Una fessura tra luce e pietà

Daniele D'Amico

• Editore: Aletti Editore
• Anno: 2015
• ISBN:
  9788859128731
• Argomento: Letteratura
• Categoria: Poesia

Daniele D'Amico è nato a Brescia 62 anni fa ma ormai romano d'adozione. Sposato, padre di due maschi e nonno di due belle nipotine. Ama il teatro, ha recitato in una compagnia amatoriale anche in alcuni importanti teatri a Roma e fuori, e la musica classica, attualmente canta in un coro. Ha finora composto due libri di poesie: "Comincio io?" e "Lascia che sia così" ed è apparso in alcune pubblicazioni di raccolte di poeti contemporanei. "Non c'è attività duratura e intelligente di costruzione della città senza una radice contemplativa, che è la capacità di silenzio, di deserto interiore, di pausa, lo si ascolta e quindi si costruisce anche dal punto di vista intellettuale una certa visione del mondo. Cosicché il fare non sia determinato solo dalle urgenze, dalle necessità, ma sia ritmato da questo progetto che nasce da un ascolto e da un atteggiamento di deserto, di silenzio contemplativo. Quanto maggiori sono le responsabilità di una persona, tanto più si devono trovare ogni giorno più lunghe ore di silenzio contemplativo. Bisogna cercarlo, e lottare per averlo, per non farsi travolgere dalle cose, dalla valanga di parole dette a vanvera, di giudizi affrettati. Il silenzio è sempre difficile." (da 'La paura del silenzio' di Carlo Maria Martini)

* * *

Chiedi adesso come era allora.

Ti metterò uno slow di sottofondo,

ti farò accomodare fra calde parole

e ti racconterò per poco tempo

come una vita sia passata

sopra le inconsistenze del vento

e affianco ad ogni inesorabilità dei giorni.

Una specie di tavolozza colorata,

disordinata e impeccabile,

come genio che intinge pennelli

ancora non sapendo

qual colore dare ai giorni futuri,

ma già con gli occhi pieni

della gioia di un’opera finita.

Non importano i colori,

le luci date ed i tratti finiti,

ma quel profilo porta memoria,

come una improvvisazione,

una frase persa e inventata,

uno sguardo immediato.

Sai adesso come era allora?

Non toccare nulla, allora,

di ogni sua espressione,

lascia che sia un soffio di premura

ad aver posto nei ricordi.

Il silenzio sia pieno

di parole interpretate, di voci mansuete,

di toni adeguati e sussurri ammalianti.

Ora si chiude il sipario,

con gli ultimi colori rimasti sulla tavolozza

lo vedranno svanire, dietro l’ultimo spiraglio.

(Ciao Nanni)

* * *

Quando sarà che attraverserò

l’aria fredda di un cielo azzurro

mi vestirò di tutto il silenzio

necessario per compiacermi

di un viaggio segnato.

E non avrò pace negli occhi

per non perdere ogni cosa

che si muova al mio passare.

La farò mia compagna

e dividerò con essa

ogni passo nel fango,

ogni salto nel vuoto,

ogni sguardo lasciato,

ogni fruscìo di venti intravisti.

Con passo veloce ed occhi stanchi

raggiungerò la riga lontana,

senza voltarmi avvertirò silenzio,

poi il buio degli occhi chiusi

ad aspettare la notte.

Attraverserò anche lei

tra sogni e misteri.

Più alto sarà il silenzio

e difficile da superare.

Q...

Indice dei contenuti

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