Pier Luigi Nervi negli Stati Uniti. 1952-1979. Master Builder of the Modern Age

Alberto Bologna

• Editore: Firenze University Press
• Anno: 2013
• ISBN:
  9788866553700
• Argomento: Arte
• Categoria: Storia dell'architettura

Pier Luigi Nervi (1891-1979) è l'ingegnere italiano più celebre del XX secolo. A partire dal 1952, raggiunto l'apice della propria carriera di progettista e di imprenditore in Italia, Nervi decide di inserirsi nel mondo accademico e professionale degli Stati Uniti. Intraprende così un percorso che lo porta a costruirsi una fama oltreoceano: promuove la diffusione dei suoi scritti e delle sue opere sulle principali riviste americane, rafforza l'amicizia con colleghi quali Pietro Belluschi, Marcel Breuer, Mario Salvadori e José Luis Sert e tiene conferenze nelle più prestigiose università statunitensi. Nel 1962 la Harvard University gli conferisce la Cattedra Charles Eliot Norton. Tra il 1958 e il 1976, grazie alla notorietà raggiunta, lo Studio Nervi riesce ad ottenere e gestire importanti incarichi di consulenza per la costruzione di grandi strutture negli Stati Uniti. Questo volume analizza come Nervi sia riuscito a esportare un'idea di costruzione, connotata dall'inconfondibile originalità degli edifici realizzati, di grandissimo successo commerciale. Nel ventennio di attività condotte dallo Studio Nervi negli Stati Uniti è racchiusa una parte rilevante della storia dei rapporti tra la cultura dell'ingegneria italiana del dopoguerra e la pratica architettonica e costruttiva d'oltreoceano oltre che tra accademia e professione e, non ultimo, tra committenti e studi di progettazione. Alberto Bologna, architetto e dottore di ricerca in Storia dell'architettura e dell'urbanistica, è collaboratore scientifico post-doc presso il Laboratoire de Théorie et d'Histoire 3 all'École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL).

Capitolo III

1957-1971. La Celebrità

Alla fine degli anni Cinquanta, grazie alla diffusione capillare delle pubblicazioni dei lavori completati in Italia dalla Nervi & Bartoli e del complesso dell’UNESCO a Parigi, Nervi, come detto, diventa popolare anche negli Stati Uniti. Escludendo gli episodi delle consulenze fornite per le chiese in Minnesota e a Saint Louis, la notizia dell’incarico per la Port Authority di New York gli dà una prevedibile ulteriore grande visibilità.

Anche l’Honorary Membership assegnatagli già nel 1956 dall’American Institute of Architects oppure la Brown Medal ricevuta l’anno seguente dal Franklin Institute di Philadelphia contribuiscono a dare lustro al suo lavoro, nonostante all’epoca non avesse realizzato ancora nessun edificio in terra americana.

Come analizzato, sia le pubblicazioni del settore che la stampa non specialistica fanno sì che, ancora prima dell’ultimazione della field house di Hanover e della copertura della rimessa per autobus di New York, tecnici e addetti ai lavori statunitensi associno Nervi ad uno degli strutturisti più capaci disponibili all’epoca sul mercato internazionale della professione e tentino quindi di instaurare con lui una collaborazione lavorativa.

Un indice significativo che esprime il grado di notorietà di Nervi in Nord America è dato proprio dal grande numero di offerte di collaborazione che gli vengono inoltrate. A partire dal 1957, infatti, sono documentati i ricorrenti contatti dell’ingegnere con professionisti o aziende americane: una prima proposta gli giunge nel marzo 1957 a seguito della pubblicazione di Structures. Robert J. Beaudry di Milwaukee infatti, dopo essere venuto a conoscenza delle tecniche inventate dall’ingegnere italiano attraverso il libro tradotto da Salvadori, si informa se queste fossero già state brevettate dal momento che la sua volontà è quella di «ottenere i diritti […] negli Stati Uniti su una base di franchigia o di esclusività»1. Lo scaltro Nervi – che all’epoca ha già pensato di esportare negli Stati Uniti le tecnologie che ha ideato in Italia – rifiuta l’offerta fattagli informando tuttavia Beaudry di essere già in possesso del brevetto americano per la costruzione di condotte d’acqua in cemento armato precompresso2.

