Nuntiatur des Ciriaco Rocci. Außerordentliche Nuntiatur des Girolamo Grimaldi – Sendung des P. Alessandro d'Ales (1633–1634)
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Nuntiatur des Ciriaco Rocci. Außerordentliche Nuntiatur des Girolamo Grimaldi – Sendung des P. Alessandro d'Ales (1633–1634)

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Nuntiatur des Ciriaco Rocci. Außerordentliche Nuntiatur des Girolamo Grimaldi – Sendung des P. Alessandro d'Ales (1633–1634)

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Über dieses Buch

Der Band enthält die Korrespondenz des päpstlichen Staatssekretariats mit den vom Kaiserhof in Wien berichtenden Nuntien und die Berichte eines ebenfalls mit diplomatischen Aufgaben betrauten Kapuziners aus einer besonders ereignisreichen Phase des Dreißigjährigen Krieges. Im Reich ist es die Zeit wachsenden Misstrauens gegen Wallenstein, seiner Absetzung und Tötung und der für die kaiserliche Seite zunächst günstigen Kriegsentwicklung der folgenden Monate. Die gleichzeitige päpstliche Politik erweist sich als bestimmt von dem Bestreben, Ausgleich und Bündnis unter den katholischen Mächten zu vermitteln und den Kaiser für die Aufnahme von Friedensverhandlungen zu von Frankreich gesetzten Bedingungen zu gewinnen. Die militärische Lage brachte dagegen mit sich, dass im Reich die Aussöhnung mit den protestantischen Reichsständen gesucht wurde. Das Verhältnis zu Frankreich näherte sich dabei immer deutlicher dem offenen Kriegsausbruch und damit der weiteren Ausbreitung des Krieges.

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Information

Jahr
2016
ISBN
9783110460476
Auflage
1
Thema
Storia

NUNTIATURKORRESPONDENZ
Nr. 1 bis Nr. 157

1.1 Rocci an Barberini

Wien, 1633 Juni 4
BAV Barb. 6972 fol. 212r-v, 217r-v (D, dec. Juni 22); ASV Segr. Stato, Germania 131 H fol. 56v–58v (RM); Segr. Stato, Germania O fol. 173r–175r (R)
1. Vakanz des Bistums Bamberg. – 2. Verhandlungen Johanns von Nassau am Kaiserhof über militärische Hilfe für Flandern. – 3. Heereszug des Herzogs Feria wird nicht Wallenstein unterstellt. – 4. Vorerst keine Kriegsgefahr in Italien durch Aufenthalt des Kardinal-Infanten. – 5. Erwartung einer Schlacht in Schlesien.
1. Ho dato in scritto all’imperatore li motivi, per li quali N. S. haveva per bene il concedere l’amministratione della chiesa vacante di Bamberga364 al vescovo d’Erbipoli365 fintanto che seguisse l’elettione del nuovo vescovo, per impedire che quel vescovado non provi almeno nello spirituale li danni che patiscono le chiese senza il pastore.366 Ma per ancora non mi è stata resa risposta alcuna.
2. La negotiatione che ha portato a questa corte il s. conte di Nasau367 in nome della ser.ma Infanta di Fiandra,368 si ristringe che, non potendosi mandare di presente soccorso in Fiandra di soldatesca e di capi alemanni (sì come li ministri spagnuoli havevano più volte fatto istanza), almeno si avvicinasse a quei confini un grosso di gente per ogni urgente necessità. Si è rappresentata questa nuova instanza per corriere al s. duca di Fridlant per sentire quello che S. A. pensa di fare, e subito venuta la risposta, il s. conte vuole ritornare in Fiandra alla sua carica di generale della cavallaria. Dalli discorsi che io ho havuti con questo signore ho cavato che l’Infanta teme grandemente delle forze degli Olandesi e che i Spagnuoli non pensano di fare altro in questa campagna che stare su la difesa et impedire al nemico maggiori progressi. Il medesimo s. conte mi ha detto confidentemente di essersi lasciato intendere col imperatore e col s. prencipe d’Ecchembergh,370 che bisogna avvertire molto bene di non mettere in necessità li Francesi di scoprirsi apertamente contro la Casa d’Austria, e ciò il s. conte ha detto a S. M. et a S. Ecc. in proposito del disegno che fanno i Spagnuoli, che il duca di Feria371 entri in Alsatia con esercito di 20 000 fanti e 4000 cavalli, fra quelli che condurrà d’Italia e che pensa di assoldare in questi paesi.372
3. I Spagnuoli hanno anche pretensione, che il duca di Feria habbia da comandare assolutamente al suo esercito, senza ricognoscere la superiorità del Generalissimo. Ma i più sensati credono369 che il duca di Fridlandt fosse più tosto per lasciare il comando dell’armi cesaree che cedere a questo punto.373 Da un discorso havuto col s. prencipe d’Ecchembergh sopra questa missione del duca di Feria nell’Alsatia ho compreso, che i Spagnuoli, per cohonestare e dare pretesto a questa venuta del duca, si lasciano intendere di havere scoperto che i Francesi pensano alla contea di Borgogna.
4. Havendo detto in discorso al p. Quiroga,374 come la venuta del Card. Infante375 in Italia dava occasione a molti di fare varii giuditii, e che vi era chi sospettava che fosse per portare nuove turbolenze in quella provincia,376 S. P. mi rispose: „Il cardinale si fermarà a Milano per qualche tempo e per hora l’armi del Re Catt. non haranno moto in Italia, volendosi vedere l’esito che haveranno le armi cesaree in Germania, quale, se sarà prospero, come si spera, creda pure V. S. Ill. che l’imperatore et il Re Catt. non comporteranno mai che i Francesi rimanghino padroni di Pinerolo e di Casale.“377 Risposi al padre, che queste massime erano assai rigorose e poco a proposito per stabilire quanto prima una vera unione fra le Corone tanto necessaria in questi tempi e per la quale N. S. et i suoi ministri tanto si affatigavano.
5. Gli ultimi avvisi di Silesia sono, che Fridlant fosse a fronte del nemico,378 onde qui s’aspetta in breve di sentire che sia seguita una battaglia, se però l’inimico haverà voluto accettarla.

