Omnia sunt communia. Il dibattito internazionale su commons e beni comuni
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Omnia sunt communia. Il dibattito internazionale su commons e beni comuni
Informazioni sul libro
Perché il database di Wikipedia si chiama "commons"? La scelta di questo termine vi sarà chiara dopo aver letto questo libro unico nel suo genere.
Avviato nel 1968 da un celebre articolo di Garrett Hardin, il dibattito sui commons (beni comuni) ha conosciuto un incredibile sviluppo nel corso degli ultimi quarant'anni, fino a raggiungere il suo apice nel 2009 con l'assegnazione del premio Nobel per l'economia a Elinor Ostrom, una delle figure di riferimento per gli studi sul tema. È possibile immaginare una terza via per la gestione dei beni, al di là della tradizionale alternativa di "pubblico" e "privato"? È possibile concepire un sistema di fruizione delle risorse (naturali e non) che sia insieme ecologicamente sostenibile, inclusivo e democratico? Queste, e altre, le domande cui il concetto di commons tenta di dare una risposta.
Sono domande centrali anche per ripensare i nostri modelli di sviluppo e di partecipazione democratica – un ripensamento che oggi, nelle secche del discorso politico globale, si impone con sempre maggiore urgenza. Questo libro ha lo scopo di offrire una panoramica quanto più possibile esaustiva delle posizioni teoriche e disciplinari in campo, portando a conoscenza del lettore una serie di saggi spesso inediti in lingua italiana e aiutandolo quindi a orientarsi all'interno di una tematica sempre più cruciale.
Domande frequenti
Informazioni
Lista dei nomi e dei luoghi citati
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Colophon
- Highlights
- Presentazione
- Ieri, oggi, domani: i beni comuni tra passato e futuro di Lorenzo Coccoli
- La tragedia dei beni comuni di Garrett Hardin
- Azione collettiva e tragedia dei beni comunidi Elinor Ostrom
- I beni comuni e il Codice di Lawrence Lessig
- Reclamare i beni comuni di Naomi Klein
- Recinzione e recupero dei beni comuni biologici e intellettuali di Vandana Shiva
- Riflessioni su alternative, beni comuni e comunità. Costruire un nuovo mondo dal bassodi Massimo de Angelis
- L’idea globale di “beni comuni” di Donald M. Nonini
- Una nuova politica dei beni comuni di David Bollier
- Il femminismo e la politica dei beni comuni di Silvia Federici
- Le recinzioni viste dal basso di Peter Linebaugh
- Le due facce dell’Apocalisse. Antinomie del comune e nuove convergenze politiche di Michael Hardt
- Gli autori
- Lista dei nomi e dei luoghi citati