Un Piccolo Grande Ospedale. La sanità pubblica a Paola dal secolo XII ad oggi

Giancarlo Mantuano

• Editore: Luigi Pellegrini Editore
• Anno: 2015
• ISBN:
  9788868223151
• Argomento: History
• Categoria: Historical Theory & Criticism

"Paola, la città col nome di donna, delicato e breve (Mauro F. Minervino, La Calabria brucia, Ediesse 2009, p. 78), la mia città, merita un "grande" Ospedale. Penso che un ospedale sia "grande" quando i suoi dottori (dal latino docere, insegnare) abbiano molte cose da insegnare e tante altre di cui discutere.
Ho lavorato sedici anni al San Francesco (due da studente e quattordici da medico) dal 1970 al 1986 e qui ho conosciuto molte persone che mi hanno insegnato tante cose, con molte altre abbiamo discusso di tutto il resto, e non erano solo medici."
Così inizia il racconto della storia di questo ospedale, dei suoi medici, infermieri, suore, impiegati e altri operatori sanitari (quasi tutti citati nel corso della narrazione), che in 45 anni hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo di questa bella struttura sanitaria, oggi necessaria ancora più di ieri per la conservazione della salute dei cittadini di Paola e di tutto il territorio del Tirreno cosentino.
Nella seconda parte del libro l'Autore, dopo un lungo e paziente lavoro di ricerca in archivi di stato, biblioteche comunali e di privati cittadini, di consultazione di giornali d'epoca, di raccolta di testimonianze e interviste a storici e persone di cultura, racconta la storia "probabile" degli antichi ospedali paolani a partire dal XII secolo (la Badia di Fosse) fino alle soglie della 2^ guerra mondiale (l'ospedale distrettuale del S. Agostino). Si sofferma, poi, su tutte le attuali realtà sanitarie di Paola, dai Donatori di sangue, agli Amici del cuore, dall'Associazione diabetici alla Croce Rossa, dall'Associazione dei medici di Cure primarie alla Clinica S. Chiara, alle Farmacie paolane delle quali si è celebrato nel 2014 il Centesimo anniversario della loro istituzione, e così via.
Non dimentica, infine, nessuno dei circa 200 medici che dall'inizio del Novecento fino ad oggi a Paola sono nati o qui hanno esercitato o tuttora esercitano la loro nobile professione e tutti li cita in un lungo elenco, frutto della collaborazione con l'Ordine dei medici di Cosenza. Il libro termina con le "Storie parallele" in cui sono rappresentati i principali avvenimenti storici, politici, sanitari che si sono succeduti contemporaneamente nel mondo, in Italia e a Paola a partire dagli anni '50 (epoca di inizio dei lavori del piccolo "grande" ospedale) fino ad oggi.

Medici e odontoiatri residenti a Paola
e attualmente iscritti all’Ordine provinciale
di Cosenza[1]

Algeri Filomena Rita - Amendola Giovanni - Anselmucci Federico - Anselmucci Valter - Arena Cesare - Balsamo Franca - Barile Francesco - Borsani Carlo - Camera Giacomo - Camera Valeria - Caparello Ottavio - Caporale Nicoletta - Cardillo Rosario - Carnevale Alessia - Caruso Cesare - Cassano Pompeo - Cassano Susanna - Castro Francesco - Cavagnoli Francesco - Cerchiara Elisabetta - Cervo Gian Luca - Ciodaro Emira - Ciodaro Francesco - Ciodaro Giuseppe - Ciraulo Gabriella - Ciraulo Salvatore - Colombo Alessandro Francesco - Condino Antonio - Corcione Francesco - Corica Giacomo - Crispino Franco - Crivaro Andrea - D’Alessandro Alessandra - D’Amico Domenico - De Blasi Nicola - De Blasi Raffaele - De Luca Luigi - De Martino Giuseppe - De Matteis Cosmo Annunziato - De Rosi Francesco - De Stefano Stefania - Dipasquale Valeria - Di Gioia Antonio - Dino Maria Daniela - Di Stasi Luigia - D’Urso Daniela - Ferrara Filippo - Ferrari Natale - Figlino Antonio - Fiorini Morosini Giancarlo - Fuoco Francesco - Fuoco Valentina - Gagliardi Laura Francesca - Giordano Bruno - Grassia Francesca - Gravina Carlo - Greco Mauro - Grossi Antonio - Grossi Giovanni - Grosso Antonio - Gusmano Celeste Elvira - Gusmano Francesco - Gusmano Fulvio Francesco - Gusmano Luca - Iannello Gabriele - Idone Giovanni - Infortuna Teresa - La Gattuta Gaetana - Lamberti Valerio - Leone Luciana - Lo Giudice Erika - Longo Tatiana - Luca Giovanni - Maiorano Domenico - Maiorano Maria Antonietta - Maiorano Stefano - Mandarini Massimo - Mannarino Celestina - Mantuano Maria Simona - Marino Enzo - Mazzei Angelo Francesco - Mazzeo Rocco - Meranda Teresa Maria - Misciasci Carlo Maria - Misciasci Teresa - Morelli Carmela - Napolitano Lucia - Perri Concetta - Perrotta Elio - Perrotta Giuseppe - Perrotta Mafalda Ester - Perrotta Nicola - Petracca Massimo - Piro Rosanna - Pirro Giuseppe - Pititto Roberto - Pizzini Mario - Procopio Giuseppe - Provenzano Michele - Provenzano Paola - Raimondo Luca - Romagno Paolo Francesco - Romagno Rosalia - Romano Giusy - Romano Graziella Francesca - Ruggeri Antonino - Saggio Domenico - Salsone Maria - Santoro Daniela - Sbano Davide - Sbano Francesco - Sbano Lucio - Sbano Raffaella - Sbano Simona - Scarpelli Salvatore - Scarpino Adele - Sciammarella Massimo - Scrivano Francesca - Siciliano Mary Angela - Soranna Liberato - Sorbo David - Spizzirri Francesco - Stancato Sergio - Stefano Francesco - Stella Giovambattista - Storino Francesco - Tirocinio Teresa - Tranchida Aurelio - Tranchida Michele - Trotta Divina - Trotta Ernesto - Trotta Maria - Vanzillotta Emilio - Vena Patrizia - Veneruso Maria Francesca - Veneruso Tommaso - Vita Matteo - Volpentesta Giorgio - Zacchi Marinella - Zicarelli Giorgio

