Contribuenti minimi e nuove attività
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Contribuenti minimi e nuove attività

Tutte le novità in materia di contribuenti minimi, i vantaggi per gli under 35 e le regole per chi esce dal regime

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Contribuenti minimi e nuove attività

Tutte le novità in materia di contribuenti minimi, i vantaggi per gli under 35 e le regole per chi esce dal regime

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Informazioni sul libro

Con l'edizione 2013 dell'e-book si chiarisce definitivamente il quadro di riferimento per l'applicazione del regime fiscale agevolato per le nuove attività, entrato in vigore il 1° gennaio 2012. Nell'e-book tutte le novità in materia di contribuenti minimi, i vantaggi per gli under 35 e le regole per chi esce dal regime.E' uscito dalla fase di rodaggio il nuovo regime fiscale agevolato che ha fatto il suo esordio nel gennaio 2012 sostituendo il precedente regime dei contribuenti minimi. Attualmente si presenta come il regime di elezione per chi intende aprire una nuova attività e per tutti gli under 35, ai quali è riservata la possibilità di usufruire del regime di vantaggio anche per un periodo più lungo rispetto ai cinque anni previsti in via generale.Possibile utilizzare il regime sia per le attività professionali che per le imprese individuali e le società familiari. In ogni caso il fisco è light con l'applicazione dell'imposta sostitutiva al 5%. Previsto anche un passaggio soft agli studi di settore per chi esce dal regime per termine del quinquennio o per superamento dei limiti di fatturato.

