Moderna/Comparata
Collana diretta da
Anna Dolfi – Università di Firenze
Comitato scientifico
Marco Ariani – Università di Roma III
Enza Biagini – Università di Firenze
Giuditta Rosowsky – Université de Paris VIII
Evanghelia Stead – Université de Versailles Saint-Quentin
Gianni Venturi – Università di Firenze
Giuseppe Dessí – Enrico Falqui
Lettere 1935-1972
con una raccolta di racconti dispersi
a cura di
Alberto Baldi
Firenze University Press
2015
Lettere 1938-1972 : con una raccolta di racconti dispersi / Giuseppe Dessí, Enrico Falqui ; a cura di Alberto Baldi . – Firenze : Firenze University Press, 2015.
(Moderna/Comparata ; 9)
http://digital.casalini.it/9788866557715
ISBN 978-88-6655-770-8 (print)
ISBN 978-88-6655-771-5 (online PDF)
ISBN 978-88-6655-772-2 (online EPUB)
Progetto grafico di Alberto Pizarro Fernández, Pagina Maestra snc
In copertina: Giuseppe Dessí, Paesaggio con automobile (olio su masonite, fine anni 40 - Villacidro, Fondazione Dessí)
Volume pubblicato con il contributo di:
Associazione “Centro Internazionale di Studi Giuseppe Dessí”Fondazione Dessí Regione Sardegna Fondazione Banco di Sardegna
Certificazione scientifica delle Opere
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Borgo Albizi, 28, 50122 Firenze, Italy
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Printed in Italy
Indice
Introduzione di Alberto Baldi9
Nota al testo19
Lettere 1935-197223
Appendice
Lettere non datate113
Racconti dispersi
Due vecchi119
La ritirata del capitano122
L’attesa nell’orto125
Cedri del Libano128
Casa nuova131
Partita chiusa134
Gli eredi legittimi137
Un tedesco, ieri140
Un sogno fulmineo144
In silenzio148
Stranieri152
La calunnia155
Un sorriso158
I forestieri161
Gente decaduta164
Mare grosso167
Olocausto170
Il forno173
Maurizio176
Il corso179
Il destino183
Avventura di una ragazza belga186
Il fucile di Norwalk190
Le rane193
Il forestiero197
La pratica dimenticata201
Il lungo fucile205
La chitarra209
Giorno di festa212
Il paese del petrolio215
Le stelle219
Un lago222
Un acuto226
Passeggiata229
Chi saprà consolarla?233
La casa di Silveria236
I misteri239
Il maggiore Martin243
Indice dei nomi247
Introduzione
1. Nel tentativo di ricostruire, sfogliando un carteggio che ci parla di un quarantennio di amicizia e collaborazione, il rapporto tra Giuseppe Dessí ed Enrico Falqui, è opportuno muovere dal momento inaugurale di una confidenza che nel tempo sarebbe aumentata. Un momento contraddistinto dalla precocità con cui Falqui seppe intuire il talento letterario del giovane scrittore: non ancora laureato, nel 1935 Dessí fu infatti invitato a collaborare a «Circoli», rivista di cui Falqui era all’epoca condirettore, assieme a Marcello Gallian, Adriano Grande, Giuseppe Ungaretti e Giuseppe Agnino.
Ebbe così inizio alla metà degli anni Trenta un durativo scambio epistolare, diviso tra missive di matrice editoriale e corrispondenza amicale, per un totale di 157 carte, conservate nel Fondo Dessí dell’Archivio Contemporaneo «Alessandro Bonsanti» del Gabinetto G.P. Vieusseux di Firenze e nel Fondo Falqui dell’Archivio del Novecento dell’Università romana «La Sapienza». L’epistolario risulta equamente diviso tra i due autori – 73 le missive di Dessí, 84 quelle di Falqui –, ma ciò non deve far pensare a un’omogeneità complessiva, a un esatto alternarsi di ‘botta e risposta’. Una volta disposte in ordine cronologico le carte in nostro possesso, troviamo, per entrambi i corrispondenti, numerose serie di lettere non seguite da una replica dell’interlocutore; e se per certi testi è evidente un effettivo ritardo nella risposta, si può ipotizzare un numero non esiguo di documenti andati perduti, che certo avrebbero offerto una maggiore completezza d’insieme.
Le missive a firma Falqui conservate nel Fondo Dessí sono state suddivise, nella realizzazione del catalogo d’archivio, tra «Corrispondenza editoriale» e «Lettere di amici e lettori». È opportuno d’altronde sottolineare come sia labile il confine tra la corrispondenza privata e la corrispondenza di lavoro: se per i primi anni, dal 1935 al 1948, tale suddivisione può essere efficace, una volta che Dessí avalla la propria collaborazione al «Tempo», di cui Falqui dirigeva la terza pagina, le vicende private finiscono per sovrapporsi all’impegno professionale. Non di rado troviamo riferimenti personali misti a discussioni editoriali, e i toni passano con facilità dalla cerimoniosità alla confidenza. Ai fini di una corretta analisi resta comunque conveniente tracciare due riflessioni parallele: l’una volta a descrivere il rapporto personale tra Dessí e Falqui, l’altra incentrata inv...