- Totale medici-odontoiatri: 140

- Maschi: 89

- Femmine: 51

Medici deceduti di recente

Caparello Ottaviano - Colonna Beniamino - Fera Cesare - Iannello Giuseppe - Perrotta Franco - Romagno Domenico - Sbano Alberto.

Medici di Paola iscritti presso altri Ordini provinciali

Abramo Graziana (RC) - Brusco Gianfranco (PG) - Corcione Nicola (VA) - D’Amico Francesco (UD) - Garcea Giuseppe (PI) - La Valle Santino (PN) - Maffei Salvatore (PG) - Mannarino Elmo (PG) - Mantuano Carlo (GE) Mantuano Emanuela (PI) - Mazzeo Giuseppe (CZ) - Mazzeo Luigi (CZ) - Minervino Antonio (PR) - Pellegrino Michele (SI) - Pirro Matteo (PG) - Stefano Renato (AV).

[1]Elenco aggiornato a marzo 2015.

Cento anni a tutela della Salute

«Oggi ricordiamo i cento anni di nascita della nostra professione e lo facciamo con una celebrazione forte, sobria, sentita e appassionata»; con queste parole di Amedeo Bianco, Presidente della Federazione nazionale degli ordini dei Medici chirurghi e degli odontoiatri, si è aperta nella cornice affascinante del complesso di Santo Spirito in Sassia a Roma la manifestazione “Cento anni a tutela della salute”, svoltasi il 10 luglio 2010 per celebrare il centenario della Legge 455/1910, con la quale si sanciva ufficialmente la nascita degli Ordini delle professioni sanitarie.[1]

Il numero totale dei medici-chirurghi e odontoiatri in Italia aggiornato al mese di settembre 2011 è di 402.676 iscritti, in Calabria 15.618 e nella provincia di Cosenza 5.029. La regione con il maggior numero di iscritti è la Lombardia (58.148) e quella con il minore numero la Valle D’Aosta (651).

[1]Tratto dal volume La Professione – Medicina, Scienza, Etica e Società, trimestrale della Federazione Nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, anno XII – Numero I – MMXI p. 15.

Esiste ancora il carisma del medico?

Secondo Max Weber, importante sociologo e intellettuale tedesco dei primi del novecento, l’autorità carismatica è legittimata da straordinarie caratteristiche di un capo che lo rendono responsabile di una missione e oggetto di devozione da parte dei suoi seguaci. Il carisma (dal greco charisma cioè dono) è una caratteristica di pochi individui che hanno avuto in “dono”, o acquisito nel tempo, particolari doti intellettive e di carattere che consentono loro di esercitare una forte capacità persuasiva su molte persone.

In politica, in economia e in tante altre scienze umane è facile imbattersi in leader carismatici, così pure in medicina; ma mentre nel primo caso l’affermazione è valida anche ai nostri giorni, nel secondo vale solo per i medici del passato.

