Caro collega
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Lettere a compositori, direttori d'orchestra, intendenti teatrali

  1. 470 pagine
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Lettere a compositori, direttori d'orchestra, intendenti teatrali

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Prezioso epistolario a una voce, Caro collega custodisce le lettere che Gustav Mahler inviò, tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, a personalità come Bruckner, Dvo?ák, Strauss, Busoni, Schönberg, Walter, Bülow e Cosima Wagner. Sono lettere intense, che costantemente fondono vita e arte, preoccupazioni professionali e riflessioni estetiche, e che hanno il dono prodigioso di far rivivere al lettore la storia di uno dei musicisti che più hanno segnato la contemporaneità e di proiettarlo nell'articolata vita musicale della colta élite mitteleuropea di fine Ottocento.In questa corrispondenza, che si estende dagli anni dell'apprendistato fino al grande successo americano della Metropolitan Opera House, si sente vibrare la voce di Mahler: velata di timidezza ma pregna del più sincero entusiasmo nei primi anni di carriera, quando ventenne si presenta al mondo della musica, si fa di lettera in lettera sempre più sicura nel gestire i continui problemi e imprevisti che un affermato direttore d'orchestra deve affrontare: dalla scelta dei cantanti ai rapporti con i colleghi, dalla richiesta di consigli e informazioni alle relazioni con istituzioni, giornalisti e mecenati. Accompagnate da un rigoroso apparato critico che restituisce il substrato di uno dei periodi più fecondi della storia della musica, queste lettere avvincono per la forza con cui da ogni riga traspaiono, inconfondibili, il garbo dell'intellettuale, la passione del direttore d'orchestra, l'intraprendenza del direttore di teatro e soprattutto la grandezza poliedrica del compositore, che nemmeno di fronte alle pur pressanti esigenze economiche impostegli dal suo ruolo viene meno alla fedeltà all'arte e al genio dell'ispirazione che sempre lo contraddistinse.

