1. Le caratteristiche del percorso formativo
Un primo passo necessario quando si parla di orientamento è la preparazione delle persone che se ne occupano. Una preparazione non occasionale, ma centrata sul confronto sui significati e sulle pratiche.
La proposta formativa fatta al gruppo e svolta in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, risponde alla richiesta fatta alle scuole negli ultimi anni di rendere il proprio operato oggetto di un attento processo di autovalutazione, non fine a se a stesso, ma teso a delineare periodicamente possibili passi di miglioramento. In particolare la rete di scuole Garda – Val Sabbia ha scelto di fare nell’anno scolastico 2017- 2018 un passo ulteriore: mettere in comune le proprie scelte in ordine al miglioramento delle scuole, per percorrere passi insieme. Ogni singola istituzione scolastica non è un ente chiuso in se stesso, ma è risorsa territoriale che per svolgere efficacemente il proprio compito ha bisogno di costruire alleanze e fare rete con e nel territorio. Non basta migliorare da soli, occorre migliorare insieme, perché il territorio e soprattutto i ragazzi richiedono una convergenza di finalità educative e una coerenza di pratiche tra le diverse agenzie educative.
Assumendo la proposta di lavorare in rete una funzione pilota sul territorio la rete di scuole Garda – Val Sabbia ha deciso di svolgere un percorso comune di ricerca – formazione – intervento in quanto è solo attraverso la condivisione di un lavoro sul campo che si può perseguire la finalità di migliorare insieme e di costruire una base culturale pedagogica comune.
Il percorso, in rapporto alle esigenze espresse dalla rete, si è concentrato su tre aspetti strettamente collegati:
– Il miglioramento di un quadro condiviso di finalità educative tra le scuole della rete attraverso la definizione di uno sviluppo verticale delle competenze in rapporto allo sviluppo di uno specifico profilo di base ‘in uscita’ condiviso.
– Il miglioramento del processo di orientamento degli studenti all’interno della scuola secondaria di primo grado e dell’eventuale ri-orientamento all’interno del primo biennio della scuola secondaria di secondo grado. La trattazione del tema dell’orientamento ha cercato anche connessioni virtuose con l’avvio della riflessione sull’alternanza scuola – lavoro, messa in atto da alcuni istituti secondari di secondo grado.
– Il miglioramento del processo di accompagnamento degli studenti all’interno del loro percorso di istruzione secondaria secondo una logica di continuità educativa.
Il gruppo di lavoro ha quindi operato sui seguenti obiettivi operativi:
– Accrescere la condivisione culturale in ordine all’orientamento, all’accompagnamento educativo, alla promozione verticale di un quadro comune di competenze.
– Condividere le prassi già esistenti in ordine all’orientamento e all’accompagnamento educativo.
– Delineare tra le scuole della rete un profilo base comune di competenze da sviluppare negli alunni.
– Condividere possibili strumenti comuni di progettazione didattica e valutazione formativa nell’orizzonte della didattica per competenze.
– Delineare un quadro di suggerimenti e di pratiche da porre come base per tutte le scuole della rete.
Il percorso ha visto due ordini di protagonisti:
– un gruppo di lavoro, a cui hanno aderito docenti rappresentanti di tutti gli istituti appartenenti alla rete, che ha avuto il compito di affrontare, attraverso la guida di un formatore-facilitatore, i contenuti e di raggiungere gli obiettivi sopra descritti;
– altri docenti delle scuole coinvolte e altri soggetti del territorio (Istituzioni locali, Enti di formazione, Imprese economiche, Associazioni...) direttamente interessati ai temi trattati dal progetto grazie a momenti seminariali.
La modalità di sviluppo del percorso ha seguito tre linee di azione:
– La riflessione comune su quanto già realizzato dalle scuole appartenenti alla rete.
– La scelta condivisa dei passi da compiere alla luce di un confronto sulle priorità.
– La co-costruzione di linee comuni di azione.
