Lettere ad Angelico Aprosio (1665-1675)
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Lettere ad Angelico Aprosio (1665-1675)

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L'edizione critica dell'epistolario manoscritto (1665-1675), oggi conservato presso la Biblioteca Universitaria di Genova, del patrizio genovese Nicolò Cavana col bibliofilo e polemista fra' Angelico Aprosio di Ventimiglia comprende una introdu-zione e la trascrizione delle lettere, con annotazioni sia bibliografiche che esplicative (dove possibile) di alcuni termini ormai desueti.

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Informazioni

Anno
2013
ISBN
9788866552376
Lettere di Giovanni Nicolò Cavana
[1]
Molto R.do Padre e Sig.re Ott.mo
Sono moltissimi giorni che non ho lettere del P. Don Andrea Rossotti per trovarsi in visita col P. Provinciale di Piemonte nella Savoia. Spero debba essere in Torino alla metà di settembre dove gli farò avere la lettera di V.P.M.R. Io al pari di lei sento lo scomodo della sua dimora in Montegrosso1 e mi sarebbe più caro in luogo più lontano ma più facile al passar corrispondenza. Con lettere esso per suo genio si ha eletto tal stanza contro la volontà di alcuni suoi amici e senza mira segreta.
Al P. Giovanni Antonio Molinari procurerò far conoscere nella sua causa ha nell’Ill.mo Magistrato dove servo, quanto possano appresso di me i comandi di V.P.M.R. a quale invio un libro del R.P.D. Aimone Corio sopra il Livetico2, che credo sarà al proposito per la sua biblioteca, e con restare prontissimo a suoi comandi gli bacio affettuosamente le mani.
Genova 27 agosto 1665
R. P. Aprosio D.V.P.M.R.
obb.mo e aff..mo Ser.re
Giovanni Nicolò Cavana
[2]
Molto R.do Padre e Sig.r Ott.mo
Dal P. D. Andrea riceverà V.P. M.to R.da accluso risposta delle sue lettere, quando vorrà scrivergli indirizzando a me le lettere avranno recapito. Troppo sono i favori e preghiere che V.P.M.R. mi fa per avergli mandato il libro del P. Casoni. Il tutto riconosco dalla sua solita gentilezza e confermandomeli eternamente obbligato, la prego porgermi occasioni di servirlo, con baciargli affettuosamente le mani.
Genova 7 novembre 1665
D.V.P. M.to R.da
Oblig.mo e aff.mo Ser.re
Giovanni Nicolò Cavana
[3]
Molto R.do Padre e Sig.re Ott.mo
Sempre sarà alla stampa il libro del P. Rossotti3 a quale ho indirizzato la lettera, avrò pensiero di inviarlo a V.P.M.R.da, rendendole molte grazie dei felici auguri fattimi e con augurargli il principio dell’anno con infiniti altri colmi d’ogni prosperità e contentezza le bacio affettuosamente le mani, accludendo tre lunari.
Genova 2 Genaro 1666
D.V.P. M.to R.da
Div.mo e ob.mo Ser.re
Giovanni Nicolò Cavana
[4]
Molto R.do Padre mio ott.mo
Dal S.r Paolo Agostino Aprosio4 solamente dieci giorni sono, mi fu resa la gentilissima di V.P.M.R. di 21 settembre. Le Lettere dell’Armanni5 sono appresso di me, e le consegnerò a chi m’avviserà, e l’avrei date al suddetto S.re, ma non l’ho più visto. Desidero che incontri V.P.M.R. occasione di comandarmi per avere l’onore di servirla.
Di Pietro Carocci, che mi dedicò in Napoli il Serto fiorito6, non so che abbia composto altre opere. Egli è di Noia7, terra della provincia di Bari, ed è canonico di Noia.
