1. LA VIA DELLA FELICITÀ: LO ZEN
1.1. Cos’è lo Zen e perché può cambiarti la vita
“Laura era una insegnante sempre indaffarata; le piaceva il suo lavoro e il contatto con le persone e gli allievi e ci si immergeva continuamente. Solo che le sue aspettative di riconoscimento e di essere amata le facevano sempre spostare l’attenzione dal suo centro interiore ad una esperienza simbiotica e dipendente dalla vita degli altri, Il suo umore peggiorò con il tempo; flussi incostanti e capricciosi dei desideri e delle emozioni degli altri si insinuarono nella sua vita; la dipendenza aumentava, e Laura si trovò sempre più soffocata e stretta dall’andamento cangiante delle circostanze. Non sapeva più cosa realmente voleva e soprattutto chi era. Era angosciata, esausta depressa e infelice. Il buio ed il disagio erano condizioni sempre più presenti; così non poteva continuare: si rese conto che doveva dare una svolta alla sua vita, acquisendo una consapevolezza diversa. La pressione degli eventi fu l’occasione per avvicinarsi allo Zen”.
Abbiamo a disposizione un processo pratico ed educativo impeccabile e mirato. Penetra e avvolge tutta la nostra esistenza ed è adatto a tutti i tipi di persone e di situazioni. Questo sistema ha una lunga storia ed un lungo percorso di vita ed è stato praticato da diverse culture e società, colorandosi delle loro specificità e condizioni storiche. Ha una ampia portata trasformativa dell’uomo e può essere applicato a diversi ambiti di vita da quello privato a quello pubblico e sociale. Sa la pratica è costante e sincera produce trasformazioni mirabili nelle persone e nel loro contesto ambientale e di vita.
Questa pratica universale si è manifestata come originariamente in India come Dhyana, Chan in Cina, Zen in Giappone, ma tutte si riferiscono ad una pratica universale di sviluppo della consapevolezza, dell’attenzione e della presenza mentale, che ci permettono l’autoconoscenza e la possibilità di trasformazione del carattere e della vita.
Ci troviamo quindi di fronte all’esperienza fondamentale dell’avventura conoscitiva umana: la rivelazione della propria natura essenziale e spirituale.
Lo Zen, dal punto di vista storico, filosofico e delle credenze religiose, può essere considerato una espressione evolutiva del Buddhismo indiano e cinese del V e VI secolo d.C. sviluppato dall’opera di Bodhidharma, un monaco itinerante indiano.
Il Giappone lo ha recepito sotto forma di Zen, il cui filone religioso si è manifestato nelle scuole Rinzai e Soto.
La Rinzai attrarrà i grandi intellettuali della corte degli Shogun e sarà praticata dalla classe dei Samurai, coltivando le arti poetiche, pittoriche, letterarie. La Soto sarà invece più in rapporto con la classe dei semplici, dei contadini e avrà grande diffusione di massa. Ma in un contesto di pratica e consapevolezza più aperta e generale, lo Zen non appartiene, in quanto spirito autentico, a nessuna tradizione istituzionale religiosa o teologica.
Esso è essenzialmente una pratica di consapevolezza, una pratica di vita spirituale libera da testi, rituali e da dottrine. Molti lo considerano come una pratica “pura” che non si appoggia su alcun testo, autorità e tradizione; lo Zen è visto come il vento incessante e libero dello Spirito che scorre in tutte le coscienze e le circostanze umane.
Questa disciplina addestra i suoi discepoli alla conoscenza di se stessi, al controllo della propria mente al fine di ottenere la Buddhità o Satori, il Risveglio alla propria natura interiore, la scoperta di sé in quanto anime e di come sia possibile esprimerla attivamente nel mondo.
In una civiltà occidentale sempre più indaffarata e alle prese con l’esteriorità del mondo, con la contingenza e ciò che è fenomenico e materiale e che appare alla superficie della nostra coscienza ordinaria del mondo, lo Zen può essere un approccio, un percorso ed una pratica per un ritorno alla nostra natura originaria, al nostro volto autentico, una penetrazione progressiva nell’essenza stessa della vita, grazie al quale possiamo cogliere il senso ed il significato più profondo del nostro essere al mondo. Significa ritrovare una vita autentica e felice ed esprimere al meglio la nostra vera umanità.
Quindi, lo Zen è una opportunità di conoscere se stessi e una possibilità, naturalmente, di cambiare la nostra vita, rendendola più adeguata alla reale espressione di ciò che siamo. Possiamo crescere e quindi dissolvere e trasformare la nostra vecchia personalità secondo un sentire più consapevole, in accordo ad una visione più profonda, positiva, felice, creativa e amorevole della nostra esistenza.
Attraverso la pratica assidua della attenzione e della presenza mentale, possiamo cogliere e liberarci dei nostri lati in ombra, disfunzionali, basati su angosce, paure, incertezze, dipendenze e stress derivanti da pensieri inappropriati e emozioni fuori controllo come l’aggressività, la manipolazione e gli atteggiamenti ossessivi-compulsivi; possiamo armonizzare quegli stati di agitazione mentale e ansia provocati dall’influenza del mondo esterno, filtrando e discriminando le informazioni e le energie che provengono da una sempre più accelerata vita sociale e comunitaria in cui siamo immersi. Possiamo incominciare a pensare e a sentire in modo diverso, più consapevole e partecipativo, aprendoci a risposte e comportamenti che esulano dai condizionamenti, dai conformismi sociali e dalle piste già battute e che esprimono la nostra natura più reale ed autentica.
