Perché non sono cristiano
Bertrand Russell
- 226 pages
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Perché non sono cristiano
Bertrand Russell
Ă propos de ce livre
NOBEL LETTERATURA 1950 «Il cristianesimo pervade la societĂ occidentale da cosĂŹ tanto tempo, e in maniera cosĂŹ invasiva, che le opinioni su di esso e sul suo ruolo ricoprono l'intero spettro delle possibilitĂ : dalla constatazione di Sören Kierkegaard che 'non possiamo essere cristiani', per l'impossibilitĂ di vivere un autentico rapporto personale con GesĂč, all'affermazione di Benedetto Croce che 'non possiamo non dirci cristiani', per il ruolo che la fede e la Chiesa hanno avuto nella formazione della nostra cultura, al pronunciamento di Marcello Pera che 'dobbiamo dirci cristiani', perchĂ© la laicitĂ e la democrazia non sarebbero (state) possibili al di fuori della tradizione evangelica. Evidentemente, e nonostante le loro differenze reciproche, gli esistenzialisti, gli idealisti e gli apostati hanno almeno un aspetto in comune: la mania di elevare le proprie opinioni personali al rango di veritĂ universali. I logici sono piĂč modesti, come dimostra fin dal titolo PerchĂ© non sono cristiano di Bertrand Russell: una memorabile raccolta di una dozzina di saggi scritti tra il 1925 e il 1954 (a parte una curiositĂ filosofica del 1899), in cui egli dice la sua su tutti gli aspetti della religione in generale, e del cristianesimo in particolare. (...) Dunque, lo leggano e lo diffondano tutti coloro che vogliono immunizzare sĂ© e il prossimo dalle epidemie di integralismo e di fondamentalismo che minacciano di recidere le vere radici dell'Occidente: che non sono, nonostante ciĂČ che si canta in Vaticano e si controcanta in Senato, quelle cristiane e superstiziose dell'Era delle Tenebre, bensĂŹ quelle laiche e razionali dell'Era dei Lumi.»