Il P.e Rossotti si trova al Mondovì accudendo alla stampa della sua Biblioteca Pedemontana, che sarà terminata al principio dell’anno entrante. Quando resterà pubblicata ne manderò a V.P.M.R. un libro quando non lo faccia subito detto P.e Rossotti, acciò se ne possa servire nella sua Athene8. Il S.r Raffaele Soprani per quanto mi assicura sta applicato nella composizione del suo libro degli Scrittori Genovesi9; io lo sollecito, e gli ho detto che V.P.M.R. per pubblicare l’Athene altro non aspetta solo la sua opera stampata. Forse la darà a rivedere verso febbraio prossimo. Il S.r Soprani è freddo e irresoluto, ma con l’occasione che ci vediamo in continuo lo terrò svegliato acciò cominci la stampa. Le bacio affettuosamente le mani confermandomi al solito.
Di V.P.M.R.da
Genova 23 ottobre 1666
D.mo e aff.mo Ser.re
Giovanni Nicolò Cavana
[5]
Molto R.do Padre e Sig.re mio Ott.mo
Sin dalla settimana passata consegnai alla bottega di Mastro Oberto Berensone il libro dell’Armanni con coperta10 diretta a V.P.M.R. Starò attendendo l’abbia ricevuto. Il P. Rossotti con sua di 23 ottobre m’avvisa che del suo libro11 di già ne restavano stampati da 40 quadernetti, onde spero che verso febbraio sarà finito. Subito sarà carico mio di fargliene pervenire uno. Presento che l’Abate Michele Giustiniani in Roma abbia cominciato a stampare la sua opera degli Scrittori Liguri. Il S.r Raffaele Soprani attende a perfezionare la sua per darla a rivedere quanto prima. Ha ricevuto li titoli de libri dall’Ecc.mo Sauli12 come ha scritto a V.P.M.R. alla quale supplico in continuazione molte occasioni di comandarmi, desiderando per avere l’onore di servirla come ho testificato al detto S.r Raffaele e la riverisco con rassegnarmi al solito.
D.V.P.M.to R.da
Genova 20 novembre 1666
Div.mo e ob.mo Ser.re
Giovanni Nicolò Cavana
[6]
Molto R.do Padre e Sig.r mio Ott.mo
La servirò in ricevere qui le lettere sue come gli ha scritto il S.r Raffaele Soprani, resterà che lo avvisi agli amici, acciò le indirizzino a me e dirmi se gliele avrò da incamminare col pedone solito di riviera13 o per mezzo di Mastro Oberto Berensone.
Detto Sig.re Raffaele attende a finire la sua opera, ma al solito è irresoluto. Spero che questo gennaio V.P.M.R. sarà in tempo a fargliela pubblicare. Io le parteciperò la lettera con sollecitarlo, acciò la dia alla stampa. Vedo come ha ricevuto il libro dell’Armanni14, basterà lo restituisca con ogni sua comodità, e con restare al solito a suoi comandi le bacio le mani, confermandomi Di V.P.M.R.
Genova 28 novembre 1666
Div.mo e ob.mo Ser.re
Giovanni Nicolò Cavana
[7]
Molto R.do Padre e Sig.r mio Ott.mo
S’assicuri che desidero con forza fargli conoscere quanto bramo servirla. Dalla posta non ricevo lettere da trasmettergli; sempre segua mentre non passi dicembre gliele indirizzerò col pedone come comanda. Al S.r Raffaele Soprani ho consegnato la notarella. Saluta V.P.M.R. con rendergliene grazie; sta di giorno in giorno per far rivedere la sua opera de Scrittori Liguri, e senz’altro vuol darla alla stampa questo gennaio, pensando darla fuori forse prima di quella dell’abate Giustiniani, se bene si è anticipato nella stampa.
Il S.r Armanni è stimato da letterati; ho a caro abbia contratto seco amicizia, perché le darà molte relazioni per la sua Atene15, e credo che incontrerà occasioni di servire una persona sì dotta e meritevole, come V.P.M.R. alla quale con augurare il Prossimo Natale felicissimo con molti altri appresso bacio affettuosamente le mani.
Genova 19 decembre 1666
D.V. P. M.to R.da...

Indice dei contenuti

  1. Introduzione
  2. Fonti
  3. Criteri di edizione
  4. Lettere di Giovanni Nicolò Cavana
  5. Bibliografia