Il Ventre di Milano
eBook - ePub

Il Ventre di Milano

Fisiologia della capitale morale

  1. 461 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Il Ventre di Milano

Fisiologia della capitale morale

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

Nel 1881 Milano ospita per la prima volta nella sua storia l'Esposizione universale. Quell'evento è l'occasione per raccontare cosa sia diventata la città negli ultimi decenni, e come abbia raggiunto ormai una fisionomia sempre più simile a quella delle grandi metropoli europee. Insieme alle rappresentazioni più ottimistiche, incentrate sulla produttività meneghenina, emerge progressivamente anche la Milano notturna, crepuscolare, animata da criminali, prostitute, reietti, disperati.Questi due ingredienti si uniscono nel Ventre di Milano, reportage giornalistico di una congregazione di letterati scapigliati guidati da Cletto Arrighi: senza farsi condurre da intenti polemici e ideologici, il "capo-cuoco" e i suoi sodali vogliono attenersi solo ai fatti, per raccontare vizi e virtù di Milano in tutti gli strati sociali e in tutti i luoghi: nelle feste, nelle fabbriche, nei locali, nei rioni popolari, nel contado e in centro. Ci riusciranno, o le reazioni provocate dallo spettacolo della lotta per la vita da un lato e per il godimento dall'altro finiranno per avere la meglio?

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Il Ventre di Milano di Arrighi Cletto in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a History e 20th Century History. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Ledizioni
Anno
2016
ISBN
9788867055623
Argomento
History
IL VENTRE DI MILANO
FISIOLOGIA DELLA CAPITALE MORALE
Volume secondo