Fin dai tempi antichi il medico è stato oggetto di stima per le sue conoscenze e per la sua capacità di guarire i mali del corpo; a partire dalla seconda metà del XIX secolo, grazie alla industrializzazione e di conseguenza ad una maggiore distribuzione della ricchezza, ha progressivamente acquistato maggiore rispetto e autorità perché si è reso disponibile per tutti, non solo per i più agiati.

Le nuove acquisizioni scientifiche del secolo XX ne hanno aumentato le capacità diagnostiche e terapeutiche, a tutto vantaggio di un migliore rapporto con il paziente che, a sua volta, ha riconosciuto ancora di più la figura carismatica del medico.

Negli ultimi anni del secolo trascorso lo stesso progresso scientifico, che prima aveva fatto aumentare il carisma del medico, crescendo in modo progressivo e tumultuoso ne ha determinato il tramonto: troppa tecnologia, numerose specializzazioni, eccessiva burocrazia hanno allentato il rapporto tra il medico e il paziente che è diventato “un caso, un letto, un numero, una cartella clinica”.

D’altra parte, grazie allo sviluppo delle scienze e della tecnologia, la qualità dell’assistenza sanitaria è nettamente migliorata e garantita a tutti e la durata della vita è aumentata anche di molto rispetto ai secoli passati.

Quando si pensa a medici italiani carismatici vengono alla mente Condorelli, Valdoni, Stefanini, Frugoni e pochi altri grandi medici di una generazione ormai passata, molto lontana da un presente ipertecnologico che niente lascia alla anamnesi, alla semeiotica, al contatto diretto col paziente.

Molti anni fa un giovane medico paolano, da poco laureato, aveva cominciato la sua attività negli ambulatori Inam in via San Rocco; si trattava della sua prima esperienza di lavoro, ma era molto attento e scrupoloso. Una mattina arrivò in visita la signora Concettina, una vecchietta afflitta da una grave poliartrosi che la costringeva a camminare col bastone; era accompagnata dalla giovane nipote Antonietta, una splendida bellezza mediterranea, lunghi capelli neri, grandi occhi azzurri, rotondità del petto e dei fianchi ben rappresentate, minigonna appena accennata che mostrava gambe lunghe e tornite. Gli occhi dei due giovani si incontrarono all’istante.

Il medico visitò Concettina, prescrisse la terapia e la invitò a tornare a controllo; la donna ritornò dopo alcuni giorni e così fece una terza volta, sempre accompagnata dalla nipote. Al quarto appuntamento si presentò la nipote, da sola, per riferire che la nonna stava molto bene, camminava senza più l’aiuto del bastone ed era molto grata al medico per l’ottima cura. Gli occhi continuarono a incontrarsi e… i due cominciarono a vedersi fuori, prima per un caffè, poi una passeggiata, un cinema, una pizza. Lui tutte le sere la accompagnava a casa alla Marina di Paola, mano nella mano, un piccolo bacio sulle labbra e un arrivederci all’indomani. Una sera lei lo invitò a salire in casa, un piccolo appartamento dove viveva con la nonna; salirono in punta di piedi, in silenzio per non svegliarla, andarono in camera e, come è naturale, finirono a letto. All’inizio fecero piano, ma poi il sangue cominciò a ribollire, la foga giovanile si raddoppiò e il grande letto cedette di schianto, con gran rumore.

La vecchia si svegliò e impaurita entrò nella camera; subito si rese conto di quanto era accaduto, i due giovani corpi nudi parlavano chiaro. Si avvicinò alla nipote alla quale diede un violento schiaffo in faccia con la mano destra gridandole:

«Brutta troia», mentre con la mano sinistra prese gli abiti del medico e con un dolce sorriso glieli porse dicendo: «Si è fatto male, signor dottore?».

A quell’epoca il dottore era sempre il signor dottore, anche in situazioni scabrose.[1]

Nel nostro piccolo, molti di noi ricordano il parente del malato che veniva a prenderti a casa con la sua macchina, o che ti aspettava in strada per portarti la borsa fino al letto del paziente, le tovagliette di lino riservate al signor dottore in visita domiciliare, le saponette nuove e profumate, il caffè nelle tazzine di porcellana pregiata tenute ben riservate nella credenza e tirate fuori solo per questa occasione …tutto ciò forse non è carisma, si può chiamare rispetto, stima per il medico, ma ci piace pensare di avere vissuto questi momenti, e riviverli quando si raccontano.

P.S. A questo punto i lettori si chiederanno come è andata a finire la storia tra il giovane dottore e la bella Antonietta: si sono lasciati? hanno continuato a vedersi, sfidando la terribile nonna? magari si sono anche sposati?

