Il dolore da parto: metodi farmacologici

Stefania Rampello

• Editore: Zadig
• Anno: 2015
• ISBN:
  9788888734538
• Argomento: Medicine
• Categoria: Nursing

Quali sono i meccanismi fisiologici del dolore da parto? In che cosa consiste l'analgesia epidurale lombare? Con quali altri farmaci si può controllare il dolore da parto? Come deve essere organizzato il Servizio di analgesia? Le risposte evidence based per gli operatori e i consigli per le donne.

In che cosa consiste l’analgesia epidurale lombare?

Punti chiave

• Tecnica di analgesia epidurale lombare
• Indicazioni mediche e ostetriche all’analgesia in travaglio di parto
• Complicanze della analgesia epidurale
• Assistenza durante il travaglio di parto

In sintesi

L’analgesia epidurale lombare è la tecnica più sicura ed efficace per eliminare il dolore del travaglio e del parto. Si ottiene posizionando nello spazio epidurale un cateterino attraverso il quale vengono somministrati i farmaci per interrompere la conduzione delle fibre nervose. L’analgesia epidurale ha un rischio ridotto di acidosi materno-fetale e ha un effetto positivo sull’equilibrio acido-base del neonato, ma si associa tuttavia a ipotensione materna, febbre materna (rischio relativo 3,34) e ritenzione urinaria. Prima di procedere all’analgesia epidurale occorre verificare che non vi siano controindicazioni ed è importante informare la donna su rischi e benefici della procedura.

Tecnica di analgesia epidurale lombare

L’analgesia epidurale lombare è la tecnica più sicura ed efficace per eliminare il dolore del travaglio e del parto. Si ottiene posizionando nello spazio epidurale un cateterino attraverso il quale vengono somministrati i farmaci per interrompere la conduzione delle fibre nervose (Figura 1).

Figura 1. Somministrazione dell’analgesia epidurale

Nel primo stadio, o periodo dilatante, per una buona analgesia è fondamentale bloccare le fibre C amieliniche con soluzioni di anestetico locale a bassa concentrazione associato a oppioidi: l’aggiunta dell’oppioide all’anestetico locale riduce il tempo di latenza, prolunga e intensifica l’analgesia e, soprattutto, riduce il dosaggio di anestetico locale.1

Il blocco epidurale determina, inoltre, il blocco del sistema simpatico e ciò contribuisce a mantenere la perfusione placentare.

La dose iniziale di anestetico più oppioide è una “dose test” e dovrebbe essere somministrata con cautela per escludere un’eventuale iniezione intratecale.

I farmaci consigliati sono:

• gli anestetici locali, che agiscono inibendo la conduzione nervosa grazie al blocco reversibile dei canali del calcio della fibra nervosa; fra questi la levobupivacaina ha un uso privilegiato nell’analgesia del travaglio perché induce blocco sensoriale e analgesia pur conservando un discreto tono muscolare e consentendo così la deambulazione. Un omologo della bupivacaina è la ropivacaina, introdotta per il suo ridotto effetto cardiotossico (rispetto alla levobupivacaina) e con un’efficacia clinica sostanzialmente sovrapponibile alla precedente;
• gli oppioidi, oggi associati all’anestetico locale, agiscono legandosi in modo reversibile ai recettori siti nei corni posteriori del midollo spinale. Riducono il tempo di latenza degli anestetici locali, prolungano e intensificano l’analgesia consentendo di ridurne il dosaggio (“basse dosi a basse concentrazioni”). Tuttavia gli oppioidi attraversano la placenta e, se somministrati in dosi elevate, possono causare depressione respiratoria di breve durata nel neonato e quindi influenzare la qualità della suzi...

Indice dei contenuti

• Quali sono i meccanismi fisiologici del dolore da parto?
• In che cosa consiste l’analgesia epidurale lombare?
• Con quali altri farmaci si può controllare il dolore da parto?
• Quali devono essere le procedure di controllo del dolore nel corso di travaglio e del parto?