Giustizia Islamica
eBook - ePub

Giustizia Islamica

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Giustizia Islamica

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

La 'ndrangheta è frutto di una concezione arcaica e violenta della Società: le sue leggi sono ferree e le punizioni comminate senza alcuna pietà.
Ma cosa può accadere quando questa organizzazione criminale si scontra con una civiltà integralista come quella islamica, con leggi altrettanto spietate?
Attentati, omicidi, rapimenti e vendetta: in mezzo a questo epico scontro si troveranno Pietro, Chiara, Antonio e Claudio, con il loro amico Kabir, ancora una volta in prima linea a rischiare la loro vita per affermare la necessità dell'impegno personale nella lotta per la legalità.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Giustizia Islamica di Sergio Aquino in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Mezzi di comunicazione e arti performative e Storytelling. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

L’incontro con Cosimo

La piazza a quest’ora è quasi vuota e di parcheggi ce ne sono in abbondanza; lascio la macchina proprio sotto la parete laterale del Duomo e mi avvio verso il parcometro per prendere la ricevuta. Un altro mito da sfatare, nella mia personale concezione del mondo, è il freddo che fa in Friuli: qui ad Udine, se faccio il confronto con Perugia, c’è un clima mite.
Intorno a noi ci sono numerosi portici, probabilmente questa è una città piovosa: e d’altra parte non potrebbe essere altrimenti, sennò non si spiegherebbe tutto quel verde che abbiamo visto percorrendo l’autostrada.
Mentre torno verso la mia macchina, tre vetture si fermano insieme e la seconda si arresta proprio alla mia altezza; il vetro oscurato dello sportello posteriore si abbassa ed una voce che conosco bene mi apostrofa.
– Allora, fratellino, si va a mangiare?
Guardo in macchina e sul sedile posteriore scorgo Cosimo, dimagrito dall’ultima volta che ci siamo visti, ma largo sempre almeno il doppio di me.
– Che fai, avvocato, resti in macchina? – gli dico sorridendo.
– Aspetta un attimo, i miei angeli custodi terminano la procedura.
Dalla prima e dalla terza macchina scendono quattro persone che cominciano a guardarsi intorno e vanno a sistemarsi ai lati della strada, mentre controllano continuamente con lo sguardo tutte le finestre delle case intorno. Ad un loro cenno gli autisti delle tre macchine parcheggiano, da quella centrale esce un altro uomo che apre la portiera a Cosimo, lo aiuta a scendere e gli si incolla addosso.
Adesso i tre autisti, scesi anche loro dalle vetture, sono tutti intorno a Cosimo e lo circondano completamente, coprendolo con i loro corpi: io stesso non riesco neppure ad avvicinarmi per abbracciarlo.
– Che spiegamento di forze, nemmeno se tu fossi il Presidente degli Stati Uniti! – Antonio ha osservato tutto stando appoggiato alla mia macchina ed ha uno sguardo ammirato – Sono preparati, questi ragazzi della Polizia: e la DIA non ha badato a spese per proteggerti.
– Sì, se mi fossi affidato alle scorte dello Stato sarei stato fresco! Tutto quello che vedi me lo pago da solo: costoso, ma almeno sto tranquillo, Antonio. Con lo Stato, non sai mai come va a finire: un giorno sei senza benzina, un altro la macchina blindata non funziona, un altro la scorta è in ferie o serve per accompagnare qualche gentile signora, moglie o “segretaria particolare” di un sottosegretario, a fare shopping… e così tu resti da solo ad affrontare il rischio di un attentato. Questi ragazzi sono di prima scelta, professionisti seri, hanno i migliori mezzi, quanto di più aggiornato sul mercato, niente improvvisazioni o pressapochismo: la mia vita è in buone mani. Ma adesso abbracciatemi.
