Maledizione e Veggenza di un'esistenza in-attuale

Luciano Gorga

• Editore: Aletti Editore
• Anno: 2016
• ISBN:
  9788859132370
• Argomento: Letteratura
• Categoria: Poesia

Maledizione e Veggenza di un'Esistenza in-attuale è un percorso di "verso" che versa un intimo sentire, dove Eros, Signore che Tutto smuove, è un Semprandante ed un Semprevenente facente come Tramite assoluto fra il Contemporaneo e l'Animo sofferente del Poeta. Versi liquidi, quasi privi di ogni strutturalità, dove il segno di punteggiatura risulta superfluo, perché il versare mostra e rivela un flusso di Coscienza, un grido di Psiche che sgorga fuori con veemenza, le parole ritornano all'atavico suono: Esortazione, un formulario magico per risvegliare l'Incanto che giace dormiente nel Noto. Inattuale è il Contemporaneo, colui che sa vedere nella Tenebra del Presente. Questo buio non è una forma di inerzia-passività, ma un'abilità particolare a neutralizzare le luci che provengono dal proprio tempo per scoprire la propria tenebra, il proprio buio speciale, che non è, però, separabile da quelle luci. Luciano Gorga: "Il Cilento mi diede i natali, crebbi all'ombra dell'ontologia parmenidea, mi cibai della sapienza di Elea e mi perfezionai nel dorico di Poseidonia. Sono italico ma vividamente greco magno mi sento. Il Classico mi appartiene, gli studia humanitatis hanno plasmato la mia Bildung e Weltanschauung. Ora mi perdo in Sophia, nella Philo-Sophia ed in romantizzare poeticamente le Cose."

Ahum

Arriva inaspettato l’inconsueto

blocca il flusso di un vivere normale,

si abbatte violento su un corpo trepidante,

perdita di vita momentanea

faticoso respiro nero negli occhi,

guardi e non vedi, tutto si spegne,

e tu misero depresso sconfortato attendi

una ripresa che giunge e che lascia domande.

Animo perso travagliato corpo follia della ragione,

ti lasci morire nel silenzio del tuo intimo

clandestinamente piangi il dolore,

impari a soffrire ed a con-vivere con la sofferenza,

consumi l’esistenza in un sepolcrale giaciglio.

Non speranza di sogni ma con tristezza di rimorso

è intessuta la tua coperta,

il tepore di un sole nascente è lontano

il torpore di una silente notte è pres-ente.

Canto una vita che cerca sollievo.

Capire la sorte non serve

Hai bisogno dell’amore più vero

Imbevuto di tenerezza e conforto.

Muore il solitario

Invecchia la natura

Trovare la felicità è compito del saggio

Essere compreso non sempre sarà

Non-essere sempre avverrà

Distogliere lo sguardo è timidezza

Essere sofferente è vivere.

Uomo finito

Nous infinito

Amore finitamente nous ed infinitamente uomo

Mostrare la via è riconoscere

Ammirare il creato è comprendere

Navigare la mente è analizzare

Occuparsi di Psyche è benessere.

Nastrond

La tristezza è compagna in questa notte di tormenta,

Odoro il mio essere in decomposizione

Nutrito di veleni e pensieri,

Torbido il flusso della scelta,

Amara la lontana decisione,

Nego l’anima ed i suoi sentieri:

O solitario non adirarti è il tuo destino

Essere escluso dal chiasso della compagnia,

Scova il tuo dolore ed annegalo sotto la neve,

Osserva il nero più nero di questa notte gettata,

Luce non compare e neanche nel tuo nome ne resta,

In clandestinità ti aggiri fra le camere dell’amore,

Tace il consenso e maschera la sanguinante ferita,

Avverti diversità e senso di xenos nei luoghi di incontro,

Rimane accanto a te unicamente la tristezza

In memoria delle scordate ore dell’esistenza,

Osi cantare il freddo del crepuscolo eterno.

Ukiyo

Copre la Notte col suo manto

Ha nascosto un tragico Ni-Ente,

Immagine di un mondo fluttuante si c...

Indice dei contenuti

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• Cosalità
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• Ahum
• Nastrond
• Ukiyo
• Anomis
• Clepsamia
• Com-Pianto
• Oionous
• Schweben
• Muninn
• Niflhel
• Notturno
• Adiaforìa
• XXX IX
• Di Te son Goccia
• Umanismo
• Nemeton
• Ramante
• Tròpos
• Orafo il Tempo
• Il Segnato ti spinge a mutare
• * * *
• Nudi Nomi
• Vitale
• Lif