Contro ogni censura
Un rimedio peggiore del male
Indro Montanelli, Guendalina Sertorio, Guendalina Sertorio
- 224 pages
- Italian
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Contro ogni censura
Un rimedio peggiore del male
Indro Montanelli, Guendalina Sertorio, Guendalina Sertorio
Ă propos de ce livre
«Diciamo la veritĂ : che la censura sia di per se stessa un grosso malanno per tutte le insidie che racchiude contro la libertĂ , e che in Italia la si eserciti male, in mezzo a imprecisioni e contraddizioni che schiudono la porta a qualunque arbitrio, credo che nessuno potrĂ metterlo in dubbio.» PiĂč che un liberale, un libertario o un anarchico, come amĂČ definirsi con civetteria, pur temperato dalla definizione opposta di conservatore, Indro Montanelli fu un solista. Assoluto. Incorreggibile. Fu solista nella scrittura, nel temperamento e nella vita. Fu solista rispetto alle ideologie e ai partiti politici. E persino il suo aspetto fisico, longilineo, anzi filiforme, lo distingueva sempre in ogni compagnia, anche nelle foto di gruppo. Svettava solitario, i suoi occhi sembravano due fari in cima a una torre di guardia. E da vero solista non ebbe veri eredi. Per i suoi detrattori, Indro non ebbe altra fedeltĂ , altro amore, che se stesso. RifiutĂČ ogni appartenenza, ogni famiglia, ogni chiesa. E fu sempre allergico alla censura; passĂČ una parte della sua vita professionale a scansarla, e un'altra a fustigarla.
Gli scritti qui proposti ne sono la prova. La censura Ăš una camicia di forza, un letto di contenzione, e presuppone sempre di dover dar conto ad altri, un potere, una legge, una mentalitĂ . Montanelli se la prende con la censura al cinema, in tv ma anche sui giornali, e con le sorelle infami della censura che penalizzano la realtĂ , la qualitĂ , l'eccellenza: dalla spartizione dei partiti alla lottizzazione nella Rai e pure nei giornali, dalla pigrizia mentale del conformismo alla negazione della veritĂ storica.
Per dirla in breve con le sue parole: «Dove c'Ú censura, io non ci sono».
Dall'Introduzione di Marcello Veneziani