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Informazioni

Anno
2013
ISBN
9788868050191
Premessa
Studi di settore obbligatori per gli ex minimi, ma senza utilizzo diretto ai fini di accertamento nel primo anno di fuoriuscita dal regime. Il Ministero delle finanze ha chiarito le modalità di applicazione di questo strumento nel caso di passaggio da un regime ad un altro, facendo diventare strutturale una norma inizialmente prevista per il solo anno d’imposta 2011. Si chiarisce quindi definitivamente il quadro di riferimento per l’applicazione del regime fiscale agevolato per le nuove attività e di quello semplificato per chi lascia il primo allo scadere dei cinque anni. Nell’e-book tutte le novità in materia.
1. Il regime di vantaggio per le nuove attività
Agevolazioni riservate esclusivamente alle nuove attività. Fisco più leggero e niente oneri amministrativi
Il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, entrato in vigore dal gennaio 2012, è regolato dall’articolo 27 del d.l. n. 98/2011. Tale articolo ha modificato in parte le norme della legge n. 244/2007, la legge finanziaria per il 2008, che aveva introdotto il regime dei contribuenti minimi, integrandolo con nuovi vincoli, riducendo l’aliquota dell’imposta sostitutiva che viene ora fissata al 5 per cento e introducendo una durata massima. Previsto, dunque, un insieme di regole che partendo dalle disposizioni dei commi da 96 a 117 dell’articolo 1 della legge n. 244/2007, rimodulano i criteri per l’accesso rendendo le agevolazioni fruibili esclusivamente a fronte di nuove attività. Al regime di vantaggio si affianca, grazie sempre all’articolo 27 del d.l. n. 98/2011, un regime contabile agevolato, destinato sia a chi non ha le caratteristiche per accedere al regime di vantaggio, sia a chi lo deve lasciare per il superamento dei limiti di reddito, o di durata. Nell’insieme, quindi, un sistema particolarmente articolato. A dare attuazione alle disposizioni due provvedimenti dell’Agenzia delle entrate del 22 dicembre 2011:
  • - il provvedimento 185820 che regolamenta il regime di vantaggio per le nuove attività;
  • - il provvedimento 185825 che regolamenta il regime di contabilità semplificata.
Quest’ultimo è destinato a chi intraprende una nuova attività ma non ha tutti i requisiti previsti per il regime di vantaggio, oppure a chi fuoriesce dal regime di vantaggio al termine dei cinque anni previsti, ma resta entro il limite di ricavi annui prefissati.
1.1. Un regime a termine
Per chi intende avviare un’attività in prima persona la via maestra è quella dell’apertura della partita Iva con il regime previsto per i contribuenti minimi, ovvero il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile. Il regime dei minimi si applica a chi richiede una partita Iva per la prima volta e l’opzione è automatica in quanto si tratta del regime “di elezione” per favorire le nuove attività. Il sistema è semplificato per quel che riguarda gli adempimenti burocratici, in quanto non è prevista l’applicazione dell’Iva sulle fatture e, quindi, non ci sono obblighi in questo senso, come la dichiarazione annuale. Inoltre si è esentati dagli studi di settore, e il reddito non è tassato in base alle aliquote Irpef ma è sottoposto a tassazione separata con aliquota del 5%. Previsto però un limite massimo di 30.000 euro di guadagno annuale per rimanere nel regime. Poiché l’obbiettivo è quello di sostenere chi avvia un’attività in proprio e soprattutto i giovani, il regime ha una durata massima di cinque anni, ma può essere utilizzato per un periodo molto più lungo, in rapporto all’età del titolare della partita Iva. Si può restare nel regime dei minimi, infatti, fino al compimento dei 35 anni di età anche se in questo modo si supera la durata standard dei cinque anni, a patto di rimanere entro il tetto annuo di reddito previsto.
Il regime per le nuove attività si applica anche, con le stesse caratteristiche e gli stessi limiti per quel che riguarda il tetto massimo di ricavo annuo, anche a chi intende svolgere, da solo, un’attività commerciale sotto forma di impresa individuale. Con questa formula possono essere esercitate tutte le attività commerciali, artigianali e agricole, ma anche attività di produzione di beni o di servizi.
L’opzione per il regime agevolato è ammessa anche per chi decide di costituire un’impresa familiare. Nell’impresa familiare, infatti, la qualifica di imprenditore compete solo al titolare e non anche ai familiari collaboratori. Quindi tutte le imposte sono a carico del titolare dell’attività e di conseguenza diventa possibile usufruire del regime agevolato. Ammesso alle agevolazioni anche chi ha avviato l’attività con il regime dei minimi, per il periodo di tempo rimanente alla conclusione del quinquennio. Il nuovo regime è riconosciuto entro un tetto massimo di fatturato annuo pari a 30.000 euro.
1.2. Le regole generali
Il regime di vantaggio è riservato dunque ai contribuenti persone fisiche che:
  • - avviano un’attività professionale;
  • - avviano un lavoro autonomo;
  • - avviano un’attività d’impresa, anche se si tratta di impresa familiare;
  • - hanno avviato un’attività con il regime dei minimi successivamente al 31 dicembre 2007.
Le caratteristiche salienti sono:
  • - durata massima per il periodo d’imposta in cui l’attività è iniziata e per i quattro successivi, o per un periodo più lungo ma comunque non oltre il periodo di imposta di compimento del trentacinquesimo anno di età dell’interessato;
  • - imposta sostitutiva dell’imposta sui redditi e delle addizionali regionali e comunali fissata al 5 per cento per l’intero periodo;
  • - franchigia Iva (l’imposta non va addebitata al cliente e non rappresenta una voce di costo detraibile);
  • - esonero dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili;
  • - esclusione dall’Irap;
  • - esclusione dell’applicazione degli studi di settore.
1.3. I casi di esclusione
Il regime invece è precluso per tutti i soggetti che usufruiscono di regimi Iva agevolati speciali quali quelli riservati a:
  • - agricoltura e attività connesse e pesca (artt. 34 e 34-bis del d.P.R. n. 633 del 1972);
  • - vendita sali e tabacchi (art. 74, comma 1 del d.P.R. n. 633/1972);
  • - commercio dei fiammiferi (art. 74, comma 1 del d.P.R. n. 633/1972);
  • - editoria (art. 74, comma 1 del d.P.R. n. 633/1972);
  • - gestione di servizi di telefonia pubblica (art. 74, comma 1 del d.P.R. n. 633/1972);
  • - rivendita di documenti di trasporto pubblico e di sosta (art. 74, comma 1 del d.P....

Indice dei contenuti

  1. Sintesi
  2. Premessa
  3. Quesiti&Risposte
  4. Appendice normativa