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Giovanni Gentile e l'umanesimo del lavoro
Informazioni sul libro
Scritta nell’estate del 1943, ma pubblicata postuma nel 1946, dopo il suo assassinio, Genesi e struttura della società è l’opera-testamento di Giovanni Gentile. Essa porta a compimento, con una linearità e continuità di esiti, il pensiero non soltanto filosofico del principale esponente del neoidealismo italiano. Un posto centrale, in questo compimento, occupa il tema del lavoro, in particolare del senso del lavoro manuale e intellettuale, letto nella relazione inevitabile con lo Spirito Assoluto. Il volume ordina studi e ricerche dei principali studiosi del tema, ne vuole indagare la natura, l’origine e gli effetti, chiarendo il legame inscindibile tra riflessione filosofica e prospettiva pedagogica. L’umanesimo del lavoro gentiliano è sottoposto ad analisi come categoria che ha avuto un ruolo fondamentale nella costruzione dei “corpi intermedi” del secolo scorso e può continuare ad avere un valore metodologico e critico per ricomprendere l’inevitabile valore formativo dell’agire lavorativo anche e soprattutto oggi, quando, su questo fondamentale snodo antropologico, sociale e filosofico, sembrano prevalere altre logiche e, purtroppo, altre “leggerezze” di pensiero.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Copertina
- Giovanni Gentile e l'umanesimo del lavoro
- Indice dei contenuti
- I. Il lavoro nel paese di Utopia
- RILETTURE
- II. L’attualismo e l’umanesimo del lavoro
- III. Umanesimo del lavoro? Non solo! (Su Gentile e oltre)
- IV. Attualismo filosofico e umanesimo del lavoro nella Carta della Scuola
- V. L’Esito dell’attualismo: l’Umanesimo del lavoro
- VI. Genesi e struttura della società: alcune riflessioni pedagogiche
- VII. Dall’uomo per il lavoro al lavoro per l’uomo
- VIII. L’uomo, l’agire lavorativo e il volere. Intorno e oltre i progetti di secolarizzazione dell’Umanesimo del lavoro
- IX. Umanità, pensiero, lavoro
- X. Politica e società nell’ultimo Gentile
- INTERSEZIONI
- XI. La prassi gramsciana come critica dell’astrattismo gentiliano
- XII. L’alternativa dimenticata: la pedagogia e la scuola del lavoro di Raffaele Resta
- XIII. Lavoro e giovani lavoratori alle civiche Scuole serali e festive di Milano fra fascismo e dopoguerra
- XIV. Il lavoro manuale educativo nella scuola italiana dell’Ottocento alla prova dell’officina gentiliana
- XV. Giuseppe Bottai, «il problema di un umanesimo moderno» e la Carta della Scuola (1939)
- XVI. La ‘rettorica’ del lavoro: Giovanni Gentile e Carlo Michelstaedter
- XVII. «Scuola Italiana Moderna» e l’umanesimo del lavoro negli anni del fascismo
- XVIII. Il corporativismo di Ugo Spirito e l’umanesimo del lavoro
- XIX. Rivoluzione o conservazione? Il dialogo Gentile-Spirito intorno alla proposta corporativa
- Indice dei nomi