Viaggiando tra ricordi ed emozioni

Elena Langella

• Editore: Aletti Editore
• Anno: 2013
• ISBN:
  9788859111955
• Argomento: Letteratura
• Categoria: Poesia

Le poesie e le dediche contenute nel presente volume sono il risultato di un esercizio, tanto interiore quanto esteriore, nel percorso di crescita personale dell'autrice. Un percorso di condivisione e celebrazione della vita, dei suoi sentimenti, dei suoi colori, del suo Creatore. Marilena utilizza uno stile molto semplice, in prosa libera, a testimonianza del fatto che il suo modo di scrivere è estemporaneo, impulsivo e liberatorio di pensieri ed emozioni, talvolta celati. Sceglie un linguaggio assolutamente non articolato, accessibile a tutti: riflesso di una formazione volta a facilitare l'accesso al sapere di grandi e piccini. La sua squisita trasparenza è apprezzabile tanto nella parte del volume in cui sono raccolte delle dediche a persone a lei care – familiari e non - scritte in particolari momenti della vita, quanto nella sezione poesie, nella quale l'autrice traspone momenti passati e presenti, passando dall'euforia al dramma, con i quali ogni essere umano si misura nell'arco della vita. Il lettore potrà trovare, in questo libro, parole, ricordi ed esperienze che gli appartengono non meno che all'autrice, il cui sforzo letterario mira a riempire queste pagine di pathos contemplativo, ma soprattutto empatico.
Una raccolta che vi permetterà di viaggiare nel tempo, nello spazio e nei ricordi, incontrando, nel profondo della loro essenza, personalità e luoghi appartenenti a regioni e generazioni diverse.
Elena Langella, meglio conosciuta come Marilena, nasce a S. Giuseppe Vesuviano nel 1957. Nel 1977 si sposa con Euro Ruocco, cominciando il suo progetto familiare, che sfocerà nella maternità con l'arrivo di tre figli: Angelo, Giuseppe e Fulvia.
Dal 1976 al 1980 insegna presso la scuola elementare "Cappella Vecchia", a Mergellina (NA). Negli anni successivi, svolge volontariato con bambini, adolescenti e scout, in collaborazione con le sedi locali e con le istanze nazionali della propria comunità di fede.

INTRODUZIONE

Il desiderio di mettere su carta i miei pensieri è un impulso che mi prende da tempo.

Mai concretamente ho provato a realizzarlo, fino a quando la festa della mamma me ne ha dato l’occasione. Si risvegliava nel mio cuore la voglia quasi infantile di descrivere e soprattutto confessare i miei sentimenti per mia madre, mentre il tempo non aveva scalfito la sua immagine dentro di me.

Ho iniziato così e ho continuato per mio padre, i miei figli, mio marito, zii, nonni e amici.

Per ogni occasione di convivialità, con mio grande stupore, mi richiedevano una dedica per il festeggiato. È stato come un tuffo nel passato, nei ricordi. Uno di questi risale al periodo delle scuole elementari, a una gara di poesie; tra queste solo tre furono scelte. La mia dedicata a Martin Luther King fu tra quelle.

Sono sempre stata emotiva e insicura. Davanti a tutte le maestre, la direttrice e i numerosi ospiti, recitai quelle parole, dimenticandone molte perché mi prese il panico dalla forte emozione.

Gli applausi furono una magra consolazione. Ricordando, si sono scatenati in me tumultuosi i sentimenti e le emozioni più svariate dal momento in cui ho cominciato a scrivere, togliendomi anche il sonno che già scarseggiava di suo.

Man mano che scrivevo ho provato un sollievo dell’anima, quasi che questo abbia funzionato come terapia. Solo che col tempo, rileggendo, mi venivano dei dubbi sulle cose che scrivevo e qualche interrogativo me lo sono posto. Alla fine mi son detta, perché non farlo? Raccogliere queste dediche e queste semplici poesie, tutte insieme, in ricordo dei miei figli e dei miei cari. Senza pretese.

Ringrazio la mia famiglia e tutti quelli che con la commozione negli occhi, mi hanno regalato ogni volta un’emozione, apprezzando questo mio tentativo di scrivere.

Un grazie, grazie, grazie a mio marito, ai miei figli e a Gabriella Barbuscia, che con pazienza mi hanno aiutata nella parte tecnica per la realizzazione di questo mio piccolo dormiente sogno.

Per te mamma

La penna di Dante, la tela di Giotto, le canzoni di Pavarotti e ancora…

Le stelle di una serata d’agosto, un tramonto di settembre e un sole grandemente splendente

non possono bastare per poter ispirare il mio cuore

che per te batte sempre.

Sei come una matrioska: sei tante donne in una sola,

perché sei piccola e fragile

e al contempo grande e forte.

Se tu fossi un fiore saresti per me come una viola,

ma il tuo profumo è speciale perché è profumo di mamma soave.

Se tu fossi un uccello saresti un uccel di bosco,

sempre pronta ad esplorare e volare per nuovi cieli e nuovi mari.
C’è una cosa sola a cui non rinunceresti mai

ed è quel grande amore che nel tuo cuore hai.

Un amore così forte che agli orizzonti va oltre,

sale in alto toccando e respirando tutti i colori dell’arcobaleno,

perché è solo il tuo Dio che ti fa vedere il sereno.

A tutto il resto invece hai potuto rinunciare,

permettendomi di crescere e con gli errori imparare.

Solo con l’amore si impara a rimediare.

Ora son felice di poter con te restare

e tutti insieme ancora una volta festeggiare.

Auguri Mamma.

17 gennaio 2010

Mio Padre

Di un’altra vita

avrei bisogno io

per provare solo in superficie

a descriverti, oh padre mio.

Spesso mi apparivi

come un gran bambino

che voleva sottrarsi

al suo destino.

Altre volte cosciente

del tuo bell’aspetto piacente,

eri fiero e ti avvolgevi

compiaciuto di mistero.

Sei sempre stato serio

a volte molto severo.

Bello e tenebroso,

complicato e tortuoso.

Sapevi essere in un momento

forte e caloroso,

tale che il tuo geloso amore viscerale

non lo si può negare.

Spesso la luna promettevi

e tu per primo convinto ci credevi.

Un dì la terra ha tremato

e la mia mano nella tua mi ha rassicurato.

Nel tempo, come per un buon vino

ti sei migliorato anche tu o mio papino.

Improvvisamente la vita per te è stata dura

e di perderti ho avuto gran paura.

Ma la forza che hai è sorprendente,

sopporti ogni cosa pazientemente.

Nella sofferenza e fragilità

hai mostrato la tua più grande capacità.

Sei un mistero non più misterioso,

appena puoi non ti risparmi di essere laborioso.

Silenziosa è la ...

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