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LâARCHEOLOGIA CLASSICA
Definizione di âarcheologiaâ
Volendo dare una definizione sintetica di archeologia, si puĂČ dire che essa Ăš lo studio di una civiltĂ antica attraverso le testimonianze materiali prodotte, i manufatti, cercando di recuperarne una visione globale, non incentrata tanto sui grandi avvenimenti politici quanto piuttosto su aspetti legati alla vita quotidiana, alla cultura, lâeconomia, lâarte, ecc.
Lâarcheologia Ăš una disciplina umanistica, poichĂ© lâoggetto della sua conoscenza Ăš lâattivitĂ umana; e storica, perchĂ© elemento fondamentale della ricerca Ăš la presenza e lâattivitĂ dellâuomo, dal sito preistorico alla cittĂ post-medievale.
Fare ricerca archeologica significa avvicinarsi al mondo antico attraverso lo studio delle sue testimonianze materiali: si possono indagare aspetti, oggetti e momenti differenti ma il tutto Ăš sempre finalizzato alla comprensione storica. Lâarcheologia non Ăš solo lâattivitĂ legata alla pratica dello scavo ma anche tutta una serie di altri approcci al mondo antico che permettono di ricostruire come era e come e perchĂ© si Ăš sviluppato in un certo modo, perchĂ© sono state fatte certe scelte di tipo insediativo, produttivo, artistico. Fine specifico dellâarcheologia Ăš la ricostruzione della storia attraverso i documenti materiali di una civiltĂ o di una cultura: non piĂč dunque scavare per âscoprireâ monumenti, tesori, od opere dâarte, ma per giungere ad una conoscenza il piĂč ampia e completa possibile della storia di un determinato sito. I documenti materiali possono essere di entitĂ e natura molto differente, dal tempio al frammento di ceramica comune. La ricerca archeologica utilizza strumenti differenti, che vanno dallâinterpretazione delle fonti antiche, alle ricognizioni di superficie delle aree di interesse archeologico, allo scavo vero e proprio.
Proprio nello scavo archeologico vi Ăš stata una progressiva evoluzione delle procedure applicate, a partire dallâepoca delle prime ricerche, alla fine del XVIII sec., parallelamente al mutare dei fini della ricerca archeologica: da semplice ricerca di oggetti preziosi e monumenti importanti a strumento di indagine e di recupero di dati e di informazioni. Si Ăš passati infatti dalla volontĂ di recuperare oggetti, meglio se preziosi, per il loro valore estetico, alla volontĂ di esaminare e comprendere i manufatti inseriti allâinterno del loro contesto definito, cercando di cogliere il legame tra oggetto recuperato, condizioni di rinvenimento, significato storico.
Metodi di ricerca
Oltre allo scavo, gli strumenti di indagine archeologica comprendono fonti letterarie, ricognizioni di superficie, prospezioni geo-fisiche e chimiche sul terreno, fotografia aerea, studio dei materiali recuperati, studio dei monumenti.
Il metodo di scavo piĂč preciso e utile Ăš quello stratigrafico, basato sul principio dellâesistenza di diversi strati depositatisi nel corso del tempo, in modo naturale (es., depositi alluvionali) o artificiale (per opera dellâuomo): la rimozione degli strati in senso inverso alla loro deposizione, cioĂš dal piĂč recente al piĂč antico, permette di individuare tutte le fasi di occupazione, utilizzo o abbandono che si sono susseguite in un sito.
A seconda del contesto di indagine non cambiano la procedura e la tecnica di scavo ma cambia il tipo di informazione: lo scavo di un abitato costituisce la situazione ideale per lo studio delle condizioni di vita: tipo di agglomerato (pre-urbano, urbano), tipo di casa, viabilitĂ (secondo le linee di pendenza naturali o elaborata artificialmente), strutture pubbliche e servizi (es. pozzi, fontane, condutture per lâacqua, sistemi di fognature), edifici pubblici, religiosi o comunitari, ecc.; tecniche costruttive per abitazioni e per monumenti ed edifici pubblici; utensili di uso quotidiano, soprattutto ceramica, dai quali Ăš possibile ricostruire anche quella che era lâeconomia: esistenza di botteghe ed officine artigianali e possibilitĂ di individuare produzioni destinate solo al consumo interno o anche per lâesportazione; presenza di materiali importati, dai quali si puĂČ ricostruire la rete di contatti commerciali.