Io conosco la fine della vicenda, ma mi piace che ognuno si faccia il suo film e… vada dove lo porta il cuore.

[1]Liberamente tratto e adattato da Cuore e Salute. Rivista del Centro per la Lotta contro l’Infarto, Fondazione Onlus, novembre 2009.

Storie Parallele[1]

Anni ‘50 - Nascita della Repubblica

Luigi Einaudi e Giovanni Gronchi sono i Presidenti della repubbl...

Indice dei contenuti

• Prefazione
• Dr Pasquale Nicolini*
• Introduzione
• Perché e come nasce l’ospedale
• L’inaugurazione - I primi medici
• Primo personale amministrativo, ausiliario, infermieristico
• La Scuola Infermieri Professionali e Capo Sala (con la collaborazione di Franco Calvano junior)
• Le Suore di Carità di Maria Bambina
• La cappella Ospedaliera, i Frati Minimi e l’annuale visita del busto di San Francesco in ospedale
• San Francesco di Paola e il “mondo della malattia”(Padre Rocco Benvenuto)
• Ampliamento e completamento dell’ospedale(Tommaso Cuzzocrea)
• Alcuni aneddoti (o “nanetti”, come direbbe Frassica)
• Ricordo di Ottaviano Caparello I primi anni dell’ospedale di Paola (1970-1986).
• Cronologia
• Reparto di Medicina Interna(Domenico “Mario”Saggio)
• Reparto di Chirurgia Generale(Guglielmo Guzzo)
• Reparto di Ostetricia e Ginecologia(Francesco Fuoco)
• Reparto di Pediatria(Giacomo Corica)
• Reparto di Ortopedia e Traumatologia (1970-2004)(Giancarlo Mantuano e Francesco Cavagnoli)
• Reparto di Ortopedia e Traumatologia: dal 2004 ad oggi(Massimo Candela)
• Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica(Gianfranco Filippelli)
• Servizio di Nefrologia e Dialisi(Mario Pizzini)
• Nascita e significato dell’Emodialisi a Paola e nel Tirreno cosentino(Roberto Pititto)
• L’Emodialisi - Nefrologia di Paola in Eritrea (Roberto Pititto)
• Unità Operativa Complessa di Cardiologia(Pompeo Bencardino)
• Cardiologia e Utic dell’Ospedale di Paola (2014)(Marilena Matta)
• Servizio di Pronto Soccorso e Accettazione dal 1970 al 2002(Giancarlo Mantuano)
• Unità Operativa Complessa di Medicina e Chirurgia di Accettazione e Urgenza(Orsola Sguglio)
• Servizio di Anestesia e Rianimazione(Francesco Gusmano)
• Laboratorio di Analisi(Dante Prastaro, Francesco Roti)
• Centro trasfusionale – prima parte(Anna Fucetola)
• Centro Trasfusionale – Seconda parte(Giacomo Ramundo)
• Centro Trasfusionale – Terza parte(Antonio Rende)
• Servizio di Radiologia (1970-2009)(Carlo Maria Misciasci)
• Servizio di Radiodiagnostica (2009-2014)(Antonio Lopez)
• Personale medico, tecnico, infermieristico e ausiliario
• Centro di Oftalmologia Sociale (Ottavio Caparello)
• Servizio di Consulenza Istocitopatologica(Francesco Romeo)
• Consulenza di Epatologia(Giancarlo Mantuano – Giovanni Fiorito)
• Servizio di Farmacia Ospedaliera(Antonio Sorrentino)
• Servizio di Dietetica Ospedaliera (Marcello Provenzano)
• Attività del sindacato nell’Ospedale di Paola(Giancarlo Sorrentino)
• Seconda parteLa sanità pubblica a Paola dal secolo XII ad oggi
• Premessa
• Storia “probabile” di antichi ospedali a Paola
• Altre realtà sanitarie paolane
• Due nobili figure di medico
• L’epidemia di “tifo” a Paola nel 1962
• Evoluzione normativa del sistema sanitario italiano(Ivan Cavallo)
• Dal medico di famiglia ai medici dell’NCP(Cosmo De Matteis)
• As.Me.V. Calabria Associazione Medici Volontari della Calabria (Roberto Pititto)
• Clinica di riabilitazione Santa Chiara(Ernesto Cupolillo)
• Le Farmacie di Paola
• Medici nati o residenti a Paola a partire dal 1926 e già iscritti all’Ordine provinciale di Cosenza
• Medici e odontoiatri residenti a Paola e attualmente iscritti all’Ordine provinciale di Cosenza[1]
• Cento anni a tutela della Salute
• Esiste ancora il carisma del medico?
• Storie Parallele
• Ringraziamenti