Il segreto e la sorpresa
eBook - ePub

Il segreto e la sorpresa

Itinerari tra storia e leggenda tra sacro e profano a Bologna

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Il segreto e la sorpresa

Itinerari tra storia e leggenda tra sacro e profano a Bologna

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

È un libro di itinerari bolognesi, dove a girovagare tra portici e colline si incontrano luoghi, opere d'arte e storie, ma non vuol essere una guida nel senso comune della parola. Meglio, non è soltanto questo e all'autore piace considerarlo una sorta di quaderno di viaggio. Viaggi brevi, dentro e fuori porta. Ma chi ha detto che i viaggi devono essere necessariamente condurre lontano? A impigliarsi nella memoria sono in realtà i viaggi che riescono a stupire e certe volte le emozioni della sorpresa possono coglierci senza doverci allontanare. E' sufficiente un pizzico di curiosità e anche cose che abbiamo sotto gli occhi quotidianamente riescono ad un tratto a mostrarsi in una luce diversa.
Capita così di leggere per caso una storia vecchia di quasi due millenni le cui radici affondano in terre mediorientali e poi accorgersi che le sue tracce sono arrivate fin qui da noi. (La scia e la traccia) Due passi lungo via Barberia sono sufficienti per scoprire come all'incertezza della toponomastica faccia da contraltare la reale, ma non troppo conosciuta presenza di capolavori artistici. (Barbari, berberi e barbieri) Alle volte le tracce della storia sono disseminate dentro e fuori porta e ad inseguirle ti ritrovi a passeggiare tra la penombra dei portici e il verde delle colline, come nel caso dell'itinerario sulle orme dei Monaci Gaudenti. ( Furono frati, cavalieri e bolognesi ) Può anche succedere che un ingombrante pomeriggio d'estate si trasformi in un viaggio un po' randagio e un po' virtuale alla ricerca delle tracce dei famosi cavalieri Templari in terra felsinea. (Templi & Templari)
Forse la cosa più bella di un viaggio è quella di imbattersi in qualcosa di inaspettato, capace di stravolgere i programmi fatti alla partenza. Succede lungo la via della Futa quando tra quelle antiche curve spunta una storia misteriosa e quasi dimenticata. (Quinto segreto)
A corredo dei racconti le fotografie scattate dall'autore e piantine che illustrano il percorso degli itinerari.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Il segreto e la sorpresa di Maurizio Catassi in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Crescita personale e Viaggi. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Anno
2014
ISBN
9788873816652
Categoria
Viaggi
ITINERARIO 1
La Scia e la Traccia
A Bologna il caldo dell’estate si fa sentire e se non si riesce a scappare l’unico rimedio è tuffarsi nell’aria condizionata o nel pensiero delle ferie oramai prossime. Agosto è alle porte e tra poco il tempo di città lascerà il posto al tempo della vacanza. Borse e valigie sono già lì, con l’aria preoccupata di chi sta per essere riempito da accessori superflui e ignorato da utili cose. Per evitare che capiti lo stesso con lo zaino destinato ai libri decido di fare per tempo un salto in libreria. La meta delle vacanze è un minuscolo borgo sulle dolomiti tirolesi. Difficile individuarlo sulle carte stradali, facile però trovarvi funghi o raccogliere mirtilli, se solo avessi la pazienza di cercarli. Le librerie invece sono rare come stelle alpine ed esibiscono per lo più titoli a caratteri gotici e in lingua alemanna. Rimedio