Partiamo
dalla seguente premessa: il Self Marketing è l’arte di applicare
gli strumenti e le tecniche del marketing alla persona per conseguire
obiettivi di successo sia in ambito professionale che personale. Si
può definire come il marketing di sé stessi, considerando la
propria persona il prodotto da commercializzare.
Conoscere
il self marketing significa conoscere i propri obiettivi, mentre
applicare il self marketing significa utilizzare strumenti efficaci
per valorizzare le proprie doti.
Self
marketing è l’attività di sviluppo del proprio personal brand ed
è relativo all’operatività, mentre il personal brand è la
propria reputazione, prodotto di una attività mirata di self
marketing.
La
parola self marketing richiama dunque il concetto di marketing, non
applicato all'ambito aziendale, ma alla persona. Chiunque decida di
promuovere sé stesso, per necessità, per lavoro o per diletto, non
potrà prescindere dal fare un’attenta analisi della sua persona;
allo stesso modo sarà obbligato ad analizzare la concorrenza e
l’ambiente che lo circonda, in modo tale da impostare la strategia
migliore per promuovere sé stesso. Quindi self marketing non
significa semplicemente promuoversi, ma comprendere meglio la propria
persona e l’ambiente esterno, acquisendo una visione più ampia di
noi stessi e del mondo che ci circonda.
Fare
Self Marketing significa puntare su se stessi e fare marketing di se
stessi; in particolare consiste nell’ avviare una strategia per
conoscere e poi definire i propri punti di forza, competenze,
specialità, indispensabili per comunicare in maniera efficace. Il
Self Marketing permette di differenziarsi dai diretti concorrenti e
addirittura colleghi, è l’abilità personale di riuscire a
comunicare la propria promessa di valore ossia ciò che i clienti si
aspettano e ciò per cui il soggetto è conosciuto e considerato
credibile. Il Self Marketing non è auto promozione, intesa nella
forma negativa del termine, vuol dire invece incrementare il valore
di ciò che si fa. Il Self Marketing ha lo scopo di differenziare
prodotti, servizi, aziende e persone; basato sul concetto di
singolarità, ha l’obiettivo di creare nella mente dei consumatori
l’idea per cui non esiste nulla di simile sul mercato.
Dopo
aver definito cos’è il fenomeno di Self Marketing, è altrettanto
importante definire in che cosa non consiste il fenomeno, in modo
tale da chiarire tutti i possibili dubbi ed incertezze. Prima di
tutto il Personal Brand non consiste nella semplice creazione di una
immagine personale ma è molto di più, è un processo che necessita
di una strategia poiché bisogna conoscere e capire come gli altri
percepiscono l’utente, come cambiano i loro comportamenti in
relazione a queste percezioni e viceversa; se non si analizzano
questi aspetti si sta semplicemente costruendo un’ immagine
personale. Il Personal Brand non è una persona ma è la proiezione
di alcuni suoi valori, comportamenti e personalità; consiste
semplicemente nella percezione della persona ma non è la persona
stessa. Questo fenomeno permette di raggiungere ottimi vantaggi e
benefici che saranno successivamente analizzati ma è importante
specificare, come sostiene Montoya, che un efficace Personal Brand
non permette come prima cosa di coprire incompetenze professionali,
se un soggetto è male organizzato o manca di professionalità e
competenza non sarà di certo con lo sviluppo del proprio Brand che
sarà in grado di coprirle; non permette di diventare automaticamente
famosi, questo aspetto può essere una conseguenza di una buona
gestione del proprio Brand ma non è aspetto automatico del fenomeno;
infine il Personal Branding permette di raggiungere ottimi traguardi
solo se l’utente è in grado di mantenere qualità in ciò che
offre ed è in grado di garantire consistenza.