Le tombe e le necropoli sono lâespressione dellâideologia funeraria, delle credenze, che permettono di osservare i rituali adottati (inumazione/cremazione; segnacolo â monumento funerario o no; corredo o no; dati sul numero di abitanti di una comunitĂ ; dati su alimentazione, malattie, etĂ media).
I santuari permettono di cogliere lâespressione della religiositĂ , delle forme di culto praticate (legati ad una singola cittĂ , regionali o sovraregionali, aperti a tutti i visitatori; esistenza di edifici monumentali: studio di architettura, tecniche costruttive; doni votivi: piccolo artigianato o grande statuaria; offerte di singoli o riflesso di personaggi ed avvenimenti storici).
Lo scavo di un sito, con il suo progressivo avanzare, comporta sempre la sua stessa distruzione, almeno parziale: la prosecuzione di uno scavo comporta infatti la distruzione degli strati soprastanti e solo pochi sono gli elementi che si possono preservare con restauro o asportazione (elementi conservabili: es. affreschi, mosaici, strutture murarie). Per questo Ăš particolarmente importante lâaccurata documentazione di tutti gli elementi che vengono scavati, siano essi strutture o strati terrosi, per la successiva fase di studio e di ricostruzione della storia del sito.
Questo aspetto Ăš uno di quelli per i quali Ăš possibile osservare una evoluzione estremamente significativa negli ultimi decenni, durante i quali si Ăš acquisita una progressiva consapevolezza dellâimportanza di ogni elemento che costituisce la stratificazione archeologica. A questa consapevolezza si Ăš accompagnata unâevoluzione della riflessione teorica su come affrontare ogni scavo ed ogni ricerca archeologica, rivalutando in particolare lâimportanza di considerare non solo le problematiche artistiche ma anche tutti gli aspetti della vita quotidiana nelle societĂ antiche (scelte insediative, tipo di agglomerato e di strutture abitative, sistema economico e sociale, produzioni, commerci, ideologia religiosa e funeraria, personalitĂ artistiche riconoscibili, ecc.), in modo da avere una vera panoramica il piĂč possibile completa della realtĂ storica che si sta indagando.
Ne consegue la necessitĂ di raccogliere tutte le informazioni possibili su questi aspetti, recuperando tutti i materiali, documentando tutti gli elementi, le strutture e gli strati di terra ad essi legati: gli strati terrosi non sono piĂč visti solo come un ostacolo da rimuovere il piĂč velocemente possibile per mettere in luce i monumenti sepolti ma costituiscono essi stessi una preziosa documentazione sulla creazione, lâutilizzo e lâabbandono di un sito.
Questa molteplicitĂ dei possibili elementi oggetto di studio hanno ampliato moltissimo le aree di ricerca archeologica, non piĂč limitata ai soli manufatti artistici ma comprendente anche realtĂ molto diverse, come ricerche sul campo, studi sulle classi di materiali, su particolari stili artistici o singole personalitĂ , su complessi monumentali, ecc., tutti campi di ricerca perfettamente validi e legittimi se correttamente impostati ed eseguiti, la cui scelta dipende esclusivamente dalla formazione e dalle particolari inclinazioni di ciascuno studioso.
Si ritengono cosĂŹ oggi definitivamente cosi superate le contrapposizioni che hanno accompagnato gli ultimi decenni della ricerca archeologica, con lâopposizione anche feroce tra archeologi attivi sul terreno di scavo ed interessati al recupero globale di tutte le fasi di vita di un sito ed archeologi dediti soprattutto agli aspetti storico-antiquari o storico-artistici: i primi convinti di operare essi soli nellâunico modo corretto di indagare il mondo antico, condannando le ricerche storico-artistiche o di archeologia monumentale âvecchio stileâ, troppo influenzate da una visione idealistica della storia dellâarte; i secondi, legati inizialmente al mondo un poâ rarefatto dei musei e ad un certo disprezzo per la cultura materiale (i cocci), considerata inutile per la comprensione della storia dellâarte antica.