all’inconveniente portandomi da casa, oltre ad armi e bagagli, anche qualche volume. In libreria mi aggiro tra scaffali straboccanti di novità editoriali e passate edizioni ancora in auge. Le corsie non sono affollate, non c’è fila alla cassa e l’aria condizionata fa bene il suo mestiere. La gente, se non è già partita, sosta più volentieri davanti alle vetrine con i saldi estivi che non a quelle con le copertine a prezzo intero. Il sottoscritto ha ben chiaro il genere di libri che mi dovranno fare compagnia, resta da vedere se trovo i titoli giusti. Senza fretta passo da un reparto all’altro, sfoglio pagine, spulcio biografie di autori. Mi concedo anche il tempo, e il lusso, di farmi distrarre dalle copertine visto che anche l’occhio reclama la sua parte. Dopo una mezz’ora ho già in mano un libro di viaggi, un paio di saggi storici e l’ultima indagine del commissario Montalbano. Una ragazzina con lo zaino a tracolla ha un movimento brusco e involontariamente rovina l’equilibrio di un piccolo libro con la copertina verde. Lo raccoglie con gesto veloce e lo ripone sullo scaffale, senza staccare l’orecchio dal cellulare. Casualmente lo sguardo del sottoscritto cade sul titolo che esibisce un nome a me perfettamente sconosciuto: San Cipriano. Come autrice figura una certa Eudocia Augusta che in quanto a popolarità deve gareggiare con il santo precedente. Decido di lasciar perdere e continuo il mio vagabondaggio. La borsa della spesa si riempie di altri due volumi e con lei mi avvio all’uscita. Ripasso davanti allo scaffale di prima e quel testo sconosciuto ha di nuovo smarrito il suo precario equilibrio visto che ancora una volta giace sul pavimento con le pagine spalancate, quasi fosse un pulcino caduto dal nido. Stavolta sono io a raccoglierlo e con l’occasione leggo velocemente la quarta di copertina. Parla di una storia antica scritta da una donna importante. La curiosità e il costo contenuto mi fanno uscire con un piccolo peso in più nel bagaglio dei libri per l’estate.
image
Schleneid è il nome della piccola borgata tirolese dove ci ritiriamo in volontario e agognato esilio per una ventina di giorni. D’inverno il numero delle mucche supera di gran lunga quello dei cristiani, mentre d’estate l’arrivo dei villeggianti ristabilisce un risicato pareggio. Questa è zona bilingue, per cui sui cartelli stradali sotto il nome in tedesco appare il sottotitolo in italiano che, per il nostro borgo, recita, Salonetto. Curioso notare come in certi casi la versione italiana non osi oltrepassare i limiti della traduzione letterale, mentre in altri si lasci andare alla ricerca spudorata di vocalistiche assonanze. In italiano o in tedesco, comunque, questo nome per noi è sinonimo di riposo, aria fina e passeggiate. Alla sera niente televisione, ma solo due passi e quattro chiacchiere con un’altra famiglia che come noi ha deciso di lasciare a Bologna il caldo e lo stress. Si rientra presto e in attesa dell’abbraccio di Morfeo si legge volentieri. I miei libri per l’estate sono riposti sul comodino e scelgo proprio quello con il numero di pagine più contenuto: La storia di San Cipriano. In realtà le storie raccontate sono due; oltre alla vita del santo c’è anche un’ampia parte iniziale dedicata a quella della sua autrice. In entrambi i casi reali riferimenti storici non mancano, ma si intrecciano con elementi trasfigurati dalla leggenda come di solito succede quando si è in presenza di storie che partono da lontano.