L’attuale
società è in continuo mutamento e si caratterizza sempre più di
nuovi elementi, questo è dovuto soprattutto ad alcuni aspetti che la
caratterizzano ed influenzano quali la globalizzazione,
l’informazione, l’incertezza, il rischio, la mobilità, la
qualità della vita, le nuove modalità lavorative, i nuovi modelli
organizzativi e produttivi che costituiscono l’impresa; l’influenza
esercitata da tutti questi aspetti, comporta la conseguente nascita
di nuove professioni e saperi, il lavoro diventa dunque elemento
cardine della società rivestendo un ruolo fondamentale nel suo
sviluppo e nella vita del singolo individuo. Un aspetto però che più
di altri ha caratterizzato e mutato la società odierna è l’avvento
al digitale. È proprio l’avvento della Rete che ha permesso
all’uomo contemporaneo di annullare le distanze e di collocarsi in
posizione centrale nel mondo dell’informazione e del sapere. Si sta
assistendo ad una globalizzazione del sistema, nel quale
l’informazione diviene risorsa centrale; vi è un sviluppo della
dimensione simbolica e della capacità degli individui di ricevere,
processare e trasmettere informazioni.
È
opportuno definire strategie in linea con gli obiettivi che il
singolo individuo vuole conseguire. Lo scopo del marketing personale
è quello di permettere al singolo di gestire al meglio la propria
offerta professionale e non solo.
Gli
obiettivi raggiungibili grazie a questa tecnica di marketing
personale sono svariati, di seguito riportiamo i principali:
-
Gestire in modo soddisfacente la carriera personale
-
Ottima conoscenza del mercato per meglio orientare l’offerta
-
Aiutare il singolo nell’analisi delle proprie capacità e
valorizzare le potenzialità
-
Gestire un percorso di carriera di successo
-
Rendere visibile sul mercato la propria professionalità
-
Sostenere la vendita di se stessi nella ricerca di lavoro
-
Rispondere ad aspettative professionali e personali
E’
sufficiente imparare a sfruttare questa tecnica di marketing
personale nel modo più consono al singolo individuo per godere di
ottime prospettive di crescita. Con lo sviluppo di internet i
mercati hanno subito dei grossi mutamenti: oggi più che mai, grazie
ai social media per esempio, i consumatori non sono più semplici
destinatari passivi di un messaggio ma diventano sempre più
partecipi e pronti ad instaurare vere relazioni e dialoghi.
Non
ci si trova più in presenza di una comunicazione monodirezionale che
colpisce destinatari non interessati, i messaggi non sono più
decontestualizzati, caratterizzati da un linguaggio percepito come
costruito e quindi non veritiero; siamo invece in un contesto dove la
Rete ha generato una comunicazione bidirezionale che permette ad
utenti ed aziende di decidere il momento di fruizione del messaggio e
di interazione con la comunità. Ecco che vengono finalmente
sfruttate le potenzialità della Rete poiché le competenze,
conoscenze e capacità dei consumatori che prima venivano ignorate,
ora grazie al Web 2.0 sono risorse apprezzate, in primis dalle
imprese, per la co-creazione di valore con i consumatori. Importanti
nella Rete anche i social media i quali offrono agli utenti
l’occasione di esprimere e condividere la soddisfazione ottenuta da
un prodotto con il conseguente sviluppo di un fenomeno di passaparola
molto potente.
Il
mondo del lavoro oggi è decisamente cambiato, non esiste più la
sicurezza di un posto fisso o di carriera maturata all’interno
della stessa azienda; le persone sanno che praticare un lavoro per
molti anni all’interno della stessa azienda, cosa un tempo
possibile, oggi non lo è più: nel momento in cui si entra nel mondo
attuale del lavoro si è immediatamente consci del fatto che la
carriera richiederà, diverse volte, un cambio di lavoro, professione
ed azienda. E’ quasi automatico ricercare, dopo qualche anno
trascorso in una determinata azienda, un nuovo datore di lavoro al
fine di acquisire nuove conoscenze e capacità perché solo in questo
modo oggi è possibile rilanciare la propria carriera lavorativa. Il
mondo del lavoro è dunque flessibile e questo nasconde da un lato un
aspetto di precarietà e dall’altro lo sviluppo di nuove
opportunità: il lavoro e la carriera professionale oggi vertono
molto più sulla singola persona che non sull’impresa.
L’attenzione
viene rivolta in particolare allo sviluppo di nuove occasioni,
riscontrabile soprattutto per le professioni legate al mondo
dell’informazione e all’economia della conoscenza perché sono
questi mondi che trovano maggiori opportunità nella Rete sulla base
delle logiche di condivisione e cooperazione che li caratterizzano.