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Informazioni

Anno
2017
ISBN
9788865765593

1880-1896

Lettere 1-87

Gli anni di apprendistato

Bad Hall-Laibach-Olmütz-Kassel, 1880-1885
Stando ai documenti di cui si è attualmente a conoscenza, la corrispondenza professionale di Gustav Mahler comincia nel 1880. Dopo aver concluso gli studi presso il conservatorio della Gesellschaft der Musikfreunde a Vienna nel luglio 1878, Mahler aveva trascorso in città i due anni successivi, iscrivendosi all’università e sbarcando faticosamente il lunario come insegnante di pianoforte. A questo periodo risale la sua prima composizione importante, l’opera «per coro e orchestra» Das klagende Lied (Il canto del lamento e dell’accusa), una sorta di «Cantata» basata su motivi tratti dall’antologia Neues deutsches Märchenbuch di Ludwig Bechstein e dalla fiaba L’osso che canta dei fratelli Grimm (Kinder- und Hausmärchen).
Il 12 maggio 1880, poco prima di concludere l’opera, Mahler, incalzato dal suo vecchio insegnante di pianoforte, Julius Epstein, e dietro raccomandazione dell’editore musicale Theodor Rättig, stipulò mediante una lettera di garanzia [General-Revers] un contratto quinquennale con l’agente teatrale viennese Gustav Lewy, che faceva di quest’ultimo «il referente esclusivo per tutti i miei impegni teatrali»; Lewy gli procurò quindi un impiego come Kapellmeister nel Kurtheater di Bad Hall, costruito nel 1870. Così facendo, Mahler aveva imboccato per il resto dei suoi giorni la strada «di un’infernale vita di teatro» e posto le fondamenta per «la vilissima carriera operistica», come avrebbe confessato in seguito all’amica di gioventù Natalie Bauer-Lechner. Al tempo stesso, egli si era anche impadronito del mestiere del direttore d’orchestra, per il quale non aveva una formazione specifica, pur padroneggiandone alla perfezione i segreti, e grazie al quale avrebbe ottenuto il massimo riconoscimento artistico e una fama straordinaria.
Il «teatro estivo» di Bad Hall, una località termale dell’Alta Austria in riva al fiume Traun, molto frequentata per via della sua sorgente di acque saline iodate, era ospitato in un’arena di legno, che offriva a malapena duecento posti. La luce elettrica non c’era ancora, dunque si andava in scena soltanto al pomeriggio ed esclusivamente nei mesi estivi; la stagione durava in genere dal primo luglio al compleanno dell’imperatore, il 18 agosto, ma poteva anche essere prolungata fino alla fine di settembre; la «Mahler-Saison», nel 1880, cominciò fin dal primo giugno. Sotto la direzione di Carl Ludwig Zwerenz, che era anche attore, il Kurtheater di Bad Hall, con una compagnia di quindici interpreti e un massimo di sedici musicisti, portava in scena soprattutto operette e farse. Nei due mesi e mezzo dell’estate del 1880 Gustav Mahler, ventenne, diresse l’intero «repertorio» di Bad Hall, da Tritsch-Tratsch (Chiacchiericcio), la farsa con brani musicali cantati di Johann Nestroy, all’«operetta comica» di Johann Brandl Des Löwen Erwachen (Risveglio del leone), all’operetta di Jacques Offenbach Le Mariage aux lanternes.
Nonostante il modesto livello artistico degli incarichi assegnatigli, Mahler dovette apprezzare l’attività, nuova per lui, di direttore di un’orchestra teatrale, al punto che dopo appena tre settimane dal conferimento dell’incarico chiese al suo agente di procurargli un altro posto, migliore, e offrì a Lewy una somma esorbitante per le sue possibilità (pari a circa due mesi di ingaggio a Bad Hall) in caso di successo. Come sappiamo dalla biografia del musicista, questo desiderio professionale non si avverò subito; dopo l’estate del 1880 Mahler rientrò a Vienna e lì terminò Das klagende Lied.
1
A Gustav Lewy
Hall, 21 giugno 1880
Egregio signore!
Le chiedo di procurarmi al più presto un ingaggio come Kapellmeister per la prossima stagione invernale, poiché nonostante le insistenze del Direttore Zwerenz, a causa della mia famiglia non posso accettare un incarico a Iglau, mia città natale. – Partendo dal presupposto che Le siano note le mie capacità, e che io ora – dopo essermene persuaso – mi sento pronto ad assolvere questo compito in qualsiasi teatro, mi permetto di offrirLe un compenso aggiuntivo di 50 fiorini affinché concluda un buon ingaggio (come Kapellmeister di un teatro d’opera o eventualmente come secondo Kapellmeister in un grande teatro – preferibilmente in Germania). La prego cortesemente di rispondermi al più presto e Le porgo
distinti saluti
Gustav Mahler
La prego di inviare le sue pregiate lettere a:
Gustav Mahler
presso
la chiesa parrocchiale
di Bad Hall
in Alta Austria
FONTE: autografo, Bayerische Staatsbibliothek München (in seguito: BSB), de La Grange Sammlung, Ana 600.A, Lewy, Gustav. – Edizione: Knud Martner, Mahler im Opernhaus, in Neue Mahleriana. Festschrift für Henry-Louis de La Grange, a cura di Günther Weiß, Bern 1997 (estratto). – Datazione: originale. – nonostante le insistenze del Direttore Zwerenz: Carl Ludwig Zwerenz (1850-1925) era stato chiamato a dirigere lo Stadttheater di Iglau per la stagione invernale 1880-1881 e aveva proposto a Mahler di seguirlo in qualità di Kapellmeister, ma Mahler rifiutò. Zwerenz ingaggiò dunque Hugo Schenk. In seguito Mahler e Schenk furono assunti insieme a Olmütz. – a causa della mia famiglia: il vero motivo del rifiuto di un ingaggio nel teatro della sua città natale potrebbe essere stato l’amore non corrisposto di Mahler per Josephine Poisl, che viveva a Iglau.
Per il resto dell’anno 1880 e per l’intero 1881 non risultano lettere di Gustav Mahler legate ai suoi progetti professionali. Da altre fonti – le numerose lettere agli amici, la corrispondenza con la famiglia, alquanto scarna in questo periodo, e le notizie sui giornali – sappiamo che Mahler, dopo aver ultimato la partitura di Das klagende Lied all’inizio di novembre del 1880, rimase ancora sei mesi a Vienna senza un’occupazione stabile; non fece visita alla famiglia neanche a Natale e Capodanno. Grazie a Lewy ottenne infine un impiego presso il Landschaftliches Theater di Laibach (Lubiana), che contava allora appena 30000 abitanti ed era la capitale del ducato di Carniola, una delle province della monarchia austro-ungarica. Il contratto era stato probabilmente siglato ad aprile, perché già ai primi di maggio, sulla Laibacher Zeitung, il nome di Mahler figurava fra gli artisti ingaggiati per la stagione 1881-1882, che iniziò tuttavia solo alla fine di settembre. Il 3 ottobre Gustav Mahler diresse la prima rappresentazione operistica della sua vita, il Trovatore di Verdi.
Mahler si trattenne a Laibach per una sola stagione; poi il direttore del teatro, Alexander Mondheim-Schreiner, assunse un direttore d’orchestra di nome Andreae per la metà del compenso di Mahler. Il successore di Andreae come Kapellmeister del teatro di Laibach fu, sempre per una sola stagione (1883-1884), il compagno di studi di Mahler Rudolf Krzyzanowski, che in seguito avrebbe lavorato con Mahler allo Stadttheater di Amburgo.
Certo, Laibach era una piccola città di provincia dell’immensa monarchia austro-ungarica, ma assai vivace per quanto riguarda la vita musicale, animata – oltre che dalla presenza dello Stadttheater – da una operosa «Philarmonische Gesellschaft» sotto la guida del ceco Anton Nedvěd. Nonostante il teatro di Laibach avesse circa mille posti a sedere, l’orchestra era composta di soli diciotto musicisti, che al bisogno potevano essere incrementati grazie ai rinforzi di una banda militare di stanza in città. Il coro contava sette voci maschili e sette femminili. L’ensemble operistico e da operetta permetteva di coprire tutti i generi principali; per alcuni ruoli venivano chiamati ospiti illustri. Sebbene si siano conservate poche locandine teatrali dell’epoca di Mahler e la stampa locale non citasse in tutte le recensioni il nome del direttore d’orchestra, sappiamo per certo che oltre a numerose operette come Boccaccio, Die Fledermaus (Il pipistrello), La Vie parisienne, La Belle Hélène, Mahler ha diretto anche alcuni importanti titoli del repertorio operistico: l’Ernani di Verdi, Il barbiere di Siviglia di Rossini, la Lucrezia Borgia di Donizetti, Martha di Flotow, Der Freischütz (Il franco cacciatore) di Weber e soprattutto Il flauto magico di Mozart, con cui riscosse già allora un particolare successo. Ciò nonostante Mahler lasciò la città alla fine di marzo del 1882, dopo lo spettacolo di beneficienza per il quale aveva scelto l’opera di Flotow Alessandro Stradella, facendo – al termi...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Sommario
  3. Introduzione
  4. Sull’edizione delle lettere
  5. Abbreviazioni
  6. 1880-1896. Lettere 1-87
  7. 1897-1907. Lettere 88-203
  8. 1908-1911. Lettere 204-237
  9. Postfazione
  10. Repertorio dei destinatari