Milano che soffre
i.
La carità cittadina
La più grande, la più splendida fra le glorie di Milano!
L’amore del proprio simile, il ribrezzo al pensiero ch’esso soffra per infermità o patisca di fame, di freddo, di miseria è innato nel cuore degli uomini. Per gioire delle altrui sofferenze è mestieri nell’individuo una ferocia in­nata, o un guasto del cuore prodotto da passioni, da spi­rito di vendetta, da lunghe ingiustizie sofferte. Nerone, Galeazzo Visconti, Ezelino da Romano, Torquemada sono eccezioni atroci e nefande nel genere umano. E i loro nomi risuonano nella coscienza pubblica infamissimi.
Quando l’amore dell’umanità, non poteva essere che un sentimento individuale, perché la ragione di Stato, il diritto della forza, i capricci dei tiranni erano in voga, sorsero i santi della beneficenza modesta e segreta: il prete di Paola, il monaco d’Assisi, san Carlo Borromeo.
Ma non appena la pietà per le miserie potè affermarsi nella grande maggioranza dei cittadini, da puro sentimento essa si voltò in idea e diventò filantropia. Da ciò tutti i miglioramenti alle prigioni, agli spedali, e i soccorsi all’in­fanzia, ai derelitti, ai pericolanti, alla vecchiaia, ai privi di doni di natura e cosi via. E nello stesso tempo guerra alla tortura, airinquisizione, ai servizii di corpo, alle ba­stonate. E gli uomini stretti in società fecero gara nel mo­strarsi pietosi.
Milano — lo ripetiamo — come in parecchie altre cose — va superba di non essere seconda a nessuna in questi provvedimenti del cuore, della ragione e dell’interesse sociale. La beneficenza fu sempre sua gloria nel passato e lo è sempre più tuttora. Nessuna altra città del mondo — lo diciamo con cognizione di causa — a pari condi­zioni di anime e di ricchezza, ha come Milano un numero tanto cospicuo di istituzioni benefiche.
Non ci è concesso parlare di tutte per non uscire dai limiti impostici dal titolo istesso del nostro libro. Esse del resto sono note a tutti e basterebbe aprire solamente la Guida Savallo per averne i titoli, gli scopi, i direttori.
Ma non potremmo esimerci dal presentare quegli isti­tuti, che hanno più diretta relazione colla necessità del ventre, col diritto di non morire di fame.
*
Per primo ci si presenta il Baliatico.
Il neonato incontra spesso una grande difficoltà ad essere nutrito fin dalle prime ore, fin dai primi vagiti ch’egli emette venendo alla luce.
Nel carnevale 1870 — scrive il Vitali — i cittadini af­follati ai balconi delle case per vedere il passaggio delle mascherate e il getto dei coriandoli, si chiedevano gli uni agli altri con ilare sorpresa che mai fosse un carro che s’avanzava lento lento fra le fila degli altri carri, portando una scala inalzata obliquamente nel vuoto come la scala Porta. Sulla scala vedevasi appoggiato un uomo mascherato con una lunga pertica — terminata da una borsa — che colui andava volgendo ora a destra ora a sinistra avvicinandola ai balconi e ritirandola dopoché delle mani gentili e generose vi avevano deposto un dono.
Era il carro del Baliatico. Il fondo depositato presso la locale Congregazione di carità doveva dare i mezzi coi quali soccorrere le madri povere nell’allattare i propri bambini.
Allo stesso scopo si fece poi una lotteria nell’Arena. Fra l’uno e l’altro introito si raggiunse la somma di dieci mila lire.
Un comitato di ottanta persone, sotto il patrocinio della principessa Margherita di Savoia, diede l’anno dopo un potente sviluppo a questa insigne opera pia, che non si accontentava di avere già in Milano un ospizio provin­ciale per gli esposti e per le partorienti, sotto la dire­zione del compianto dottor Romolo Griffini.
Oggi il Baliatico, mercè il buon cuore di parecchie dame e di generosi benefattori, è riuscito in pochi anni ad avere una rendita patrimoniale che passa le ottantamila lire.
V’hanno dei casi in cui l’allattamento mercenario è una dura necessità, ma il procurarlo alla madre che non può allattare è atto di vera carità verso questa, che, sia perché debole sia perché costretta al lavoro, si trova nell’impossibilità di allevare il suo bambino; carità verso il figlio che male alimentato, porterebbe un contingente al rachitismo già abbastanza abbondante in Lombardia, e che — diciamo il vero — dopo la morte del dottor Pini, ha lo stabilimento che stenta un poco la vita.
È infatti strano che i Milanesi si ricordino a stento che c’è l’istituto dei rachitici che aspetta da loro il soccorso di cui essi sono cosi larghi all’ospedale e ad istituti già abbastanza ricchi.
I rachitici — ci diceva il dottor Panzeri — sono fra tutte le istituzioni benefiche la meno contemplata. Possano queste parole dare una spinta a chi pensa che il risanare un uomo, perché egli possa essere uomo, è un dotare la patria d’un difensore, forse di un letterato insigne o d’un deputato valente.
*
Dai neonati in pericolo di mancare di balia, agli orfani, ai derelitti, agli abbandonati è breve il passo. Ai poveri fanciulli abbandonati che non possono fruire di nes­sun’altra istituzione di beneficenza serve il ricovero di via Filangeri — poco distante dal Cellulare — diretto da quel bravo uomo del signor Alessandro Bandiera. — Dai bambini poi ai vecchi che non hanno più possibilità di lavorare non c’è che la distanza dell’età. L’anima be­nefica del ricovero dei derelitti è l’avv. Giulini, — dell’orfa­notrofio dovrebbe esserlo il comm. senatore Carlo Prinetti.
La carità cittadina ai poveri vecchi soccorre in parecchi modi, sotto vari pretesti, con diversi titoli.
C’è primo il Luogo Pio Trivulzio di cui un altro col­laboratore più spigliato di me, ve ne parlò nel primo volume.
C’è la vecchia Pia Casa di Industria a San Vincenzo.
Il Ricovero di Mendicità a San Marco e alla vecchia Senavra, diretto dal rag. Royer.
La Casa di ricovero ecclesiastica sotto il patronato dell’Arcivescovo.
Il Pio Istituto filarmonico e il teatrale fra i protettori dei quali si trovano i nomi dei nostri ricchi seihpre pronti a sciogliere la borsa pei poveri; come il duca Visconti, il sindaco attuale, il con...

Indice dei contenuti

  1. CoverImage
  2. Indice
  3. Nota Bibliografica
  4. Volume PRIMO
  5. Volume SECONDO