1.2 Grimaldi an Barberini

Wien, 1633 Juni 4
BAV Barb. 6980 fol. 9r-v, 12r–14r (D, dec. Juni 22); ASV Segr. Stato, Germania 127 fol. 173v–176r (RD)
1. Päpstliche Subsidien zur Bezahlung der Grenztruppen in Ungarn. – 2. Ausbezahlung auch an die Kath. Liga. – 3. In Wien kein Interesse an Verhandlungen mit Charbonnières. – 4. Kardinal-Infant vermittelt Frieden zwischen Savoyen und Genua. – 5. Kriegsnachrichten aus Schlesien. – 6. Erwartung eines Feldzugs Wallensteins an den Rhein. – 7. Graf Tilly.
1. L’imperatore è stato fermo in volere che si paghino li 25 000 tallari a questi ministri camerali,379 et ha mandato l’ordine che V. Em. riceverà qui accluso in copia380 insieme con la ricevuta fatta dal pagatore381 al quale si è fatto sborsare il denaro e, nonostante che questi per parte del Fridlandt, dal quale aspettavo ogn’hora risposta del corriero spedito, habbino parlato altamente, come mi dice il Chiesa,382 si crede però che i danari saranno impiegati nei confini d’Ungheria,383 dove quei presidii stanno in estremo bisogno per li avvisi havuti che’l visir di Buda384 habbi chiamato quantità di soldatesca con ordine di radunarsi in quella parte che confina con la Transilvania. Qui si sta in timore, che quel prencipe385 con il fomento de Turchi sia per far qualche novità, se bene l’imperatore, per quietarlo ultimamente, ha offerto di concedergli certi luoghi a quei confini che si stimano 400 000 fiorini per le pretensioni che può havere.386 Persone prattiche però di quel paese tengono, che non sia per muoversi, ancorché habbia forze e spirito da poterlo fare, trattenuto dal timore di non dare commodità a sollevationi nella Transilvania contro il suo dominio non ancora ben stabilito,387 e che alla mossa del visir di Buda possa esser sufficiente motivo il profitto di grossa somma di contributione che piglierà con questa occasione.
2. venuto ordine dal duca di Baviera388 di pagare li 25 000 tallari al cassiero della Lega, e questa settimana ventura con avvisare il pagamento si manderà a V. Em. la giustificatione. Io non ho lasciato di parlare in favore del duca di Baviera, quando sono stato ricercato e quando è venuta occasione, mostrando il suo bisogno di esser potentemente soccorso,389 et il merito che ha con S. M.; ma a dire il vero, io dubito, che il nostro parlare poco gli giovi, se non gli nuoce, e si può dubitare, che il medemo duca o almeno questo suo gran cancelliere390 se ne avveda, perché tratta molto largamente da noi,391 non essendo stato in questa casa se non la prima volta a presentarci le lettere del duca,392 dove che a casa dell’ambasciator di Spagna393 vi è stato venti volte, e voglio credere, che non si governi a caso. Non sento però migliorare il concetto che havevano gli Austriaci del suo duca, anzi adesso corre voce fra questi consiglieri, che il duca di Baviera non vogli far levate, adducendo di non haver il modo, ancorché si sappia che ha tesoro grande di denaro contante394 – e ne parlano con termini che significano non esser purgati totalmente i sospetti.395
3. L’anteporre che qui fosse espediente dare qualche sodisfattione a Carboniere397 nel suo negotiato con il motivo delle nuove collegationi che altrimente i Franzesi sono per fare con protestanti, si piglia dal principe d’Echembergh per comminatione e bravata. Così si dichiarò il principe un giorno meco, ancorché io procurassi di fare il motivo con ogni circonspettione.398 E Traumstorf399 che è di concetti più moderati, in questo proposito mi ha detto, che i Franzesi non possano ragionevolmente voltare sopra l’imperatore la colpa delle loro confederationi con heretici, poiché l’imperatore non vi ha data occasione alcuna et ha dal canto suo osservato la pace, dove che i Franzesi domandano remuneratione de loro mancamenti, e che il non acconsentir l’imperatore a loro richieste non è ragione che gli possa giustificare. Insomma qui confidano nelle gran speranze che vengono date dal Fridlandt, il quale ha fatto campeggiare ultimamente, che da nemici sia stata tentata la sua fedeltà con offerte grandissime.
4. Qui si tiene, che il Card. Infante debba terminare l’aggiustamento fra Genova e Savoia,400 il quale ha finalmente accettato il laudo del Re Catt., e si riduceva la difficoltà ad una persona particolare che il duca vuol far comprender nel perdono; ma non stimandosi la sua pretensione giustificata, credono i Spagnoli, che il duca non starà ostinato, havendo la Republica fatto qui parlare risolutamente, che ad istanza di qualsivoglia prencipe non vi consentirà mai.
5. Con lettere de 29 di Glotz396 avvisano, [1°] che il Villani401 stava in pericolo di morte con febre e flusso, e che il Generale sperava dar quanto prima un colpo a nemici, i quali, non stimando la piazza di Brigh sofficiente per tenere a bada il Fridlandt secondo il loro disegno, hanno fatto instanza a quei di Vratislavia di potersi fortificare sotto il favore delle loro mura in modo che fecero l’anno passato in Norimberga, e gli era stato negato;
6. [2°] che il Fridlandt dà intentione di fare accostare ben presto un esercito verso le parti del Rheno vicino a Paesi Bassi sopra le instanze che gli sono state fatte da Spagnoli nuovamente doppo l’arrivo qui del conte di Nassau, il quale così consigliato dall’ambasciatore di Spagna ha risoluto di non andare a trovar Fridlandt, conoscendo, che saria la sua andata di niun profitto.402
7. Mentre il conte di Tilly403 si fermò in questa corte, non mi venne in proposito di parlare del Crivelli.404 Quando ritorni, haverò memoria di parlargliene, come V. Em. mi commanda dentro il termine avvertitomi.