Studio dei manufatti
Con il progressivo specializzarsi delle competenze e lâaffinarsi dei metodi di ricerca, lo studio delle singole classi di manufatti (architettura, statuaria, ceramica, monete, ecc.) Ăš diventato sempre piĂč specifico e parcellizzato, sempre piĂč specialistico (es. studio delle singole classi ceramiche). Ma Ăš necessario ricordare che questi approfondimenti non devono costituire il fine ultimo di una ricerca: lo scavo non deve mai avere come scopo solo la definizione della sequenza stratigrafica, cosĂŹ come lo studio di una classe ceramica non deve essere finalizzato solo allâindividuazione di tutte le possibili varianti nella forma di un orlo, nĂ© lo studio della scultura di un periodo deve esclusivamente occuparsi della resa delle forme plastiche: non va mai perso di vista il panorama di conoscenza storica nel quale inserire il singolo dato della ricerca, strumento di una maggiore comprensione di fenomeni piĂč ampi, quali lo sviluppo di un insediamento o le motivazioni storiche legate alla produzione scultorea di una determinata fase culturale. Ă dunque fondamentale poter condurre una ricerca scientifica estremamente affinata e specialistica senza perdere mai di vista il fine principale di questi studi.
Moltiplicarsi delle archeologie
Lo sviluppo di ricerche archeologiche in contesti storici e geografici estremamente vari ha permesso di estendere dal punto di vista cronologico e geografico lâambito di indagine dellâarcheologia: non si parla dunque piĂč solo di archeologia preistorica o classica ma anche di medievale, post-medievale, industriale, di tutte le principali civiltĂ , del Vicino Oriente, delle civiltĂ pre-colombiane, dellâIndia, ecc.: per ogni periodo e per ogni tipo di civiltĂ Ăš possibile applicare il metodo di indagine archeologico e studiare le testimonianze monumentali, la cultura materiale, le pratiche funerarie, i tipi di insediamenti, ecc., per cercare di ricostruire il modo di vita e la sequenza di cambiamenti e di processi che hanno portato a determinate scelte e realizzazioni. Dunque, molteplicitĂ di obiettivi di ricerca ma utilizzo degli stessi metodi.
Archeologia classica
I risultati delle ricerche archeologiche in Grecia e nel mondo romano sono in genere indicati come âArcheologia classicaâ, definizione entrata anche nel linguaggio comune e utilizzata anche per indicare la disciplina nellâambito dei programmi universitari.
Il mondo dellâarcheologia classica Ăš sempre stato caratterizzato da un marcato interesse per lâaspetto artistico, addirittura lâunico ad essere considerato fino a non troppi decenni fa, a scapito soprattutto degli aspetti piĂč legati alla cultura materiale, al punto da creare quasi unâidentificazione tra gli studi di archeologia classica e quelli dedicati alle manifestazioni architettoniche, scultoree e figurative in genere. Un elemento che ha condizionato fortemente questo orientamento delle ricerche Ăš lâesistenza dei numerosissimi testi letterari giuntici dalla mondo greco e da quello romano, testi che hanno influenzato anche lo sviluppo degli studi archeologici: p.es., la conoscenza dei nomi di illustri scultori e pittori greci ha spinto gli studiosi a cercare di riconoscerne le opere o lo stile tra le molte statue greche giunteci, fossero esse originali o copie.
E lo stretto legame con la letteratura greca e latina Ăš allâorigine della definizione stessa di archeologia âclassicaâ.
Definizione di âclassicoâ
Nella lingua di oggi un âclassicoâ Ăš un qualcosa che costituisce un modello, in qualsiasi campo: si parla infatti di classici della letteratura, del cinema, di gare sportive; per una cultura o una civiltĂ , comunemente il suo periodo classico indica il periodo aureo, di maggiore splendore e sviluppo, lâacmĂ© dello sviluppo della cultura e delle arti, ...