L'ascolto: un approdo sicuro
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Quando il telefono ci viene in aiuto

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L'ascolto: un approdo sicuro

Quando il telefono ci viene in aiuto

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Con la collaborazione del Laboratorio di Statistica Applicata dell'Università Cattolica di Milano in atto da più di due anni, Telefono Amico Italia ha elaborato statisticamente i dati raccolti tramite i contatti telefonici, con l'obiettivo di individuare i principali indicatori relativi al disagio emotivo (cause, forme, target) attraverso l'analisi e il confronto delle domande di ascolto degli appellanti.
I risultati emersi inducono a raccogliere in un unico volume il frutto delle riflessioni e degli approfondimenti svolti attorno a questa preziosa fonte informativa, ancora poco nota nel mondo della ricerca scientifica e in quello della società civile.
Una più diffusa conoscenza, anche scientifica, del servizio svolto da TAI, gratifica il lavoro prezioso dei volontari e favorisce l'arduo compito di raccolta fondi per il finanziamento delle attività dell'associazione.

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Informazioni

Editore
CLEUP
Anno
2017
ISBN
9788867876136
Categoria
Sociology
1. Telefono Amico Italia
Telefono Amico Italia (TAI) è l’organizzazione di volontariato che dal 1967 dà ascolto a chiunque provi solitudine, angoscia, tristezza, sconforto, rabbia, disagio e senta il bisogno di condividere queste emozioni con una voce amica1.
è iscritta all’Albo del Volontariato, è Onlus di diritto ed è membro del comitato internazionale di International Federation of Telephone Emergency Service (IFOTES), l’organizzazione internazionale che riunisce i centri di aiuto e ascolto tramite telefono di molti Paesi, in Europa e nel mondo e che collabora con l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inoltre è anche tra i fondatori della Conferenza Permanente dei Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato (ConVol).
Telefono Amico Italia ha un Consiglio direttivo Nazionale, i cui membri (Presidente, Vice Presidente, Segretario e Tesoriere) sono scelti all’interno del gruppo dei volontari. Le cariche sono rinnovate ogni tre anni con voto dell’Assemblea generale degli Associati. Al Consiglio Direttivo Nazionale si affiancano le Commissioni di lavoro per la Formazione dei volontari e la raccolta Dati inerenti al servizio d’ascolto. I componenti delle Commissioni sono incaricati tenuto conto della specifica professionalità, competenza e comprovata esperienza dimostrata in anni di appartenenza ai Centri periferici operanti sul territorio.
Tutte le cariche associative sono svolte a titolo gratuito.
1.1 La storia
La storia di Telefono Amico Italia affonda le radici nella realtà sociale dell’Italia degli anni ‘60 dove il boom economico non preclude un numero elevato di suicidi tra la popolazione. Il servizio in realtà ha origini ben più lontane perché il primo Centro di Emergenza Telefonica conosciuto inizia la sua attività a New York nel 1906. Si chiamava Save a Life ed era orientato alla prevenzione dei numerosi casi di suicidio che si verificavano nella metropoli. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la necessità di un servizio di prevenzione telefonico prende piede anche in Europa, dapprima in Inghilterra, a Londra, dove nel 1953 nasce il The Samaritans Service, fondato da un pastore protestante di origine ungherese, Chad Varah. Le migliaia di telefonate ricevute in breve tempo rivelano che i beneficiari del servizio non sono solo persone con intenzioni suicide, ma anche persone spinte a chiamare dall’esigenza e dal bisogno vitale di poter parlare, che cercano nel telefono un aiuto contro la solitudine. Persone che non sanno a chi parlare, dire la loro tristezza, comunicare il loro malessere. In seguito il servizio si diffonde anche in altri Paesi, dalla Francia all’Olanda, Svizzera, Germania, Svezia, Danimarca, Austria, Finlandia e Italia.
Nel nostro Paese il servizio inizialmente è attivo nelle principali città della penisola, poi si diffonde su tutto il territorio nazionale dando vita a numerosi Centri che costituiranno nel 1967 l’Associazione Nazionale Telefono Amico Italia successivamente normata dalla Legge 266/91, la Legge Quadro sul Volontariato. La decisione di riunirsi in una “Conferenza dei centri di soccorso telefonico d’Italia” fu promossa da Lino De Gennaro, all’epoca presidente del centro di Torino che a sua volta raccolse la proposta di IFOTES organismo internazionale nato nel 1967 come centro di informazione per i centri di soccorso telefonico, riconosciuto nel 1978 ONG, Organizzazione Non Governativa. La riunione, che si tenne il 16-17 novembre del 1967 a Firenze, fu un evento di importanza fondamentale e soprattutto innovativa, un vero e proprio sguardo ai reali problemi della società, in simbiosi con quanto avveniva in Europa e oltreoceano. I Centri partecipanti siglarono un accordo informale che diventò ufficiale nel 1985, al nascere della “Federazione Nazionale dei centri di soccorso telefonico”.
Questa nuova realtà continuò a crescere e operare fino al 1994 quando, a seguito dell’emanazione delle legge 266 del ’91, la Federazione divenne una vera e propria Associazione prendendo il nome attuale di “Telefono Amico Italia”.
Oggi Telefono Amico Italia continua a condividere i principi di IFOTES, che riunisce i centri di soccorso telefonico di molti Paesi del mondo, impegnandosi a rispettare le finalità della “Carta Etica”.