1.3 Grimaldi an Barberini

Wien, 1633 Juni 4
BAV Barb. 6980 fol. 1r-v, 4r–8r (D, dec. Juni 22); ASV Segr. Stato, Germania 127 fol. 165v–169v (RD)
1. Unterrichtung P. Lamormains vom Stand der Präfektursache und von Barberinis Absicht, in den Erblanden eine Herrschaft zu kaufen. – 2. Nach Ansicht P. Lamormains beim Kaiser geringe Neigung zu schneller Entscheidung. – 3. Unnachgiebigkeit Eggenbergs bezüglich Aquileias. – 4. Gespräch mit P. Basilio über Aquileia, Präfektursache und Aussicht Barberinis auf Erwerbung einer Herrschaft. – 5. Graf Althan. – 6. Über Vortritt des kaiserlichen Botschafters vor Kurfürsten.
1. Ho presentato al p. Lamermain405 la lettera di V. Em. e del p. generale406 in data de 26 febraro, credentiali sopra il negotio che doveva sentir da me.407 E doppo havergli detto il pensiero di V. Em. dell’acquisto ne’ Stati Hereditarii et il desiderio della prefettura,408 soggiunsi, che per quello che altre volte S. P. mi ha significato di non poter parlare espressamente di prattiche non pertinenti alla conscienza, stimai non esser necessario aggravar S. P. in questo negotio e che havevo eletto di trattarlo col s. prencipe d’Echembergh come pure S. P. in altre occasioni mi ha consigliato di fare, ma che, essendomi riuscito male, ricorrevo a S. P., se ben tardi, per consiglio e per aiuto, quando stimasse, che adesso o in altro tempo sia cosa da parlarne, poiché, doppo haver V. Em. fatte queste diligenze per conservare con sodisfattione d’ognuno le prerogative d’una dignità della Sede Apostolica, restarà in sé...

Inhaltsverzeichnis

  1. Cover
  2. Title Page
  3. Impressum
  4. Inhaltsverzeichnis
  5. Vorwort
  6. Einleitung
  7. NUNTIATURKORRESPONDENZ Nr. 1 – Nr. 157
  8. Anhang Nr. 1* – Nr. 34*
  9. Abkürzungen und Siglen
  10. Abgekürzte Anrede- und Titelformen
  11. Archivalien
  12. Quellen und Darstellungen
  13. Register
  14. Fußnoten