Ti presento il libro. Metadati per gli eBook

Roberto Inversa

• Editore: Ledizioni
• Anno: 2013
• ISBN:
  9788867050697
• Argomento: Scienze sociali
• Categoria: Scienze della comunicazione

Il volume discute l'importanza dei metadati per il mercato dell'editoria digitale come veicolo commerciale per rinforzare il valore percepito degli eBook e, quindi, per aumentarne le vendite. I metadati possano conferire ai libri elettronici quel valore aggiunto che può rendere possibile l'esplosione, anche in Europa, del mercato eBook, in maniera simile al mercato musicale, dove iTunes, grazie ai metadati che corredano ogni download, offre una libreria sempre ordinata e la ricerca di un brano sempre azzeccata.

Ti presento il mio libro

Durante l’ultimo anno e mezzo, in varie occasioni è stata discussa l’importanza dei metadati per il mercato dell’editoria digitale come veicolo commerciale per rinforzare il valore percepito degli eBook e, quindi, per aumentarne le vendite. Effettivamente, tutto fa ben sperare che i metadati possano conferire ai libri elettronici quel valore aggiunto che farebbe finalmente gonfiare il mercato anche in Europa, specie se si pensa al successo, in ambito musicale, di iTunes, dato anche dai metadati che corredano ogni download e che rendono ogni libreria sempre ordinata e la ricerca di un brano sempre azzeccata.

Nonostante questo, ancora oggi molti eBook pubblicati in Italia non sfruttano appieno questa possibilità, fornendo soltanto - e a malapena, mi verrebbe da dire - titolo e autore, casa editrice e ISBN. Vale a dire, soltanto la punta dell’iceberg dei metadati disponibili. Il formato ePub - lo standard - infatti, supporta un gran numero di voci per descrivere l’identità di un libro. Certo, il sistema non è perfetto, e col passaggio a ePub 3 è forse divenuto un po’ più macchinoso e complesso - e quindi potenzialmente ancor meno popolare tra gli editori. A ogni modo, rimane possibile aggiungere informazioni su tutti coloro che hanno lavorato alla redazione del libro, compresi gli eventuali attori di una produzione multimediale (fotografi, video-maker, fonici, e via dicendo..).

Non è questo il luogo per approfondire il lato tecnologico, però. Il paper che segue infatti intende approfondire sì quest’argomento, ma da un punto di vista più teorico. Il perché è presto detto: per comprendere appieno l'importanza, sia da un punto di vista commerciale che più eminentemente archivistico-biblioteconomico, dei metadati per gli eBook, abbiamo bisogno di inquadrare il problema della quantità - e qualità - di informazione oggi a disposizione e del ruolo che gli editori possono ricoprire nel mondo digitale, anzi della necessità che gli editori comincino seriamente a ricoprire quel ruolo.

Quanta roba c'è da leggere

Come a suo tempo la stampa, la Rete sta allargando il bacino di lettori facendo crescere a dismisura la quantità di informazione a loro disposizione. Con la crescita di informazione disponibile cala, ovviamente, l’attenzione che vi si può spendere. Il problema dell'attenzione si lega a doppio filo con quello dell'esternalizzazione del sapere, un processo (de Kerckhove 2010) che porta a dover discutere grandi problematiche legate alla gestione e al controllo di questo sapere, alla sua rappresentazione e al suo riconoscimento. Cerchiamo di capire meglio queste connessioni.

Normalmente la Rete viene considerata come un unico medium inclusivo, ma facendo riferimento a questa come a un ecosistema sì inclusivo, ma in cui gli altri media tradizionali si riversano iniziando a coabitare lo stesso ambiente, possiamo dare un'interpretazione di Internet come di un nuovo ambiente sociale con particolari regole, anche economiche. La complessità di cui il Web rappresenta la "summa" agisce esattamente nello spostamento delle regole sociali in un nuovo ecosistema che racchiude campi una volta divisi, o almeno relativamente indipendenti uno dall'altro: trovare tutto, su Internet, significa esattamente poter avere ogni lato della propria vita (studio, lavoro, amicizie) a portata di mano in ogni momento, sempre presente e sempre in cerca della nostra attenzione.

Nel suo paper intitolato Ecologia dell'attenzione, De Biase analizza concettualmente il portato economico di una tale trasformazione nel sistema dei media: innanzitutto, l'informazione diviene elemento centrale in un sistema economico non più fondato sui mezzi di produzione o sui beni materiali bensì sulla conoscenza. L'economia della conoscenza sembra essere, infatti, il punto d'arrivo dell'evoluzione cui si assiste durante questa che è stata definita èra post-industriale. Tralascio molti degli interessanti spunti che il giornalista del "Sole" offre, sottolineando soltanto l'importanza che assume l'attenzione: è chiaro come «in questo contesto instabile», questa non sia «più un bene che si conquista e si rivende, ma il complesso risultato di una strategia culturale». ...

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