Di una vita

Arianna Frappini

• Editore: Aletti Editore
• Anno: 2013
• ISBN:
  9788859112549
• Argomento: Literature
• Categoria: Poetry

Di una vita è l'essenza delle mie radici: radici che ho affondato nel terreno incessantemente, radici che con i versi sono affiorate alla mia coscienza, radici che costituiscono il mio essere. L'amore per la patria e per la libertà, la necessità di non dimenticare la storia, la fraternità che unisce tutti i popoli, la giusta parità tra i due sessi, la bellezza interiore, l'importanza della famiglia, la preziosità dell'amicizia, il valore inestimabile della vita e la semplicità della natura, delle feste, delle stagioni, degli elementi naturali sono luci che illuminano la mia vita, sono stelle che brillano sulla mia vita, ancora giovane, che voglio sia vissuta sognando, cercando, a volte, di evadere dal mondo, chiudendo gli occhi e scrivendo.
Non dimenticando mai che c'è sempre una speranza.

ITALIA

Quando risplendevano

musica e arte

tu divisa eri

in piccoli regni,

Italia.

L’inverno austriaco

volgea a termine

quando sorse

la voglia di libertà,

tua gloriosa Primavera.

Nacque l’amore per te,

oh quante vite per te

son finite

e tutte hai coronato di fiori.

Tre guerre gloriose e dure

Italia mia hai combattuto,

tre e poi la tua Unità

arrivò e così la tua nuova vita.

Avanti,

tra curve e rovine,

sempre avanti.

Un’altra guerra

per le tue terre irredenti,

i tuoi figli combatteano,

morirono sul Carso

e l’ultim loro pensier eri tu,

Italia.

Un’altra guerra

sotto un governo non tuo,

anni duri furono quelli

e finirono col crollo del tuo Muro.

Tutto finito ormai è:

sei rinata Italia

forte e grande repubblica

con gloriosa libertà!

Nessun può più rinnegare

la tua Unità,

nessuno più può toglierti la dignità,

Italia.

Ormai

quanti anni son passati,

ma quest’anno sei rinata

e qui

c’è ancora qualcuno che ti ama.

Nota autrice:

Questa poesia è stata scritta nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.

PATRIA

Patria, Patria mia

son lontana, son sfinita.

Non son cieli né bruciati

né coperti, né splendenti

italiani.

Non son suolo, né acqua squillante

che scorri a valle

italiani.

Non son erba, non son fiori che si lasciano

al triste vento

italiani.

Vento, vento che soffi

vento leggero, vento pesante

non sei italiano.

Patria, patria mia

son lontana, son sfinita!

D’italiano non c’è niente,

c’è solo il mio amor.

VERGOGNA

Soffocata nel tuo respiro, annientata dalle ingiustizie

quelle folli, quelle che sporcavano il nostro Paese

ciò che ci distrusse, ciò che ci annientò,

e tu nel tuo letto, dalla tua finestra

vedevi quei fili spinati

che ondeggiavano al triste vento,

sentivi quelle grida agghiaccianti,

vedevi quel sangue che scorreva,

quello che distruggeva.

Dalla tua finestra gridavi,

dalla tua finestra vedevi,

vedevi fin troppo, fin troppo vedevi

tu nipote di una donna che desiderò la libertà,

tu ragazza, tu che non riconosci il tuo Paese:

non più il Paese splendente, non più il Paese radioso

che risorgeva e le sue vele si gonfiavano dalla for...

Indice dei contenuti

• cover
• gerenza
• Di_una_vita
• Di_una_vita-1
• Di_una_vita-2
• Di_una_vita-3
• Di_una_vita-4
• Di_una_vita-5
• Di_una_vita-6
• Di_una_vita-7
• Di_una_vita-8
• Di_una_vita-9
• Di_una_vita-10
• Di_una_vita-11
• Di_una_vita-12
• Di_una_vita-13
• Di_una_vita-14
• Di_una_vita-15
• Di_una_vita-16
• Di_una_vita-17
• Di_una_vita-18
• Di_una_vita-19
• Di_una_vita-20
• Di_una_vita-21
• Di_una_vita-22
• Di_una_vita-23
• Di_una_vita-24
• Di_una_vita-25
• Di_una_vita-26
• Di_una_vita-27
• Di_una_vita-28
• Di_una_vita-29
• Di_una_vita-30
• Di_una_vita-31
• Di_una_vita-32