Dispositivi formativi per l'apprendimento linguistico
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Dispositivi formativi per l'apprendimento linguistico

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Dispositivi formativi per l'apprendimento linguistico

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Sempre più variegati, ricchi e articolati sono gli ambienti in cui si apprendono e insegnano le lingue straniere. Le caratteristiche dell'ambiente di apprendimento influiscono direttamente sulle modalità di erogazione dei contenuti, sulle possibilità di interazione fra i partecipanti e sul modello di lingua e cultura proposto. Le ricerche e i progetti illustrati dagli autori nel Volume ci guidano verso l'osservazione di nuove pratiche di ricerca-azione e di ricerca applicata sempre più diffuse in questo settore della glottodidattica, seguendo tre assi principali: approcci e metodologie, reti sociali e processi inclusivi, esperienze e casi di studio. Un ambiente di apprendimento in cui risorse tecnopedagogiche e risorse umane interagiscono nel quadro di una modellazione didattica regolatrice può diventare terreno fertile per ampliare ed arricchire la libertà di espressione e di azione degli attori coinvolti (insegnanti, tutor, progettisti, studenti), guidandoci al contempo verso l'apertura a nuovi quesiti su vecchie questioni, quali sono l'autonomia, la centralità dell'apprendente e l'innovazione pedagogica. Sul filo di queste riflessioni rileggiamo il significato di alcuni 'termini-concetto' ricorrenti nella letteratura specialistica europea, come per esempio 'dispositivo formativo' e 'innovazione' didattica. Da questa prospettiva, l'innovazione non si configura tanto come una rottura radicale con il passato, bensì come il riconoscimento di un cambiamento che avviene in modo graduale e progressivo.

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Sì, puoi accedere a Dispositivi formativi per l'apprendimento linguistico di a cura di Cristiana Cervini e Anabel C. Valdiviezo V., Anabel C. Valdiviezo V. in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Lingue e linguistica e Linguistica. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
CLUEB
Anno
2014
ISBN
9788849138887
Prima sezione
Approcci e metodologie
Modalità ibride di apprendimento e glottodidattica odierna: osservazioni in contesto
Cristiana Cervini
Abstract
Dopo avere descritto e argomentato il concetto di dispositivo formativo nei nuovi contesti di apprendimento linguistico, si ripercorrono i temi di autonomia e di centralità dellapprendente in relazione ai diversi gradi di distanza che caratterizzano i modelli nella didattica ibrida. Si prosegue quindi descrivendo come la riduzione della distanza transazionale e la revisione del processo tutoriale siano stati motore di cambiamento dellofferta formativa per lapprendimento linguistico in autonomia e in blended learning del Centro Linguistico dellUniversità di Bologna.
After discussing hybrid learning within the frame of new teaching models and contexts, we will review the issue of the learners autonomy and centrality in connection with the different types and degrees of distance, focussing specifically on transactional distance. The paper goes on to describe how the reduction of the transactional distance on one side, and the revision of the tutoring process on the other, have facilitated a transformation in the teaching and learning practices used in autonomous and blended foreign language courses at the Linguistic Center of the University of Bologna.
1.Il dispositivo, concetto trainante nei nuovi contesti di apprendimento linguistico?
La normalizzazione delle tecnologie ci sprona a valutare i processi di apprendimento in e-learning in modo olistico, diffidandoci dal prendere posizioni e esprimere pareri su strumenti e applicativi se non nel quadro di un contesto metodologico e disciplinare ampio ed articolato. Da questa prospettiva, le tecnologie ci appaiono solo come una fra le numerose componenti dei dispositivi per la formazione linguistica. Il termine dispositivo, preso in prestito dal settore tecnico-ingegneristico e per decenni utilizzato da filosofi e sociologi, viene oggi ampiamente adottato nelle scienze delleducazione e della formazione perché inclusivo della dimensione simbolica e relazionale che caratterizza le forme di apprendimento, siano esse ibride, multiple, mediate, cosí come dellagentività umana1 (Bandura 2001) che colora e connota i nuovi ruoli umani e professionali della didattica in generale, e nel caso specifico, della didattica della lingua. Parola che occupa un posto nel dominio tecnologico, pedagogico e didattico, Pierre Foucault, in veste di teorico iniziatore del concetto di dispositivo, scrive: “le dispositif lui-même, cest le réseau que lon peut établir entre les éléments” (Foucault 1994: 299), facendo così coesistere nellargomentazione entità considerate tradizionalmente come inconciliabili. Alla stessa stregua, Antonio Calvani ci ricorda che con il termine dispositivo non si fa riferimento solo a “strumentazioni fisiche, ma anche ad apparati culturali, concettuali e normativi […], cioè a supporti per orientare le dinamiche acquisitive” (Bonaiuti, Calvani, Ranieri 2007).
Il riconoscimento della didattica come settore di straordinaria complessità, ma anche di grande somiglianza, affinità e riproduzione imitativa delle dinamiche relazionali e comunicative della vita quotidiana, rafforzano la necessità di decentrare lattenzione dalle funzioni degli strumenti e degli applicativi ai ruoli e ai processi. Nel concetto di dispositivo formativo lattenzione cade infatti sul processo e sullarticolazione dellimpianto didattico, comunicativo, tecnologico nel suo insieme.
Questa visione ci pare ben accordarsi con le istanze degli approcci più recenti della glottodidattica, come leclettismo metodologico, i contributi delle teorie della complessità e gli approcci comunicativo-azionali, nel quadro di una disciplina, che è per sua stessa...

Indice dei contenuti

  1. Prefazione
  2. Per iniziare
  3. Prima sezione Approcci e metodologie
  4. Seconda sezione Reti sociali e processi inclusivi
  5. Terza sezione Esperienze e casi di studio
  6. Postfazione