Leggende
Angolo dedicato a cose che non ho inserito precedentemente, ma che meritano attenzione; appartengono alla leggenda (tuttavia le ho inserite perché le ritengo tutte verosimili), non ho trovato riscontro in altre opere bibliografiche se non in Storia del dispotismo ossia papi, imperatori, re, ecc. loro fasti e reati di Maurice La Châtre e Giuseppe Latty edizione 1850, consultabile integralmente (sei volumi, ma nel 4° mancano le pagine finali) su google books, dalla quale tutte le seguenti citazioni sono tratte.
Tutte le informazioni precedenti a questa sezione, se presenti in una sola opera, sono state scartate. Anche quando ho usato una sola opera come referenza, la notizia si trova in altre, tranne in un paio di casi eccezionali.
Bibbia ritoccata
«S. Luca autore di un vangelo e degli atti degli apostoli viveva a que’ tempi e i suoi scritti ci fanno edotti che quest’evangelista era ammogliato. Ma i vescovi di Roma hanno adulterato le scritture al fine di distrurre una sì grave autorità favorevole al matrimonio dei preti».
Volume I pagina 206
Apostoli (e primo Papa) con figli
«[…] gli altri diametralmente loro opposti spingono la continenza a segno tale, che reputano sacrilega qualsiasi unione carnale, e condannano la stessa loro origine. Questi insensati vogliono imitare Cristo, e non pensano che Gesù non era un uomo ordinario, e ricusano di gli esempi degli apostoli s. Pietro e s. Filippo i quali avevano moglie e numerosa prole».
Volume I pagina 322
Esempio antico di segreto Pontificio
«Scrisse quindi a Rustico vescovo di Narbona, per esimersi dal condannare a una penitenza pubblica un prete che si era macchiato d’enormi delitti, aggiungendo che era debito suo di occultare le colpe del clero, onde evitare uno scandalo che poteva disonorare la Chiesa».
Biografia di Papa Leone I
Volume II pagina 26
Celibato ecclesiastici cattolici
«Comandò ai monaci di osservare a puntino le regole, e pubblicò un decreto che imponeva ai preti di separarsi dalle donne con cui convivevano. La severità del pontefice ebbe funestissime conseguenze e fu causa di moltissimi infanticidii.
Uno storico racconta che un anno dopo la pubblicazione di quest’editto, Gregorio avendo dato ordine di pescare negli stagni che aveva fatto costruire per conservare il pesce, furono estratte dall’acqua seimila teste di bimbi appena nati. Il santo Padre allora conobbe che il suo decreto era contrario alle leggi della natura; lo rivocò tosto e impose a se medesimo una severa penitenza per ottenere da Dio il perdono di tante crudeltà commesse dai preti, e di cui era egli la causa prima».
Biografia di Papa Gregorio I
Volume II pagina 224
Papi infallibili
«[…] Gregorio osò dire in concilio che la sua sede era al dissopra dei troni, e che i papi potevano trascinare alla perdizione il genere umano senza paventare un’accusa, non essendo soggetti al giudizio degli uomini!».
Biografia di Papa Gregorio III
Volume III pagina 23
Violenza estrema
«Il nuovo pontefice comandò tosto al carnefice di strappare la lingua e gli occhi al vescovo Teodoro, amico di papa Costantino; l’infelice fu quindi tratto al convento del monte Scauro e rinchiuso in un carcere, dove i frati lo lasciarono morire di fame.
Stefano consegnò ai soldati lo sventurato Passivo, non d’altro reo che del suo parentado con Costantino: i seidi del tiranno lo colmarono d’insulti, lo spogliarono degli abiti, lo batterono colle verghe, lo acciecarono e lo cacciarono tutto grondante sangue nelle prigioni del monastero di S. Silvestro. Tutto ciò non valse ad appagare il furore di Stefano; e simile a una tigre, la cui ira si aumenta nella strage, il Santo Padre assisteva a...