Il percorso che è stato realizzato nel periodo ottobre 2017- maggio 2018 e organizzato in sette incontri, ha previsto:
– Un seminario di apertura destinato al gruppo di lavoro (e ad altri soggetti individuati dalla rete) finalizzato a riflettere su quanto emerso dalla messa in comune dei PdM delle singole scuole.
– Due seminari di approfondimento, destinati al gruppo di lavoro e ad altri soggetti individuati dalla rete finalizzati a condividere con il territorio una lettura pedagogica del tema dell’orientamento e della continuità e i risultati del percorso.
– Cinque incontri del gruppo di lavoro tesi a perseguire gli obiettivi sopra indicati anche attraverso la produzione di materiale di lavoro fruibile dalle scuole e la delineazione di linee pedagogiche di rete.
Il percorso è stato curato dal prof. Pierpaolo Triani, in qualità di Coordinatore scientifico del progetto, di supervisore e di formatore – facilitatore e dalla dott.ssa Stefania Mazza, in qualità di formatrice – facilitatrice.
2. Il glossario
Una parte importante del lavoro è stata quella dedicata alla condivisione di un linguaggio comune dell’orientamento che ha portato alla costruzione di un GLOSSARIO. Esso può rappresentare lo strumento di riferimento per il dialogo interno alla scuola e con i soggetti fuori dalla scuola. Costruire il glossario ha consentito anche un confronto con le fonti normative europee, nazionali, regionali sul tema. Il glossario è e deve restare uno strumento flessibile sia in termini di aggiornamento sia in termini di integrazione con nuove parole. Costruire un significato condiviso, però, richiede che tutti i soggetti coinvolti possiedano chiarezza etimologica delle parole che si usano.
Il glossario non intende tanto essere una raccolta esaustiva della terminologia utilizzata dagli specialisti, quanto una selezione dei termini chiave di primaria importanza per comprendere i riferimenti culturali dei processi orientativi possibili nella scuola. L’auspicio è che questo strumento faciliti la comunicazione tra Dirigente, insegnanti, alunni, famiglie e comunità. Le fonti utilizzate sono state le seguenti:
– La Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente 18 dicembre 2006 e La Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente 22 maggio 2018.
– Decreto Ministeriale n. 139 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione 22/08/2007.
– “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” decreto n. 254, 16 novembre 2012.
– il RAV – RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO, delle scuole facenti parte dle gruppo.
– Glossario CEDEFOP (http://www.cedefop.europa.eu/it).
Abilità
Capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
Autovalutazione
È un processo di affioramento progressivo, continuo e ricorsivo, di una nuova consapevolezza relativa alle conoscenze e alle competenze di chi apprende, attraverso l’attivazione della competenza del pensiero critico. Tale processo può essere guidato attraverso la predisposizione e la condivisione, da parte di studenti e docenti, all’interno di un contratto formativo, di set di standard, aspettative, regole e criteri per valutare lavori, processi e prodotti.
Apprendimento
Processo grazie al quale un individuo assimila informazioni, idee e valori e quindi acquisisce conoscenze, know-how, abilità e/o competenze. L’apprendimento avviene attraverso la riflessione personale, la ricostruzione e l’interazione sociale. L’apprendimento può avere luogo in contesti formali, non formali o informali.
Apprendimento permanente
Qualsiasi attività intrapresa dalla persona in modo formale, non formale e informale, nelle varie fasi della vita, al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze, in una prospettiva di crescita personale, critica, sociale e occupazionale.
Apprendimento formale
Apprendimento che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università e formazione e nelle università e istruzioni di alta formazione artistica, musicale coreutica, e che si conclude con il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, conseguiti anche in apprendistato, o di una certificazione riconosciuta, nel rispetto della legislazione vigente in materia di ordinamenti scolastici e universitari.
Apprendimento non formale
Apprendimento caratterizzato da una scelta intenzionale della persona che si realizza al di fuori dei sistemi indicati per l’apprendimento formale, in ogni organismo che persegua scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle imprese.
Apprendimento informale
Apprendimento che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello svolgimento, da parte di ogni persona di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell’ambito del contesto di lavoro, familiare e del t...