Partite IVA e nuovo regime forfettario
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Partite IVA e nuovo regime forfettario

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Partite IVA e nuovo regime forfettario

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E-book di 75 pagine + normativa, che prende in esame le regole, gli adempimenti, i calcoli e la convenienza del nuovo regime forfetario per i minimi.
Aggiornato con il nuovo modello AA9/12 da utilizzare dal 4 giugno per le dichiarazioni di inizio attività e l'opzione per il regime prescelto. Nuovo regime forfettario o vecchio regime dei minimi? Con l'entrata in vigore della legge di conversione del decreto millleproproghe è tornata la possibilità di utilizzare anche per il 2015 il regime con aliquota fiscale al 5 per cento. I due regimi fiscali, però, non differiscono solo per aliquota e base imponibile, ma anche per le restrizioni previste per accesso e tipologia di attività esercitabile. Con il regime forfettario, ad esempio, sono ammesse le esportazioni e, con limiti, le spese per i dipendenti, vietate invece nel caso del vecchio regime dei minimi. Inoltre il regime forfettario non ha scadenza e vi può accedere anche chi è già in attività, e nel caso di attività commerciali sparisce il minimale sui contributi previdenziali che saranno dovuti solo in base al fatturato effettivo. Nell'ebook tutto quello che occorre per fare i conti con attenzione con le nuove caratteristiche in termini di tetti all'imponibile e reddività per verificare se conviene passare al nuovo regime forfettario, mantenere quello attuale se si tratta del vecchio regime dei minimi, oppure optare per il regime IVA ordinario. Allegato anche il nuovo modello AA9/12 che ora consente di esercitare l'opzione per il regime fiscale al quale si intende aderire in sede di richiesta della partita IVA. L'utilizzo del modello è obbligatorio dal 4 giugno 2015.