image
Siamo nel V secolo dopo Cristo e ad Atene vive una ragazza di nome Atenaide. Non è solo bella e intelligente, ma anche istruita e colta. Cosa rarissima per una donna, considerati i tempi. Il padre esercita il mestiere di retore e lo studio non è fortunatamente considerato appannaggio dei soli maschi della famiglia. Rimasta orfana, dopo varie vicissitudini giunge a Costantinopoli. Ha vent’anni e purtroppo versa in ristrettezze economiche. Come nella fiaba di Cenerentola a risollevare la situazione ci pensa l’arrivo di un principe azzurro, anzi qualcosa di più, entra in ballo addirittura l’Imperatore Teodosio II, che la storia ricorda anche per aver fatto riedificare la Basilica costantiniana di Santa Sofia. A quei tempi era un tempio cristiano vanto di Bisanzio mentre oggi è moschea, meraviglia di Istambul. Teodosio è ancora assai giovane, e non sembra avere ancora l’energia, o forse la voglia, di guidare un impero per cui a tirare le redini del potere è sua sorella Pulcheria. Ed è proprio lei che rimane colpita dalla bellezza e dalla cultura di questa giovane ateniese scorgendo in lei la sposa ideale per il fratello. Atenaide non era cristiana, ma il problema è facilmente superato con un battesimo che le cambierà il nome, diventerà Eudocia, ma soprattutto la vita, diventando Imperatrice. In occasione della nascita della prima figlia il nome cambierà di nuovo acquisendo la massima regalità: Aelia Eudocia Augusta. Abbiamo sempre saputo cosa succede se in un pollaio ci sono due galli, ma il proverbio vale di sicuro anche nella versione al femminile. La rivalità tra le due donne si tramuta ben presto in aperto conflitto caratterizzato da intrighi di corte, congiure e complesse dispute teologiche. Il tutto in perfetto stile bizantino. Prevale il partito di Pulcheria ed Eudocia finirà per essere allontanata dalla corte imperiale. Girerà il regno per poi finire i suoi giorni a Gerusalemme dove verrà sepolta nel monastero di Santo Stefano. Quello che di lei rimane non sono solo questi sparuti frammenti biografici, ma anche alcune delle sue opere letterarie in esametri greci. Tra queste la più rilevante è quella dedicata alla vita di San Cipriano. È raccontata nella seconda parte di questo piccolo libro, ma si è fatto tardi. Lettura e curiosità sono rimandate all’indomani.
image
Al mattino ci si sveglia di buon’ora e, se c’è il sole, anche di buon umore. Siamo lesti a preparare zaini, indossare scarponi e prendere i bastoni. Nel decidere l’itinerario ci rallenta solo l’imbarazzo della scelta. Optiamo per la zona di San Genesio: sentieri non ripidi, pascoli recintati e baite di legno. Gruss Gott è il tipico saluto in uso da queste parti e noi oramai lo sfoggiamo anche quando ci imbattiamo in italici viandanti che con qualche esitazione contraccambiano con un più tradizionale Salve. Le vette dolomitiche frastagliano un orizzonte che quest’anno scintilla sotto una inattesa nevicata estiva. Più che camminare, passeggiamo. Guardiamo il mondo attorno, senza guardare l’orologio. Per il pranzo ci accontentiamo di panini per il caffè e una fetta di strudel raggiungiamo invece una baita poco distante. Il rituale di queste soste segue oramai cadenze canoniche. I figli gironzolano intorno, le signore chiacchierano tra loro mentre il mio amico tira fuori il giornale, forse per non recidere del tutto il legame con quello che succede nel mondo. Da parte mia preferisco invece interessarmi a quanto nel mondo è già successo secoli prima. Dallo zaino tiro fuori quel piccolo libro che la curiosità mi aveva indotto a sfogliare e il sonno a richiudere.
