato del primario e doveroso compito di ricercare, processare e punire i responsabili di quella brutale violenza».