Che fare, quando fare, se fare
Un'indagine sui processi reconditi dell'atto volontario
- 144 pagine
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Che fare, quando fare, se fare
Un'indagine sui processi reconditi dell'atto volontario
Informazioni sul libro
Ha ancora senso, oggi, il dibattito classico sul libero arbitrio, frutto più di preoccupazioni teologiche che non di dilemmi morali?
Perché i filosofi, e sovente persino gli scienziati, considerano il cervello un rozzo substrato materiale, che senza l'apporto dell'homunculus non sembra rivestire alcun ruolo ai fini della scelta e della libera decisione? È ancora possibile sostenere la tesi della consapevolezza dell'agire volontario, se esistono prove di processi determinanti inconsci in aree corticali?
"Coscienza" e "volontà" sono stati tra di loro inscindibili?
Sono alcuni dei quesiti al centro di questo studio, che si propone di offrire un contributo al dibattito attuale su intenzioni, decisioni e azioni, facendo emergere il ruolo dei meccanismi corticali coinvolti nell'atto volontario e consapevole, con particolare riferimento ai risultati delle recenti ricerche neuroscientifiche, che hanno rivitalizzato la discussione sul tema avviata negli anni Ottanta dagli esperimenti pionieristici di Benjamin Libet.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- PREFAZIONE
- RINGRAZIAMENTI
- INTRODUZIONE
- 1. ANTEFATTO
- 2. UN PRIMO ROUND TRA FILOSOFI E SCIENZIATI
- 3. LA DECODIFICA DELLE INTENZIONI
- 4. ANCOR “OLTRE” LA SMA
- 5. INTERMEZZO FILOSOFICO
- 6. ATTENZIONE, VOLIZIONE E INCONSCIO
- 7. LE REAZIONI DEI NEUROFISIOLOGI
- 8. DAGLI ATTI MOTORI AL PENSIERO ASTRATTO
- 9. “ALTRE” EVIDENZE
- 10. STORIA E CONTESTO
- EPILOGO
- BIBLIOGRAFIA