È davvero diverso Cosimo: e non solo nel fisico, perché anche nel suo abbraccio a me ed Antonio c’è un calore, un trasporto, un affetto che non avevo mai sentito prima o di cui avevo perso il ricordo; essere stato ad un passo dalla morte per compiere un’azione onesta gli ha cambiato la vita ed il carattere.
– Venite, il ristorante è a due passi, in questa stradina facilmente controllabile: staremo tranquilli e potrete spiegarmi perché questa fretta per incontrarmi.
Lo seguiamo per pochi metri, poi uno dei suoi apre la porta del locale, entra con due colleghi a controllare e pochi secondi dopo ci fa cenno che possiamo accomodarci all’interno del ristorante.
– Pranzate con noi? – Cosimo si rivolge ad uno dei suoi uomini.
– Prima vediamo come vi sistemano, poi decidiamo.
– Prenotando, ho chiesto una saletta riservata al piano superiore.
– Allora quattro di noi restano qui a piano terra e gli altri controllano l’esterno: poi ci diamo il cambio.
Quello che sembra il capo del gruppo dice qualcosa in una ricetrasmittente e attraverso i vetri decorati del portoncino noto le ombre di due uomini che si piazzano ai lati dell’entrata.
Nel frattempo è venuta verso di noi una signora, deve essere la proprietaria del locale, che ci chiede se abbiamo prenotato.
Cosimo dà il nome falso che sta usando in Friuli e la signora ci dice di seguirla al piano superiore; entriamo in una bella saletta, al centro della quale c’è un grande tavolo. In un angolo, una stufa che fa il verso a quelle di altri tempi emana un piacevolissimo calore.
– Accomodatevi pure, vi lascio il menu, io torno tra poco così, se volete, posso proporvi qualche piatto specialità della Tavernetta. Nel frattempo, gradite una bollicina?
– Volentieri. Ma resti qui con noi e ci tolga da subito anche il fastidio di leggere. – Cosimo ha un sorriso che incanterebbe chiunque. Nel frattempo un cameriere ha versato nei nostri calici una generosa dose di vino bianco frizzante.
– Bene: allora mentre brindate con questa Ribolla gialla spumante, metodo Charmat lungo, vi propongo di iniziare con un tagliere di Prosciutto crudo d’Osvaldo, che è una specialità di Cormons, un prosciutto leggermente affumicato; insieme mettiamo del formaggio ubriaco, del lardo di Pantanegra, la sopressa nostrana con polenta, un po’ di frichetto con patate, un tagliere di “formadi Frant” con polenta…
– Senta, signora, per cominciare, porti tutto quello che ha detto, ma ne faccia almeno quattro porzioni, perché il mio amico, – e Cosimo indica Antonio che ha già l’acquolina in bocca – come avrà potuto notare dalla stazza, soffre di carenza di affetto e colma questa mancanza con il cibo.
Scoppiamo a ridere, ride anche la signora ma prosegue con la massima professionalità.
– Come primo, proporrei i nostri cjarsons…
– I vostri cosa? – Antonio è interdetto e, mi sembra, anche allarmato.
– Guardi, si fidi, sono come dei ravioli con un ripieno gustosissimo, conditi con burro fuso: al momento di servirli, grattugiamo sui cjarsons la ricotta affumicata, che si scioglie nel piatto…
– Uhmmm… devono essere buonissimi: facciamo così –Antonio è lanciatissimo, deve avere fame e le bollicine hanno peggiorato la situazione – a me ne porti un paio di porzioni.
– Ma poi non mangia il resto!
– Stia tranquilla, tutti noi corriamo tanti rischi ma non certo quello che io possa non mangiare “il resto”.
– Signora, vorrei raccomandarle i ragazzi della mia scorta che sono rimasti di sotto: magari non berranno alcolici, ma faccia in modo che mangino in abbondanza, non sempre abbiamo il tempo di pranzare in pace.