Nella sua pratica più elevata, lo Zen è un percorso per attivare gli stati più elevati della Coscienza interiore, superando la mente razionale, dualistica e discorsiva; tutto il processo mira all’unità interiore fra personalità (ciò che rappresenta il nostro fisico, le nostre emozioni, e la nostra mente) e l’anima così poter attivare la Buddhi o intuizione trascendentale che rappresenta la base dello stato illuminato o Satori. Tradotto in termini occidentali, si tratta di recuperare la dimensione vitale della propria anima immortale, realizzando quello stato di essere in cui si è uno con il mondo, con la vita e con gli altri individui.
Non si tratta qui, di una fusione simbiotica incosciente e pervasiva che ci porta lontano dalla nostra reale natura ma una di esperienza di unità spirituale dove, passando dall’io al Sé, si riconosce l’essenza interiore delle cose e degli esseri, realizzando che tutti siamo immersi in un processo collettivo di evoluzione della Coscienza.
La dinamica evolutiva del cosmo fa, infatti, spostare, in maniera progressiva, la nostra consapevolezza percettiva da un io limitato basato sulla paura, sugli attaccamenti, sulla negatività, sulle angosce, sulla confusione, sulle illusioni, sulla depressione, sul limite e sulla separazione dal tutto ad un Sé più espanso la cui identità è basata sulla Luce, sull’Amore, sulla Compassione, sulla completezza, sull’Unità, sull’accettazione, sull’indipendenza, la libertà e la gioia.
Significa vivere in maniera più centrata nell’essenza, nella Verità dell’Anima, che ci permette una vita di autenticità, di reciprocità, di comunione, di empatia, di condivisione, di progresso comune e di comprensione. Tutti abbiamo la possibilità di aprirci e sperimentare la verità essenziale dell’esistenza, divenendo consapevoli di cosa significa vivere una vita divina in un corpo umano.
Lo Zen lavora quindi essenzialmente come attivatore di una presa di consapevolezza che parte dal corpo per arrivare all’anima attraverso la concentrazione e la meditazione, cioè la pratica di zazen. Zazen significa “pratica di meditazione da seduti” ed è una pratica di osservazione, attenzione e disciplina del pensiero che chiarifica la mente ed equilibra le emozioni, portando a riconoscere gli impulsi ed i meccanismi vitali da cui siamo mossi all’azione e che caratterizzano le nostre credenze, sentimenti ed emozioni.
Per ottenere una consapevolezza continua e profonda di cosa è la nostra vita, questi momenti di meditazione da una posizione fissa e tranquilla del corpo, devono ampliarsi e la concentrazione deve essere portata avanti durante tutto l’arco della giornata, focalizzando l’attenzione consapevole in qualsiasi attività ed azione che stiamo svolgendo, divenendo così un’esperienza vivente: questo è l’aspetto dinamico e pratico dello Zen, che non rifugge dalla vita quotidiana ma che vi è connesso e che realizza in essa e grazie ad essa un approfondimento della comprensione.
Per questo lo Zen ricerca grazie all’attenzione, la perfezione in ogni pensiero, atto e gesto, “La vita in ogni respiro”, in ogni accadimento ed evento, incitandoci all’affinamento del carattere e a fare il meglio che possiamo. La perfezione è lo strumento per esprimere i potenziali creativi dell’Anima ed imparare ad Essere invece che possedere e avere.
Come esprime bene Vittorio Mascherpa nel suo “Managing Zen”: “La Perfezione è diventare ciò che siamo… la Verità è già presente nell’uomo, e il processo della conoscenza non è altro che un modo per farla emergere, così la perfezione può essere considerata come l’essenza stessa della natura umana, e la ricerca e la pratica dell’eccellenza sono la via per scoprirlo, o meglio per ricordarsene”.
Questo implica smettere di sostenere le credenze limitate e lo opinioni che abbiamo di noi stessi e delle nostre capacità che ci avvalora il mondo, dissolvere man mano la nostra auto-immagine o quella che proiettano gli altri su di noi, per ritrovare sotto la coltre di opinioni e pregiudizi e al di là di ogni dubbio, la nostra natura reale, unica e luminosa.
Quando l’attenzione è concentrata e continua, ci rende consapevoli del modo, il come, utilizziamo la nostra mente e le nostre emozioni, le nostre energie, le nostre azioni, illuminando la qualità dei nostri atteggiamenti e dandoci la possibilità di trasformare vecchi schemi mentali rigidi e condizionati che bloccano la vita; possiamo anche affrontare e trasformare quelle emozioni negative e disturbanti che caratterizzano tanto vivere quotidiano.
Acquisiamo così una più acuta consapevolezza della realtà che viviamo, del nostro corpo, emozioni, mente e anima. La nostra vita potrà cambiare in meglio se noi lo desideriamo veramente e ci apriamo ad una pratica sincera e costante, attivando ...