C'è stato il tempo… Ci sarà il tempo… … sempre, in quel sempre, sceglierò te.
Domande frequenti
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Ringrazio le parole, pensate, immaginate, rivelate, scritte e indelebili, che ci fanno andare via o tornare o restare, quelle che nascono inconsapevolmente e trasformano gli attimi, ci incatenano o ci strappano via, si adagiano leggere sul foglio avorio e ci riconoscono.
Ringrazio gli incontri preziosi, rari, quelli delle menti che si distinguono e nel visionario presente forgiano piccole opere eterne.
Grazie all’attore e regista Stefano Paiusco, alla sua voce profonda ed intensa prestata alle mie poesie, un interprete che con la propria sensibilità ha saputo dipingere di magia ogni verso.
Grazie ad Andrea Fidesser, pianista e compositore, musicista autore anche di memorabili lettere purtroppo smarrite ma mai perdute, perché le parole come i sogni restano per sempre.
Grazie alle sue note che hanno accompagnato la voce di Stefano, accarezzando con particolare delicatezza ed eleganza le mie poesie rendendole uniche ed inestimabili. Ed un ringraziamento a PolyglobeMusic Austria per aver concesso l’utilizzo delle tracce audio, tratte dai Compact Disk di Andrea “Walking in the sand”, “Slides of the heart” ed “Astral Voyage”.
Grazie ancora a te, Andrea, per avermi insegnato a non deragliare… il viaggio è solo all’inizio… c’è ancora molto da scrivere!
Grazie per essere saliti sul mio “treno”.
Virginia
* * *
“A Te…
… che mi hai presa per
mano e mi hai portata
a vedere com’è fatta
la felicità….”
Prefazione
“Cara Virginia,
grazie per avermi inviato un’altra lettera! Ti rispondo raccontandoti
cos’è accaduto in questi ultimi tempi...”.
Iniziava sempre così la nostra fitta corrispondenza, attraverso la quale ci piaceva ricordare le passeggiate in compagnia sul lungomare, le chiacchierate serali davanti al juke-box, mentre continuavamo a conoscerci narrando inquelle lettere la nostra vita dei nuovi giorni che scorrevano. Il tempo, quel tempo che tu hai qui meravigliosamente descritto nelle sue diverse ed infinite sfaccettature, ci ha regalato incontri e lontananza, ma non ha cancellato l’amiciziasemplice e spontanea di quei giovani giorni. E così accade chein un’anonima mattina di qualche anno fa io riceva una singolare quanto sorprendente telefonata e richiesta: “CiaoAndrea, sono Virginia, ti ricordi di me? Ho scritto un libro evorrei che tu scrivessi la musica per il book trailer”. Eh già, inquel tempo dedicato ai lunghissimi silenzi, io ero rimasto il tuomai dimenticato amico musicista... ed ora avrei dovuto suonareper te, ancora una volta.
Riprendiamo da lì.
Ti ho lasciata immersa tra le mille cose di casa elavoro, ti ho ritrovata a scrivere le tue emozioni, i tuoi disincanti, le tue vecchie e nuove speranze, in un linguaggioaperto, spontaneo e vissuto, che avvolge la lettura di intensità emisteriosa attesa. E così ci siamo ritrovati a creare un lavorocomune, unendo le nostre idee e tornando allo scambio epistolare... dopo decenni.
Ho divorato i tuoi “A due passi dal destino” e“L’oceano infinito dei sogni”, opere che mi hanno ricordato inparte la ragazza che avevo conosciuto, in parte mi hanno raccontato quanto e come eri “diventata grande”.