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Informazioni

Anno
2015
ISBN
9788868052294
Argomento
Business
1.
Il regime di vantaggio per le nuove attività
1. Agevolazioni riservate esclusivamente alle nuove attività. Fisco più leggero e niente oneri amministrativi
Il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, entrato in vigore dal gennaio 2012, è regolato dall’articolo 27 del d.l. n. 98/2011, e si caratterizza per l’aliquota dell’imposta sostitutiva al 5 per cento e la durata massima, agevolazioni fruibili esclusivamente a fronte di nuove attività. Al regime di vantaggio si affianca, un regime contabile agevolato, destinato sia a chi non ha le caratteristiche per accedere al regime di vantaggio, sia a chi lo deve lasciare per il superamento dei limiti di reddito, o di durata. Nell’insieme, quindi, un sistema particolarmente articolato. A dare attuazione alle disposizioni due provvedimenti dell’Agenzia delle entrate del 22 dicembre 2011:
  • - il provvedimento 185820 che regolamenta il regime di vantaggio per le nuove attività;
  • - il provvedimento 185825 che regolamenta il regime di contabilità semplificata.
Quest’ultimo è destinato a chi intraprende una nuova attività ma non ha tutti i requisiti previsti per il regime di vantaggio, oppure a chi fuoriesce dal regime di vantaggio al termine dei cinque anni previsti, ma resta entro il limite di ricavi annui prefissati.
2. Un regime a termine
Per chi intende avviare un’attività in prima persona e i lavoratori in mobilità, al di là della definizione scelta per distinguere questo regime dal previgente regime dei minimi, la via maestra è quella dell’apertura della partita IVA con il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile. Questo si applica a richiesta al momento dell’apertura della partita IVA.
Previsto però un limite massimo di 30.000 euro di ricavi o compensi annuale per rimanere nel regime. Poiché l’obbiettivo è quello di sostenere chi avvia un’attività in proprio e soprattutto i giovani, il regime ha una durata massima di cinque anni, ma può essere utilizzato per un periodo molto più lungo, in rapporto all’età del titolare della partita IVA. Si può restare nel regime dei minimi, infatti, fino al compimento dei 35 anni di età anche se in questo modo si supera la durata standard dei cinque anni, a patto di rimanere entro il tetto annuo di reddito previsto.
Il regime di vantaggio si applica anche, con le stesse caratteristiche e gli stessi limiti per quel che riguarda il tetto massimo di ricavo annuo, anche a chi intende svolgere, da solo, un’attività commerciale sotto forma di impresa individuale. Con questa formula possono essere esercitate tutte le attività commerciali, artigianali e agricole, ma anche attività di produzione di beni o di servizi.
L’opzione per il regime agevolato è ammessa anche per chi decide di costituire un’impresa familiare. Nell’impresa familiare, infatti, la qualifica di imprenditore compete solo al titolare e non anche ai familiari collaboratori. Quindi tutte le imposte sono a carico del titolare dell’attività e di conseguenza diventa possibile usufruire del regime agevolato. Ammesso alle agevolazioni anche chi ha avviato l’attività con il regime dei minimi, per il periodo di tempo rimanente alla conclusione del quinquennio.
3. Le regole generali
Il regime di vantaggio è riservato dunque ai contribuenti persone fisiche che:
  • - avviano un’attività professionale;
  • - avviano un lavoro autonomo;
  • - avviano un’attività d’impresa, anche se si tratta di impresa familiare;
  • - hanno avviato un’attività con il regime dei minimi successivamente al 31 dicembre 2007.
Le caratteristiche salienti sono:
  • - durata massima per il periodo d’imposta in cui l’attività è iniziata e per i quattro successivi, o per un periodo più lungo ma comunque non oltre il periodo di imposta di compimento del trentacinquesimo anno di età dell’interessato;
  • - imposta sostitutiva dell’imposta sui redditi e delle addizionali regionali e comunali fissata al 5 per cento per l’intero periodo;
  • - non assoggettabilità dei proventi (ricavi e compensi) a ritenuta d’acconto da parte del sostituto d’imposta;
  • - franchigia IVA (l’imposta non va addebitata al cliente e non rappresenta una voce di costo detraibile);
  • - esonero dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili;
  • - esonero dall’obbligo di inviare le comunicazioni delle operazioni rilevanti ai fini IVA (c.d. “spesometro”);
  • - esonero dall’obbligo di comunicare all’Agenzia delle entrate i dati relativi alle operazioni effettuate nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi a fiscalità privilegiata (“black list”);
  • - esonero dall’obbligo di certificare i corrispettivi se si svolgono determinate attività;
  • - esonero dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili;
  • - esonero dalla tenuta del registro dei beni ammortizzabili;
  • - esclusione dall’Irap;
  • - esclusione dell’applicazione degli studi di settore.
Restano invece in vigore i seguenti adempimenti:
  • - numerazione e conservazione delle fatture d’acquisto e delle bollette doganali;
  • - certificazione dei corrispettivi;
  • - conservazione dei documenti emessi e ricevuti;
  • - integrazione delle fatture di acquisto intracomunitario o in regime di reverse charge;
  • - presentazione dell’elenco riepilogativo degli acquisti intracomunitari.
Il regime di vantaggio è compatibile con l’attività di lavoro dipendente e con l’incasso della pensione.
4. I casi di esclusione
Il regime invece è precluso per tutti i soggetti che usufruiscono di regimi IVA agevolati speciali quali quelli riservati a:
  • - agricoltura e attività connesse e pesca (artt. 34 e 34-bis del d.P.R. n. 633 del 1972);
  • - vendita sali e tabacchi (art. 74, comma 1 del d.P.R. n. 633/1972);
  • - commercio dei fiammiferi (art. 74, comma 1 del d.P.R. n. 633/1972);
  • - editori...

Indice dei contenuti

  1. Premessa
  2. 1. Il regime di vantaggio per le nuove attività
  3. 2. La tenuta della contabilità
  4. 3. La determinazione del reddito
  5. 4. Fatturazione e pagamento delle imposte
  6. 5. Il nuovo regime forfettario
  7. 6. Fatture e contabilità
  8. 7. La tassazione
  9. 8. Obblighi amministrativi e pagamento delle imposte
  10. 9. La previdenza delle partite IVA
  11. 10. Opzione contributiva per le imprese commerciali
  12. 11. Come effettuare l’opzione per i regimi agevolati
  13. 12. Quesiti e Risposte
  14. Appendice normativa