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Lontana da gesti inutili
Informazioni sul libro
Maria Cumani Quasimodo è una donna moderna che afferma la propria libertà, crede nel lavoro che può arricchire. Non si identifica, quindi con la sposa e madre ideale, tanto decantata nel ventennio fascista, ma vuole affermare una propria individualità e soddisfazione professionale. L'autrice si dichiara nata fuori tempo perché anche in campo didattico ed educativo sembra appartenere al mondo contemporaneo. Nata a Milano il 20 maggio 1908, è danzatrice, coreografa, scrittrice, attrice di teatro e cinema. Nel 1936 incontra a Milano, in casa di Raffaello Giolli, suo professore di storia dell'arte, il poeta Salvatore Quasimodo. L'incontro è determinante, nelle luci e nelle ombre, per la sua vita: si sposano nel 1948 e hanno un figlio, Alessandro Quasimodo, oggi attore e regista. L'epistolario tra lei e il Nobel Salvatore Quasimodo, alcune sue pagine di diario sono oggetto del volume "Il fuoco tra le dita", a cura di Alessandro Quasimodo e Mariacristina Pianta, edito da Abramo nel 2010. Come docente di danza e nella creazione delle coreografie che entrano a far parte del suo repertorio si distingue per le tesi innovative: rinuncia al balletto classico per evitare la mera imitazione e scoprire la necessità di vita che anima movimento, ritmo, espressione di se stessi. Fondamentale per lei il ruolo sociale della donna che deve usare ogni sua forza per reprimere ogni astratta convinzione di nazionalismi o contrasti civili, che hanno come esito la perdita della libertà. Interprete di numerosi film, tra cui ricordiamo "I sovversivi" dei fratelli Taviani (1964), "Giulietta degli spiriti" di Fellini (1965), "Galileo" di Liliana Cavani (1968), "Atti degli apostoli" di Rossellini (1969), "Caligola" di Tinto Brass (1977), "Teresa" di Dino Risi (1987), "Aquero" di Elisabetta Valgiusti" (1994). Nel 1981 pubblica per la casa editrice Rari Nantes la raccolta poetica "Improvviso un vento". Nel 1995 esce per Spirali "L'arte del silenzio", a cura di Delfina Provenzali, con prefazione di Giovanni Raboni. Nel 2003 la casa editrice Nicolodi di Rovereto pubblica il volume "O forse tutto non è stato" che raccoglie molte poesie, riflessioni di eccezionale sensibilità di Maria Cumani. Di lei hanno scritto tra gli altri, oltre al già citato Raboni: Alfonso Gatto, Vittorio Sereni, Alberto Testa, Franco Buffoni, Enzo Rega. Muore a Milano il 22 novembre 1995, ma la sua immagine vive dentro di noi e ci accompagna nel nostro non sempre facile percorso.
Domande frequenti
Informazioni
(sì, ho trasceso gli anni della mia età)
Indice dei contenuti
- INDICE
- Prefazione
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- Al figlio
- Lamento a due voci
- Ma se torno alla danza
- Nenja
- In cuore calda una pietra
- Eri un grido
- E tu apri la luce
- La vita è sogno
- Il mio respiro
- Silenzio è l’estate
- Sui pavimenti della terra
- “Alla delfica - Salvatore”
- Come il mare
- La mia zattera
- Non è vero quello che dici
- La maschera sul volto
- Fiuto ora ogni gesto
- Improvviso un vento
- Era ancora l’estate
- Torneremo a spiagge amate
- Solitudine
- Non sono là…
- O così il fiore
- Non rimpiangere
- E subito un gallo
- Foreste di solitudine
- Età notturna(sì, ho trasceso gli anni della mia età)
- Notte
- Sa di non avere luce
- E mi perseguita
- Io vorrei una volta
- Incertezza
- Hai detto bene
- Via Cernaia
- A una donna
- La mia bandiera
- Gelido o torrido un vento
- Coro per settembre ‘58
- Il tradimento
- Tanto crudele amore fu a me
- Naturalmente
- Lettera
- Risposta
- Anche di lontano
- Oh quanto un lungo ronzare affatica
- Fuggirò
- Oh mio buon Macbeth
- Più volte a me nel sonno
- I sortilegi dell’isola
- Chi mi preme la mano
- Le figlie dell’ira
- È cenere ormai
- Ulisse
- Gira e rigira
- Lontana da gesti inutili
- Senza un solo fiore
- “Come ardono i gelsomini nella sera!”
- Le betulle
- Scendiamo al grande mare
- Una favilla gioiosa
- La pioggia
- Voglio essere come la pioggia
- Gli anemoni
- Eremita ancora
- Nel cuore di silenzio
- In cerchi lenti
- Tutto cambia
- Lunga fune mi lega
- Spinta in là dal recinto
- Voragini profonde
- Aggiungendo giorno al giorno
- Libera da giovinezza
- Come il giacinto
- Io dica di sì
- Il sapore del pane
- La mia attesa
- Canzone “Di luna e di sole di mare e di amore”
- Città, assurda prigione
- Tenevo il fuoco tra le dita
- A me care più d’ogni cosa
- L’anima vuole volare
- Riflessione
- Caduta
- Domanda
- Pronta in me la parola
- Quel passo
- Disperavo della vita adulta
- Muse mie venerate
- Non ho ancora raggiunto
- Severi i miei anni “petrosi”
- La vita mi abbandona
- Ragnatele di vecchiezza
- Credimi
- “Alla Madre”
- A me stessa
- L’incontro con Salvatore Quasimodo
- L’alto veliero