Un’altra tappa fondamentale nella storia di Telefono Amico Italia è la costituzione del numero unico nazionale (199.284.284), avvenuta il primo luglio 2006 quando i Centri associati di Bassano del Grappa, Bergamo, Biella, Bolzano, Busto Arsizio, Mantova, Milano, Padova, Palermo, Potenza, Prato, Trento, Udine, Venezia Mestre e Vicenza, decisero di costituire la rete nazionale attiva ogni giorno dalle 10 alle 24. Prima di questo cambiamento ogni Centro era dotato di un proprio numero telefonico locale: la costituzione del Numero Unico Nazionale è stato un ulteriore passo in avanti realizzato dall’associazione che ha così permesso di incrementare il numero di chiamate ricevute da parte di persone in situazione di disagio, garantendo una maggior copertura oraria del servizio e snellendo i tempi di risposta.
Oggi Telefono Amico Italia è costituito da 20 Centri dislocati in gran parte del territorio nazionale (Bassano del Grappa, Bergamo, Bolzano, Brescia, Busto Arsizio, Mantova, Milano, Modena, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Prato, Roma, Sassari, Trento, Treviso, Udine, Venezia, Vicenza) e conta circa 700 volontari attivi.
1.2 Il servizio: un ascolto attivo
I Centri che aderiscono all’Associazione Nazionale Telefono Amico Italia operano secondo una mission, una vision e dei valori condivisi:
Mission:
Dare a chiunque si trovi in stato di crisi o emergenza emotiva, in qualunque momento, la possibilità di trovare una persona aperta all’ascolto e al dialogo.
Diffondere la “cultura dell’ascolto” a ogni livello come fattore irrinunciabile del benessere sociale.
Vision:
Promuovere una società in cui le persone:
  • si sentano meno sole
  • siano libere di esprimere e condividere i propri sentimenti
  • possano gestire le proprie reazioni emotive e difficoltà in modo consapevole, riconoscano e rispettino il bisogno di comunicare delle altre persone
Valori:
  • Fiducia nelle capacità comunicative e risorse personali
  • Assoluto rispetto dell’uomo nella sua totalità e interezza della sua problematicità
  • Importanza dell’ascolto reciproco: un ascolto attento, partecipe e libero da pregiudizi
  • Il dono del tempo (“l’esserci” dei volontari).
Il servizio è immediatamente accessibile, non ci sono tempi di attesa e non richiede spostamenti, è confidenziale, gratuito (a carico dell’utente c’è solo il costo della telefonata, non quello del servizio in sé), su base volontaristica e rispettoso della libertà di iniziativa di chi chiama. è inoltre aconfessionale e apartitico. Sulla base di queste caratteristiche è chiaro che il telefono risulta essere lo strumento più adatto perché agevola il dialogo spontaneo tra le persone grazie alla possibilità di salvaguardare l’anonimato. Le chiamate non vengono registrate e in qualunque momento l’appellante (colui che chiama) può interrompere e/o ristabilire il contatto.
Si evince quindi che il fine del volontario deve essere quello di mettere al centro del servizio le relazioni autentiche tra le persone aiutandole a trovare strumenti e risorse personali per vivere una vita più attiva. I volontari di Telefono Amico Italia praticano un ascolto empatico e competente, che accetta l’altro, ne accoglie e condivide i problemi, senza formulare giudizi e rispettando ogni diversità di carattere politico, culturale e religioso. Il servizio osserva il più stretto anonimato relativamente ai contenuti dei colloqui telefonici, nel rispetto di uno dei principi fondamentali dell’Associazione. Riuscendo a instaurare un dialogo assolutamente paritario tra chi chiama e chi è dall’altra parte della cornetta si crea un tipo di “relazione d’aiuto” che spesso permette di sviluppare in colui che chiama una diversa consapevolezza di sé e “guardare” con maggior chiarezza la sua situazione ritrovando fiducia nelle proprie risorse e quindi in se stesso. Il volontario di Telefono Amico Italia quando riceve la chiamata si prefigge di ascoltare con piena disponibilità e attenzione partecipata il racconto dell’altro, comprendendo le motivazioni effettive e dichiarate che hanno portato alla richiesta di aiuto. Attraverso il dialogo cerca di accompagnare l’altro nel suo desiderio di condivisione per aiutarlo a guardare se stesso e la sua situazione con più chiarezza e cerca di supportarlo affinché possa ritrovare fiducia nelle proprie risorse personali, si auto-orienti e si ricolleghi autonomamente alle reti sociali a sua disposizione.
Oltre al servizio telefonico, Telefono Amico Italia prevede anche un servizio di sostegno attraverso l’uso della scrittura, denominato Mail@micaTAI, nato nel 2012 per dare risposta alle tante mail di richiesta di aiuto che pervenivano alle caselle di posta “info” o “segreteria” di Telefono Amico Italia. Già altri paesi europei, soprattutto per raggiungere i giovani e per adeguarsi ai tempi, al telefono avevano affiancato con successo altri mezzi, come mail, chat, blog, sms. In Germania, ad esempio, il servizio di mail era attivo dal 1995. Quello ...

Indice dei contenuti

  1. Indice
  2. Prefazione
  3. 1. Telefono Amico Italia
  4. 2. Il contributo della fonte informativa di Telefono Amico Italia nella rilevazione del disagio emotivo
  5. 3. Il mondo degli appellanti: chi sono e perché chiamano
  6. 4. Il tema del suicidio nelle rilevazioni di Telefono Amico Italia
  7. 5. La figura del volontario
  8. Bibliografia
  9. Sitografia
  10. Note sugli autori
  11. Abstract