La Duplice Essenza

Elias Kimera

• Editore: Aletti Editore
• Anno: 2012
• ISBN:
  9788859105923
• Argomento: Letteratura
• Categoria: Poesia

Sai cosa vorrei? Vorrei una casa dove respirare l'aria del mare, dove sentire la calma delle foreste, una casa dove i raggi del sole fossero carezze per rilassare e porte e finestre da aprire al loro tempo per farci entrare serenità. Vorrei una casa dove il tempo con te non avesse fretta. Tra cuscini di storie sentirsi ancora e scrivere a quattro mani di noi dirigendoci verso una fine che mai ci sarà.
Salvatore Peluso, in arte Elias Kimera, è nato a Porto Cesareo (LE) il 18 settembre 1966. Con Aletti ha pubblicato Tra Silenzi e Parole (2010).

La Duplice Essenza

Sentivo come due esseri vivere la mia persona. Una, qualunque cosa accadesse, pronta a rialzarsi a rimboccarsi le maniche, pronta ad affrontare tutto e tutti, piena di pulsazioni, di battiti continui. Era un passo che seguiva l’altro, quello che aveva in sé, il senso di vivere, il senso della vita. L’altra, come una malattia, aveva bisogno dei mali del mondo, aveva bisogno di torturarsi, di sfogarsi, urlando alla vita. Cercava qualunque cosa potesse spegnermi, sentiva il bisogno di aiutarmi a morire.

Goccia di cielo

Ho tra le mani una piccola foglia, al centro una minuscola goccia di cielo e non trovo parole per esprimere quanto sia fragile, quanto io vedo. L’alba fa un nuovo giorno ed i suoi raggi albergano il blu tutt’intorno e l’unico suono che infine arriva ci lascia senza parole. Una sensazione quel brivido che attraversa l’anima alle carezze di sole. Ti scopri farfalla in questo arcobaleno, e voli sul tappeto d’un sogno. Il mare più in là ti fa paura, ma sei tra le mie mani, non ti lascerò cadere. Imiterei quel movimento per cullarti d’eterno e ascolterei la vibrazione di quel piccolo suono che attraverso me batte in te, è questa gloria, è questa storia. Qui su questa piccola foglia, parlo con te minuscola goccia di cielo. Non trovo parole per esprimere quanto sia meravigliato il mondo che vedo. L’alba fa un nuovo giorno ed i suoi raggi carezzano il blu, sono qui a proteggerti e non lasciarti tornare lassù. È una sensazione quel brivido che attraversa l’anima, quando ti sfiorano carezze di sole e divieni arcobaleno di questo cielo per me.

“Non spogliare il tuo corpo per dimostrare che ami, fallo nell’anima, essa è la cosa che conta davvero, la parte che tiene uniti due mondi diversi. Il resto sarà un seguito dettato dal cuore, un seguito che si spoglierà quando deciderà l’amore.”

Ti ho cercato

Ed ho cercato te perché mancavi, ti ho ricercato dentro a un pensiero. L’ho fatto in un sorriso. Ti ho cercato in uno sguardo tra le righe del giorno. Nel mio inferno e paradiso, nell’assoluto silenzio, tra gioia e amarezza. L’ho fatto in posti nuovi e su vecchie strade, tra le ombre dei giorni. L’ho fatto facendomi male, con ogni forza e gran speranza. Ti ho cercato perché... mancavi.

“Un amico ha parole che sanno dirti le stelle, quando alzi gli occhi...
ed è... notte”.

“Vedere il mondo coi tuoi occhi, un modo per comprendere uno spazio solo tuo, quello spazio che si prova a spiegare e trova risposta solo nel tuo essere, quell’essere che pur provandoci può apparire indecifrabile... ma so non esser così, ed è strano l’effetto che fa, perché perdendomi in quello spazio, mi ritrovo a comprenderti, a vedere coi tuoi occhi, e sentire col tuo cuore, uno spazio che è un’opera d’arte, fatto per ritrovarci insieme.”

Specchio senza voce

Sono pieni di luce e parlano di te, uno specchio senza voce, parla solo di te, è difficile dirlo ma il pensiero è con te. Fammi un cenno se puoi nei silenzi che passano e tagliano il respiro e il perché lo sai te. Sono pieni di luce e parlano di te, uno specchio senza voce che porto sempre con me, porto sempre con me.

“Ogni silenzio è una voce senza parole.”

“Se fossi meno attrice sarei meno attore, mostrerei che sotto una maschera esiste un volto, un essere vero, che non finge la vita, non finge il sentimento, questa maschera si scioglie come la cera, non può fingere tra le fiamme dei sentimenti.”

Nei miei sogni

Sai cosa vorrei? Vorrei una casa dove respirare l’aria del mare, dove sentire la calma delle foreste, una casa dove i raggi del sole fossero carezze per rilassare e porte e finestre da aprire al loro tempo per farci entrare serenità. Vorrei una casa dove il tempo con te non avesse fretta. Tra cuscini di storie sentirsi ancora e scrivere a quattro mani di noi dirigendoci verso una fine che mai ci sarà.

“E poi mi son perso in uno dei tuoi intensi respiri, navigando per i mari dei tuoi pensieri, ed ho naufragato sulle spiagge della tua essenza, riscaldato al sole dei tuoi occhi.”

“ E due lacrime non bastano a spiegare quel fiume di vita dentro me, quando ascolto te. “
(Quando ascolto I’ll fly with you di Gigi Dag)

Stati d’animo

Ci sono stati d’animo che mi sotterrano, altri che mi donano la vita, partenze e ritorni, agitazione e calma, un circolo vizioso che mi cambia.

Riflessione 1

Quando una storia finisce, c’è chi la paragona a un vaso rotto. Ed il ragionamento segue un filo di logica. Mi chiedevo: un vaso è una cosa difficile da aggiustare, ma quando parlo di una persona non mi riferisco a una cosa, per cui non la paragono. Primo perché non sarà mai un oggetto da frantumi e secondo perché è un progetto di sentimenti quindi, può sempre cambiare.

“Oltre il confine che tu ti imponi, esiste una grande libertà. La tua.”

“Ti bacerei tutta se potessi... Per il tempo che sei mancata e perché non mi basti mai...”

Impercettibili apparenze

Anche la gioia sa vestir d’apparenze

mostrar grandi sorrisi

indossar elegante tristezza

calzare dolore e nasconder col trucco

la sua nuda amarezza.

Riflessione 2

Essere sfigati non è una prerogativa degli uomini, ma capita che in certi giorni sia come quell’elefante che passando davanti a fragili cose di cristallo, beh... si vorrebbe affondare, perché le delicatezze che si vorrebbero, vanno a farsi fottere... e pur essendo grande e grosso ti senti un semplice puntino incapace, un granello di polvere che vorresti fosse portato via da un soffio di vento e portato lontano in un qualsiasi altro posto, per ricominciare daccapo, ritrovando la certezza, la sicurezza, che ti farà muovere senza più far danno, come un ballerino nel gran teatro, agile, non maldestro, e divenire maestro nel teatro della vita, e infine rispondere a quel qualcuno che non merita un nome, senza parole...

“Tutto può cambiare in una notte. Sono cambiati governi, si sono stravolte vite, si è r...

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