Il 1957 vede altre cinque richieste di collaborazioni provenienti dagli Stati Uniti, nessuna delle quali porta tuttavia ad un incarico. A settembre Nervi riceve la proposta di entrare nel progetto per il nuovo aeroporto di Oakland3; nel mese di novembre rifiuta l’incarico di progettare due piccole abitazioni a Cincinnati nell’Ohio, e la doppia commessa – proveniente dalla Shelby Construction Company – per un hotel di undici piani a Kansas City e per un centro commerciale da 400.000 metri quadrati a New Orleans4. Nel mese di ottobre Nervi rifiuta anche la proposta di lavorare con Richard Neutra al progetto di un auditorium con una copertura a volta sottile5.

A questo anno si deve anche fare risalire la consulenza data da Nervi a Salvadori e Weidlinger per la Priory Church a Saint Louis. La vicenda che lega l’ingegnere a questo incarico è scarsamente documentata e non si conosce l’entità del lavoro svolto, anche se è comprovata la sua collaborazione per questo progetto con lo studio Hellmuth, Obata, Kassabaum6.

Le pubblicazioni americane, intanto, fanno scoprire ai tecnici statunitensi il ferrocemento: a partire dal 1959 sono innumerevoli le richieste inoltrate a Nervi finalizzate al ricevere ulteriori chiarimenti o specifiche circa questo materiale capace anche di applicazioni navali, ancora sconosciuto ai più negli Stati Uniti.

L’anno 1959, periodo nel quale il progetto della stazione degli autobus di New York è nel vivo del suo sviluppo, vede due proposte di incarichi professionali avanzate a Nervi ed entrambe poi non portate avanti: una chiesa a Biloxi e il progetto della struttura di copertura per un palazzetto per 15.000 spettatori destinato ad ospitare il basket per la Iowa State University a Ames7.

Il 1960 rendiconta – oltre alle proposte di un lavoro come consulente per una racing track e uno stadio per il baseball in Pennsylvania8 – anche il primo progetto in acciaio per un ippodromo per la Reynolds Metal Company di Richmond in Virginia9.

Figura 1 – Veduta prospettica della struttura progettata per la Reynolds Metal Company di Richmond, MAXXI-P36-F06306.

L’incarico – che porta Nervi nell’atto dei pagamenti in contatto con Franklin Delano Roosevelt Jr.10 – si protrae sino al maggio 1961 e vede per la prima volta lo Studio Nervi misurarsi negli Stati Uniti con una struttura metallica. È questa anche la prima commessa americana in cui si riscontra un effettivo contributo progettuale di Antonio11: il progetto – non realizzato – è caratterizzato da una volta parabolica di circa 400 metri di luce e 80 di altezza, costruita da elementi ondulati prefabbricati in lamiera e profilati di alluminio. Si tratta della prima occasione per l’ingegnere di confrontarsi con la tecnologia imposta dai suoi clienti americani acciaisti, facendo così le prove generali per i complessi progetti per viadotti autostradali concepiti per la Kaiser Steel Corporation.

La decade compresa tra il 1960 e il 1970 sancisce il definitivo ingresso di Nervi nel gotha dell’ingegneria mondiale. Oltre agli incarichi portati a termine per la Port Authority di New York, al Dartmouth College, a San Francisco e a Norfolk o i progetti sviluppati per il memoriale a Enrico Fermi a Chicago o per il grattacielo di Boston, lo Studio Nervi si trova in questi anni a dover esaminare quasi quotidianamente nuove proposte di incarichi destinati agli Stati Uniti: è questo il risultato dovuto all’ottimo lavoro di propaganda portato avanti dall’ingegnere in tutti gli anni Cinquanta e della stima guadagnatasi in terra statunitense con i cantieri conclusi.

Del 1961 è il progetto – non realizzato – anche in questo caso sviluppato con Antonio, per il Liberty Bell Park, ovvero un ippodromo a Philadelphia12.

Figura 2 – Veduta delle tribune del Liberty Bell Park, MAXXI-cartella Liberty Bell Park, n. 1129-d30221.

Di questo periodo è anche la proposta, giunta a seguito del successo dell’edificio costruito per la Port Authority, di realizzare un’altra stazione per autobus ad Albany13 oltre che di e...

Indice dei contenuti

• Prefazione
• Capitolo I
• Capitolo II
• Capitolo III
• Capitolo IV
• Apparati