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La poesia, la banca della natura
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Indice dei contenuti
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Informazioni sul libro
Prendendo a prestito le parole di Carl Sandburg "La poesia è un'eco, che chiede all'ombra di ballare", ci accingiamo a leggere i versi di Pietro Bossa con Obliqua Riga, Ruxandra Constantinescu con PICCOLE COSE, IMMENSITÀ; Valeria Rossitto con Amore Ondivago sperando che la nostra eco possa trovare sintonie con le tonalità dei versi proposti. Infine, vi propongo come punto di partenza e di riflessione, la frase che dà il titolo a questa silloge: La poesia, la banca della natura di Mikhail Kuzmin.
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Informazioni
Argomento
LiteratureCategoria
Poetry05.11.16
I
«Non manca molto, hai scritto?» «Ho ancora un mese!»
«Me l’hai promesso» «E certo avrai per dono
l’opera di un Poeta… se io lo sono»
«Bada che non deluda le mie attese:
confronterò i due testi in ritmo e suono;
se non t’accende l’estro che t’accese…»
«Avrà la donna mia quel che mi chiese!»
«Tu scherza che io, però, non ti perdono».
Ammutolii, pensando al caso estremo:
«Ma un bacio, adesso, me lo dai?» «Vedremo».
II
«Una poesia poi cento e mille ancora,
ma tremo forte, nel comporre questa,
al torbido pensier d’avere in testa
la gioia unita a quel che m’addolora:
il mio passato - qual ombra ne resta?.
Se mi prometti il non parlar d’allora,
in questi versi troveran dimora
sentir sincero ed emozione onesta»
«Non voglio quelli in dedica ad altrui,
ma un verso in più di quanti n’ebbe lui!»
III
«Da dove vuoi che si cominci?» «Parla
del primo giorno e, poi, di tutti i giorni»
«È così sempre» «E sempre muti e adorni
la storia, a tratti, senza mai fermarla
ad un ricordo solo che ritorni»
«A un anno avrei dovuto già impararla,
ma non di date riesco a immaginarla
su calendari grigi e disadorni;
meglio in diversi suoni, a quel momento
che preser voce dallo stesso vento».
IV
«Accompagnavo mia sorella in chiesa
la fede riponendo in altra croce,
solo s’udiva della nostra voce
il suono, e ciò fu oggetto di contesa:
rispondere volevi più veloce
di me, che non m’avvidi dell’offesa.
Mai seppi in una donna tanto accesa
intelligenza viva, aspra e feroce;
quella ti valse allora il mio rispetto.
E tu cosa ricordi?» «Il bel pizzetto»
V
«Quindi mi amasti?» «È ancora troppo presto,
ma per te sola, e questo m’era noto,
avrei amato» «Invece t’era ignoto!»
«Ad oggi non son stato disonesto,
se per te sola fu colmato il vuoto
che io serbavo doloroso e mesto»
«Né mai un segno, una parola, un gesto
debole si mostrò, che parve immoto
ogni fragor nel cavo petto» «Eppure,
mi fu la vita in sen per le tue cure».
VI
«Strizzavi al secchio, logora, una ...
Indice dei contenuti
- La poesia come dialogo tra culture dissimili
- * * *Pietro BossaObliqua Riga
- * * *
- Riflessioni
- Limoni
- Bile
- Acheronte
- Suicidio
- Relazioni
- Cicatrice
- Bohème
- Appuntamento
- Promesse
- Stasi
- Gesto
- Penitenza
- Nottilucenti
- Eclissi
- Beatrice
- Margherita
- Valentino
- Scolpire
- Pastelli
- Liquefarsi
- Legno
- Aprirsi
- Epitaffio
- Forra
- 05.11.15
- Ansie
- Morso
- Valore
- 05.11.16
- * * *Ruxandra ConstantinescuPICCOLE COSE, IMMENSITÀ
- * * *
- Gocce
- Il bello è l’amore
- Rido
- Sogno
- I sentieri
- Sera
- Il violoncello
- L’estate
- Preghiera
- Sentimento
- Canto breve
- Scintilla
- Impaurita
- Viaggio
- Sull’amore
- L’attore
- Nevica
- Piccole cose, immensità
- Vecchio libro
- Lettera
- Per amarti
- Colore
- Cuore vulnerabile
- Brancolando
- Tormenti stasera
- Ruolo
- La morte delle foglie
- Tu e quest’istante
- Davanti alla statua
- Ricordo
- * * *Valeria RossittoAmore Ondivago
- * * *
- * * *
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- * * *
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- * * *
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- Voltarsi
- * * *
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- * * *
- Fotografia
- * * *
- * * *
- Autoritratto
- Una volta, nella vita
- * * *
- * * *
- Nel bel mezzo della notte
- * * *
- * * *
- * * *