Libro d'ombra
Jun'ichirĆ Tanizaki, Luisa Bienati
- 88 pages
- Italian
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Libro d'ombra
Jun'ichirĆ Tanizaki, Luisa Bienati
Ă propos de ce livre
Gli scrittori giapponesi del periodo Meiji (1868-1912) erano affascinati dalla luce, che attraverso lo sviluppo della tecnologia aveva illuminato le buie cittĂ del paese. La «cittĂ senza notte», T?ky?, simboleggiava la trasformazione del Giappone durante l'epoca della modernizzazione e occidentalizzazione. La luce Ăš un elemento essenziale nei primi racconti di Tanizaki, siano i raggi del sole che fanno risaltare la brillantezza del tatuaggio in Shisei (Il tatuaggio) o la luminositĂ del candore della pelle delle donne occidentali: bianco e bellezza sono sinonimi. Ma ciĂČ che accentua e dĂ valore al bianco Ăš l'oscuritĂ . Il bianco in sĂ© non crea nessun effetto estetico, se non nella contrapposizione con il nero. Il bello sta in quello spazio indefinito, in quel vuoto dove si addensa l'ombra che rende la bellezza dell'arte giapponese inseparabile dall'oscuritĂ . Un valore che non Ăš ovvio, ma che si comprende solo alla luce dell'estetica classica nipponica. In In'ei raisan (lett. Elogio dell'ombra) del 1933, questa sensibilitĂ tradizionale Ăš posta come antitetica a quella del moderno Occidente: non Ăš un'inversione di tendenza nei gusti estetici dello scrittore, nĂ© un'invettiva contro la modernitĂ , ma la presa di coscienza di come il Paese sia cambiato seguendo un modello di occidentalizzazione che Tanizaki non condivideva. L'autore riflette sulla modernitĂ nella vita quotidiana degli anni trenta, partendo dall'architettura della casa e dai problemi affrontati da chi vuole arredare un'abitazione mantenendo la tradizione e lo stile giapponesi. Nella conclusione riconosce che c'Ăš un ambito dove puĂČ ancora concretizzarsi l'estetica dell'ombra: quello dell'arte e della letteratura.