image
La storia di Cipriano, scritta da Eudocia, si dipana incerta tra il terzo e il quarto secolo mentre la sua geografia ha i labili confini, ieri come oggi, del Medio Oriente. Sembra che i primi rudimenti della magia li abbia appresi in Grecia per poi passare nel paese che all’epoca era considerato come l’Università delle arti esoteriche: l’Egitto. Come per ogni corso universitario che si rispetti non poteva certo mancare un prestigioso master che il nostro frequenta con profitto a Babilonia, altro luogo di eccellenza in questo tipo di disciplina. Non dimentichiamo che i famosi Re Magi provenivano proprio da quelle terre. A coronamento di un impegno così intenso il successo professionale gli arride ben presto e ritroviamo Cipriano ad esercitare il mestiere di mago ad Antiochia, capoluogo della Siria in epoca romana e oggi ai confini orientali della Turchia. A ravvivare il successo addirittura un patto con il Diavolo che gli garantisce il suo maligno appoggio in ogni sorta di scellerata e lucrosa attività. Un giorno a questo dottor Faust ante litteram si rivolge Aglaide, un giovanotto che con un nome così doveva essere antipatico solo a chiamarlo. È ricco, prepotente e ha messo gli occhi su una giovane fanciulla, Giusta, la quale però non è intenzionata in alcun modo a cedere alle sue lusinghe. Giusta è cristiana e ben altre sono le sue aspirazioni. Aglaide, vista l’inutilità delle sue avances decide di rivolgersi alle arti di Cipriano. Filtri magici e demoniaci incantesimi non hanno però alcun effetto. La volontà di Giusta è più forte di qualsiasi diabolica seduzione. Cipriano resta sbalordito di fronte alla fermezza e alla virtù della fanciulla finendo per rinnegare il suo scellerato patto con il demonio e convertirsi alla fede cristiana. Al posto di magie e incantesimi solo opere di bene cui la stessa Giusta, ribattezzata con il nome di Giustina, parteciperà attivamente. Anche il giovane Aglaide cambierà vita spogliandosi dei suoi averi per donarli ai poveri. Se col battesimo abbia anche cambiato nome non è dato di saperlo, ma ce lo auguriamo. Nel frattempo Cipriano diventa addirittura Vescovo di Antiochia ed insieme a Giustina si dedicheranno all’annuncio della buona novella. Se la vicenda finisse qui, sarebbe solo la cronaca di un edificante evento con tanto di happy end, ma la storia continua mentre la sosta per il pranzo è già terminata. Ripongo il libro nello zaino mentre il mio amico accenna con indifferenza a quanto è capitato nel mondo. Ascolto con la stessa indifferenza, senza fare alcun cenno alla mia vecchia storia. Vorrei prima conoscere il finale, ma per il momento c’è una passeggiata da portare a termine.
image
In montagna il tempo d’estate è capriccioso e può cambiare umore all’improvviso. Si può stancare dei raggi di sole e mettere in campo, o in cielo, un’orda di nuvole scure e minacciose come le schiere di un esercito nemico di fronte al quale la cosa più saggia è battere in ritirata. Rientriamo con passo lesto al parcheggio. Appena in auto, un acquazzone estivo sfoga la sua rabbia sull’erba dei pascoli e sulle chiacchiere dei turisti. Giungiamo a casa in tempo per accorgersi che nuovi raggi di sole fanno luccicare il paesaggio intorno. Di fronte a noi un pendio scende ripido fino alla riva di un torrente che con la pioggia ha ritrovato la voglia di scorrere e gorgogliare. Richiamo i figli che nel frattempo erano rientrati in casa, indicando quello che all’improvviso è apparso nell’aria, l’arcobaleno. Non è certo la prima volta che ci capita di vederne uno, ma questo è veramente straordinario. Tutti i colori dell’iride appaiono nitidi e lucenti mentre disegnano nel cielo una parabola perfetta che nasce e muore nel brillio verde e umido dei prati. Restiamo assorti davanti a quello spettacolo, giusto il tempo per sorprenderci ancora. Un nuovo arcobaleno, più minuto, ha preso forma leggermente discosto da quello precedente. Sembra un cucciolo che segue la madre a spasso per i cieli. Mi accorgo che accanto a noi c’è un’altra persona. È Sebastian che vive qui a Schleneid e di arcobaleni se ne intende. Lui coltiva la terra e accompagna le mucche al pascolo. Il cielo l’ha sempre visto da vicino e forse anche toccato. Non lo osserva dai vetri grigi delle nostre finestre di città. I suoi sono cieli di montagna, tersi con il sole, cupi con le nuvole e stellati di notte. Adesso, però, anche lui si è fermato a guardare preso dall’incanto di quei colori sospesi. Indicandoli, domando quale parola serve per dire arcobaleno nella sua lingua. “Der Regenbogen…” risponde “..ma al plurale non l’ho mai detta…” Non saprei dire per quanto tempo siamo rimasti a guardare né quando quella magica cromia si è dileguata con lo stesso evanescente pudore con cui era apparsa. Rientriamo in casa. L’ora è ormai tarda per un’altra passeggiata, ma è ancora presto per i sapori della cena. Ci perdiamo nei mille rivoli di piccole e intime faccende domestiche. Seduto accanto alla finestra, riprendo a sfogliare il mio libro e quella antica storia.
