Il mondo coi miei occhi

Cecilia Minisci

• Editore: Aletti Editore
• Anno: 2017
• ISBN:
  9788859139935
• Argomento: Letteratura
• Categoria: Poesia

Rumori, suoni di vita… speranze, tracce di umanità: con stile visionario, Cecilia scava dentro l'animo, per sondare i recessi del nostro passato… presente e futuro. Un viaggio nella storia senza tempo che si chiama vita, eppure, nonostante molti castelli di sabbia che l'uomo costruisce spinto da mozioni interiori, c'è un angolo di pace e tregua in questo Mondo, nel quale fermarsi, contemplare, ascoltare il rumore dei nostri cuori. Siamo ciò che diciamo, ma ancor di più siamo ciò che facciamo; ma il peso della nostra coscienza segnerà poi il destino dell'intera umanità. La domanda viatico per il lettore - nonostante tutto…è possibile restare umani? -. Una poesia che fa pensare, che regala un raggio di luce, nelle dantesche e fumose metropoli del futuro. Jacopo Catozzi Cecilia Minisci nasce nel 1954 a San Giacomo d'Acri, un piccolo paese della provincia di Cosenza; frequenta il Liceo Classico "V. Julia" di Acri (CS), all'età di 15 anni va negli Stati Uniti a Westerly (nello Stato del Rhode Island), dove frequenta l'High School per un anno. Di quel mondo così diverso e così affascinante, conserva ancora un nostalgico e piacevole ricordo. Tornata in Italia, riprende gli studi classici per laurearsi poi in Scienze economiche presso l'Università della Calabria. Insegna matematica dal 1985 presso l'I.T.E. "R. Serra" di Cesena (FC), dove vive dal 1987. Legata fortemente alla terra d'origine, la Calabria, luogo che porta ancora i segni del suo glorioso passato, Cecilia si reca periodicamente nella casa di famiglia nel paese natio che la ispira a scrivere e dove affonda nei ricordi che vuole conservare e far rivivere al lettore attraverso le sue poesie. I suoi componimenti sono il racconto della sua anima, del forte amore verso gli amici animali e gli "ultimi", della bellezza dei luoghi tra mare e montagne, tra Natura selvaggia e mondo "nuovo" che trasforma la bellezza; ed è in questo che il passato riaffiora in lei nei ricordi, come evocazione di un mondo scomparso. Vince, nel 2015, il primo premio "Calliope" alla XVII edizione del concorso nazionale indetto dall'associazione "Galarte", presso il Museo del Presente città di Rende (CS), con il componimento "Il dolore degli ultimi innocenti", con la seguente nota di merito: "Per il fascino della lirica intensa che poggia sulla maestria del controllo della parola, sulla capacità di condurla nuda alla pagina per accentuarne il valore autonomo ed essenziale. Una parola efficacemente intima, magistralmente distesa e comunicativa." In quest'anno, ha pubblicato con Aletti Editore la raccolta poetica "Graecalis" – Sei poeti a confronto; è in via di pubblicazione la silloge "Tre poeti a raffronto", anch'essa edita da Aletti Editore.

Al mio amico Sfronty

Perché, ma perché, non riesco più

a scrivere di te?

Percorro il tuo sentiero senza tregua

avanti indietro nel pensare a te

sopra ai tuoi passi impressi, imprimo i miei

cercando ancora adesso quella voce:

il tuo richiamo che risponde al mio.

Come tante volte, amico mio,

Re di quel bosco e solitario capo

del tuo luogo natìo.

Forte, sicuro e schietto nel tuo andare

sensibile e attento a ogni passare.

E poi…con voce flebile, sognante,

dal punto che tu sai,

…il mio richiamo!

Aspetto che a momenti

mi rispondi, mentre

ancora una volta mi tormento.

Ritorno infine a rivedere il vero

volgo lo sguardo a manca

e vedo il mare

dove l’ultima montagna vi si tuffa,

confondersi quasi con il cielo.

Ritorno indietro,

non mi resta altro

che il tuo ricordo intriso di tristezza,

amico di quei lunghi giorni chiari,

di quei giorni bui e senza sole,

di quegli inverni freddi e estati calde

divisi sempre per tutti gli anni insieme.

Ora tu corri con le nuvole nel cielo

spinte dal vento in questo tuo viaggiare

e “Lui” ti porterà le mie carezze

fino a che un giorno

potremo rivederci!

Ripensando

Lascerò in fondo a te la mia presenza

quell’incompreso sguardo, gli occhi miei,

smarriti per le anguste vie del tempo

fra nubi d’acqua che non cancella amor;

quell’universo di sana bellezza,

i cieli ampi di luminose stelle,

le lune piene sopra il quieto mare,

i tramonti dipinti all’orizzonte

sorpresi là ad accarezzar montagne;

per il lungo viaggiar di questa vita

mi porterò in una valigia chiusa

un lembo del calore di quei giorni

l’esule amore offeso, celebrato,

poi disarmato ed innalzato al cielo

le parole su lettere strappate

quelle non dette e forse sussurrate.

Ritroverò i miei occhi

Se avessi un po’ di più sorriso al tempo

lasciando che non divorasse gli anni

avrei racchiuso fra le braccia il canto...

Indice dei contenuti

• * * *
• Animo e mente
• A Claudia
• Io per me
• Ascoltando la notte
• Richiamo
• Ascolta il mio animo
• Legame di sensi
• Autunno
• Rifugio di un tempo
• Oltre la Vita
• Contatto
• A chi non sa capire
• Passato, presente e futuro
• Attesa
• Fuoco di agosto
• La luce discreta della luna
• Figlia di quale tempo
• Il mondo, la mia culla
• Aspettando quelle primavere
• Al mio amico Sfronty
• Ripensando
• Ritroverò i miei occhi
• Nemico il cielo
• Una notte, il vento
• Eterna assenza
• Sentirti ancora
• Ricordando di noi
• Il dolore degli ultimi… “Innocenti”
• Un pezzo di storia che muore
• Neve notturna
• Inno al mare
• In attesa che ritorni
• Come sorridere ancora
• Oriente che muori
• E te ne sei andato così
• Antico mondo