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La pedagogia cattolica nel secondo Ottocento
Informazioni sul libro
Fondazione Tovini di Brescia Il volume solleva la pietra tombale che da oltre un secolo ha sigillato la cultura pedagogica tardo ottocentesca dei cattolici e si propone di verificare, senza pregiudiziali intenti agiografici o riabilitativi, se davvero l'apporto degli eredi della tradizione spiritualistica risorgimentale sia stato poco rilevante come è stato fin qui ritenuto. A tal fine sono state esaminate le opere di alcuni dei maggiori esponenti, i legami con la tradizione precedente e successiva, le connessioni con la riflessione straniera e il più vasto scenario del dibattito italiano. In particolare è stata esplorata la produzione e la proposta pedagogica degli studiosi attivi durante l'età del Positivismo: Giuseppe Allievo, Francesco Paoli, Carlo Uttini, Augusto Conti e Augusto Alfani, nonché l'influenza esercitata in Italia da autori francesi come Félix Dupanloup, Jean Guibert e Martin Stanislao Gillet. Il saggio è concluso da un sondaggio sul filone della pubblicistica cosiddetta "minore", ovvero su alcuni "plutarchi" tradotti dal francese per le giovani italiane.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- LA PEDAGOGIA CATTOLICA NEL SECONDO OTTOCENTO
- Indice dei contenuti
- PREFAZIONE
- INTRODUZIONE
- Parte prima
- I. TRA HEGELIANI E POSITIVISTI: GIUSEPPE ALLIEVO
- II. UN DISCEPOLO DEL ROSMINI: FRANCESCO PAOLI
- III. INFANZIA, SCUOLA E FORMAZIONE DEI MAESTRI NELL’OPERA DI CARLO UTTINI
- IV. AUGUSTO CONTI: DALL’ANTISCETTICISMO AL «PERFEZIONAMENTO»
- V. IL SELF-HELPISMO DI AUGUSTO ALFANI
- OSSERVAZIONI CONCLUSIVE PRIMA PARTE
- Parte seconda
- I. FÉLIX DUPANLOUP EDUCATORE E PEDAGOGISTA
- II. TRADIZIONE SULPIZIANA ED EDUCAZIONE CRISTIANA IN JEAN GUIBERT
- III. LA PEDAGOGIA NEOSCOLASTICA DI MARTIN GILLET
- OSSERVAZIONI CONCLUSIVE SECONDA PARTE
- Parte terza