image
I primi secoli dopo la morte di Gesù conobbero la diffusione del suo insegnamento, ma anche i tempi della persecuzione da parte delle autorità romane. Antiochia non sfuggì a questa stagione repressiva e non è difficile immaginare con chi se la prese il governatore di quella regione. Cipriano e Giustina furono arrestati con l’intento di costringerli all’abiura della fede. Altrettanto facile immaginare come loro non abbiano ceduto a quella richiesta. Iniziarono torture sempre più crudeli. Lui fu scorticato, lei conobbe lo strazio della fustigazione, ma nessuno dei due cedette. Decisero allora di immergerli in un pentolone colmo di pece bollente. Neanche questo però riuscì a smuoverli dai loro convincimenti, anzi mostrarono una salda e serena sopportazione cantando lodi al Signore. Pare che uno dei torturatori, indispettito da quell’atteggiamento di stoica sfida, si fosse persuaso che in fin dei conti in quel pentolone non doveva fare così caldo. Per dimostrare che anche lui era capace di sopportare quel bollore, decise di immergersi. Il risultato fu che dovettero cercare un altro inquisitore perché questo si squagliò insieme alla sua ingenua crudeltà. Vista l’inutilità delle torture Cipriano e Giustina furono trasferiti a Nicomedia dove le autorità decidono di non perdere tempo in inutili tormenti e procedono alla loro decapitazione sulla sponda di un fiume. La tradizione racconta che alcuni marinai trafugarono le loro reliquie portandole a Roma dove venne eretto un santuario andato perduto. Cipriano e Giustina morirono insieme e sempre insieme furono venerati come santi e martiri sia dalla Chiesa Cattolica sia da quella Ortodossa che ancora oggi ne celebra la ricorrenza il 2 ottobre. Richiudo il libro mentre qualcuno inizia ad apparecchiare. Di solito l’intima ritualità della cena è l’occasione per due chiacchiere sulla giornata trascorsa e sui programmi per l’indomani. Per un po’ parliamo di arcobaleni poi, quasi per caso, inizio a raccontare la storia che ho appena letto. In fin dei conti quegli eventi così lontani sono stati ricoperti dalla polvere dei secoli e da un’aurea leggendaria al punto da apparire reali ed evanescenti al tempo stesso. Più o meno come gli arcobaleni.
image
Le giornate trascorrono con i ritmi piacevoli delle vacanze. Passeggiate, letture e l’assenza della televisione ci tengono al riparo dalla noia e dall’ansia dei tempi moderni. Una sera ci attardiamo più del solito con i nostri amici per programmare un’escursione per il giorno dopo. Guide e cartine sono dispiegate sul tavolo. La discussione si anima su sentieri da seguire, dislivelli da affrontare, baite da raggiungere. La zona prescelta è Merano Duemila, apprezzata per invernali impianti sciistici, ma che durante la breve estate alpina diventa uno splendido teatro per itinerari ad alta quota. Ci addormentiamo con il p...

Indice dei contenuti

  1. Il segreto e la sorpresa
  2. Titolo
  3. Copyright
  4. Indice degli itinerari
  5. INTRODUZIONE
  6. ITINERARIO 1: La Scia e Ca Traccia
  7. ITINERARIO 2: Barbari, berberi e barbieri
  8. ITINERARIO 3: Furono Frati, Cavalieri e Bolognesi
  9. ITINERARIO 4: Chiese, templi e Templari
  10. ITINERARIO 5: Il quinto segreto