– Non si preoccupi, ci penso io a loro. Volete mangiare il primo e poi pensare al secondo, nel caso resti ancora spazio?
– No, guardi signora, ci abbiamo già pensato e siamo sicuri che spazio ce n’è e ce ne sarà in abbondanza anche dopo gli antipasti ed i primi: ci proponga già da ora qualcosa di secondo. – Antonio, a tavola, prende subito le redini del comando.
– Cosa ne dite di un maialino da latte al forno con patate?
– Una bella proposta, io lo mangerei intero, un maialino da latte! – Antonio già pregusta un buon pranzo e la signora gli riempie nuovamente il calice.
– Allora facciamo così come abbiamo deciso e intanto che prepariamo i taglieri vi mando su Roberto così decidete per il vino.
– Ottimo, signora, lo aspettiamo.
Restiamo soli nella saletta, ci guardiamo tutti e tre negli occhi, poi alziamo i calici e brindiamo, sorridendoci a vicenda: ci sono più parole nel sorriso che ci scambiamo io e Cosimo di quante non ce ne siamo detti in tanti anni.
Antonio, che ha un intuito grande come il cuore che si ritrova, capisce che deve stemperare l’atmosfera di commozione che si sta creando.
– Ma chi me lo doveva dire, a me, che mi sarei trovato ad Udine a mangiare “carson”…
– Cjarsons, Antonio, cjarsons: e sai una cosa? Questo è un piatto molto diverso dai nostri, ma nasce dalla stessa scuola…
– Cioè? – Antonio, da cuoco e buongustaio, è interessatissimo.
– La scuola della povertà.
– Ma come, il Nordest, le fabbriche, i capannoni, la ricchezza, il popolo delle Partite Iva: i giornali non parlano d’altro e tu mi parli di povertà?
– Il piatto è antichissimo e risale ai tempi della Serenissima, la Repubblica di Venezia. In quegli anni le regioni montane carniche versavano nella più nera povertà, come la nostra Calabria, ed i giovani montanari cercavano di guadagnare qualcosa scaricando le navi provenienti dalle regioni orientali cariche di costosissime spezie. Come compenso, potevano dividere tra loro il fondo della stiva, quello che fuoriusciva dai sacchi durante il viaggio; una parte di queste spezie veniva barattata con generi di prima necessità, il resto si portava a casa per il pranzo della domenica e così sono nati i cjarsons, che non hanno una vera e propria ricetta, perché la loro fattura dipendeva da quello che c’era nella stiva.
– Speriamo che qui abbiano trovato in cucina parecchia roba per farli, perché tra il viaggio, l’emozione di rivederti e le bollicine… sento un languorino niente male! Anzi, vi comunico ufficialmente che se entro cinque minuti non mangio qualcosa, vi svengo sul tavolo… – e scoppia nella sua risata da gigante buono.
– Buongiorno, signori, vogliamo scegliere i vini? – È entrato nella saletta quello che deve essere Roberto, come ci aveva anticipato la signora – Vediamo cosa vi ha consigliato Giuliana come bollicine… - prende la bottigli...

Indice dei contenuti

  1. Prefazione
  2. Nota dell’Autore
  3. Media chiara a Corso Vannucci
  4. Pietro
  5. Porta Pesa
  6. La consegna
  7. Una villa in collina
  8. Il terzo occhio
  9. Che fare?
  10. Chiara
  11. Il ritorno di un amico
  12. Prime ipotesi
  13. Udine
  14. L’incontro con Cosimo
  15. Interludio
  16. Prime novità
  17. Si comincia…
  18. In Procura
  19. Il bar della “neve”
  20. Gelosia
  21. Claudio
  22. Una storia da brivido
  23. Preoccupato
  24. Un tranquillo signore
  25. Bisogna partire di nuovo
  26. Il gambetto
  27. Scooteristi neri
  28. Scoperti!
  29. Una brutta sorpresa
  30. Tragica realtà
  31. Agguato nella notte
  32. Il padrino
  33. Finalmente a casa
  34. Il verdetto
  35. Albanese
  36. L’incidente
  37. Festa di battesimo
  38. Decisione unanime
  39. Commiato
  40. Epilogo a Spoleto