Lunae Antiquae
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Informazioni sul libro

Le immagini emergono dai fondali della coscienza illuminata dalle 'lune antiche' del titolo della raccolta. Le parole danzano alla brezza del vento-pianoforte, intrecciano canzoni alla vita e all'amore, alla fusione intima fra sentimento e natura; dipingono la dimensione umana che lentamente svanisce, correndo verso il destino: come sabbia, o un ruscello: "…e dolcemente, sommessamente, /ineluttabilmente, /nel canto della mia pienezza/sentirai le tue orme perdute". Maria Lidia Petrulli Isabella Horn. Nata in Germania, ha viaggiato in Francia e Inghilterra e ha soggiornato a lungo in Spagna. Vive a Firenze, dove si è laureata in Lingue Straniere Moderne. Ha lavorato come traduttrice e interprete, ha condotto un corso propedeutico di Filologia Germanica presso la Facoltà di Lettere di Firenze, e si è in seguito dedicata all'insegnamento della lingua e letteratura tedesca. Da diversi anni coniuga la poesia e l'impegno civile nonviolento. Autrice di undici raccolte liriche, ha conseguito diversi riconoscimenti tra cui: - 1° premio per la raccolta inedita al concorso "Omaggio a Corrado Alvaro" (1995); - 1° premio per la poesia inedita al concorso "Val di Magra" (2006); - 1° premio per la raccolta edita al concorso "Santa Rita" (2006); -vincitrice del Premio internazionale "Letteratura" dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli, per la raccolta inedita (2014); -vincitrice di una 'dignità di stampa' per la raccolta inedita al Premio "I Murazzi" (2015); -vincitrice del Premio internazionale "Letteratura" dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli per la raccolta edita "Codice Barbaro" (2016); Ha tradotto e curato il saggio di Theodor Lessing Maledetta civiltà, Stampa Alternativa, Viterbo, 2014. Nel 2015 ha pubblicato uno studio sulla traduzione tedesca di Horcynus Orca di Stefano D'Arrigo: (http://www.retididedalus.it/Archivi/2015/giugno/PRIMO_PIANO/3_trasposizione.htm) Con la Aletti Editore ha pubblicato Codice Barbaro (2013), La Stanza della Luce (2015) e Impermanenze (2016).

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Informazioni

Anno
2017
ISBN
9788859145134
Argomento
Literature
Categoria
Poetry
ASPRA, OSCURA
Quando dilaga la peste, quando il cielo è vuoto e chiuso,
quando sanguina il mare, quando sprofonda la roccia,
quando vanno a rogo verità valore giustizia,
quando il livore finge il sorriso, quando il sopruso
sogghigna si gonfia spadroneggia, quando la goccia
in tossico muta intridendo ogni letizia,
è dolce sapere una terra primeva aspra oscura,
terra altra, d’altrove, incorrotta austera dura,
fiera d’esserlo: adamantina pura severa,
dignità di bellezza che non scende a patti volgari
con gesti e occhiate ammiccanti vacui venali,
col nulla parolaio inerte da mane a sera,
con la festa ignara di soli e venti avari,
senza merito senza vanto senza sacrificali
giorni mesi stagioni, senz’amarezze né lutti
e senza l’inebriante oro giallorosso dei frutti.
Incedono i monti, possanza di draghi crestati,
con cadenza di passi imperturbabili, solenni,
maestà primordiale, indomita; eppure occulta
nelle viscere, alla radice, degli antenati
sacralità di fuoco intoccabile… i millenni
non possono frenarla né spegnerla: quando sussulta
l’infera forza e si contorce di sdegno e rabbia.
per la stolta superbia dell’uomo e spezza la gabbia
incenerendo i prati, sradicando i boschi,
annientando raccolto e vendemmia, al nume s’inchina,
umile, il mortale, al pari degli avi d’Etruria,
esperti nella lettura dei segni fausti o foschi,
devoti a Tinia signore della ruota turchina
del Cosmo, timorosi dei responsi e della furia
onnivora degli elementi, eppure arditi
guerrieri e navigatori e artisti squisiti…
Visionari, dallo sguardo sull’infinito dischiuso,
lasciarono ai pronipoti semidivina sapienza
di linee e forme perfette, melodia severa,
canto altro, d’altrove, antico puro infuso
da lontananze stellate e da conoscenza
del Fato… Nella voce d’una terra primeva s’invera,
senza mai svelarsi, sonorità brunita, oscura
armonia d’asprezza: sotto il vento cresce e matura,
immortalmente pagana,
come dei fiumi le piene autunnali.
MARE BIANCO
Più non soffia – da quante stagioni? – della tramontana
il cristallino biancore
che della neve porta l’odore
antico di lontananza incolmabile, arcana:
infinita malinconia
eppure allegria
d’ipnotico turbinio d’imprendibile filigrana…
Tramontana remota, intramontabile danzatrice
d’eternità incolore:
imperituro dolore
cancella la volteggiante, flagellante redentrice
scavando solchi d’oblio
e silenzi d’altrove nell’io
perché alfine si rico...

Indice dei contenuti

  1. * * *
  2. * * *
  3. IL FIENO, IL GELSOMINO
  4. NEMMENO LA MORTE
  5. ARCANO D’AMORE
  6. SUONATORE DI TIORBA(meditazione sulle intavolature di Giovanni Girolamo Kapsberger)
  7. PAPAVERI
  8. STANNO ANNOTTANDO LE ROSE
  9. SENZA DOLORE
  10. REDEUNT SATURNIA REGNA
  11. DECLINI, DECLINAZIONI
  12. NOVILUNIO D’AUTUNNO
  13. CUORE-MELAGRANA
  14. PIOGGIA ANTICA NEL MUGELLO
  15. ESTATE DI SAN MARTINO
  16. PRENATALE, FORSE
  17. BOSCO DI CUORIA te, cuore di sorella
  18. TALVOLTA
  19. INEBRIANTE
  20. LE FOGLIE, IL SENSO
  21. ASPRA, OSCURA
  22. MARE BIANCO
  23. PAROLA SPLENDENTE
  24. LUNA D’INVERNO SUL GOLFO DI NAPOLI
  25. SEME DI LUCE
  26. LA CANDELA, LA LUNA
  27. INCONFESSATA
  28. NOVILUNIO DI NEVE
  29. TEMPESTA LUNARE
  30. MATRIA
  31. * * *
  32. IN LONTANANZA
  33. Meditazioni1. GOCCIA RUSCELLO FIUME MARE(Meditazione su versi di Omar Khayyam)
  34. 2. SGUARDO OLTRE(Meditazione su Leopardi)
  35. DOINA DE JALE
  36. VIAGGIO NOTTURNO PER MARE
  37. Notturni1. VENTO
  38. 2. NEVE
  39. 3. MASCHERE LARVE VISIONI
  40. 4. MERIDIANA OSCURA (meditazione su versi di Paul Fleming)
  41. 5. SABBIA
  42. 6. PIOGGIA NOTTURNA
  43. 7. TOCCATA PREBAROCCA
  44. NUVOLE SENTIERI ROTAIE
  45. CIELI DI LUCE, CIELI D’OMBRA
  46. CANTO DEL FUSO
  47. CANTO DELLE LONTANANZE
  48. EPPURE, DA QUALCHE PARTE
  49. EVANESCENZE, DISSOLVENZE
  50. TORRI DEL SILENZIO