Filosofia della scienza
eBook - ePub

Filosofia della scienza

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Filosofia della scienza

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

Quali caratteristiche distinguono l'indagine scientifica da altri tipi di indagine? Quali procedure dovrebbero seguire gli scienziati quando indagano la natura? Quali condizioni devono essere soddisfatte perché una spiegazione scientifica possa essere ritenuta corretta? Qual è lo status cognitivo delle leggi e dei princìpi scientifici?Filosofia della scienza, tradotto in dodici lingue e ora proposto dal Saggiatore in una nuova edizione aggiornata, presenta al lettore non specialista, con rigore metodologico e chiarezza espositiva, le tappe principali attraverso cui si è snodata nei secoli la storia di questa disciplina. Il percorso comincia con Aristotele, che codificò il sillogismo ed elaborò il metodo induttivo-deduttivo, e prosegue con l'orientamento dei pitagorici, assertori dell'armonia matematica in natura, e con l'atomismo democriteo, per approdare al Medioevo e al rasoio di Ockham. Da lì apre alla scienza moderna – dominata dalla rivoluzione copernicana e dalle leggi di Keplero – e alle teorie fondanti come il Cogito cartesiano, lo scetticismo e l'empirismo di Hume, fino alla falsificabilità di Popper, alla morte dell'ortodossia secondo l'anarchico Feyerabend, al dibattitocontemporaneo sul realismo scientifico.Filosofia della scienza è il prontuario essenziale per chiunque voglia conoscere tutte le domande ele risposte dei più importanti filosofi e scienziati che negli ultimi tre millenni si sono pronunciati per la comprensione dell'universo.

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Filosofia della scienza di John Losee in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Filosofia e Storia e teoria della filosofia. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Anno
2016
ISBN
9788865765098

1. La filosofia della scienza di Aristotele

ARISTOTELE (384-322 a.C.) nacque a Stagira, nella Grecia settentrionale. Suo padre era medico alla corte del re di Macedonia. All’età di diciassette anni Aristotele si recò ad Atene, per studiare all’Accademia di Platone, dove rimase per vent’anni. Alla morte di Platone, nel 347 a.C., e in seguito all’elezione a capo dell’Accademia di Speusippo, i cui interessi erano rivolti alla matematica, Aristotele scelse di proseguire i suoi studi biologici e filosofici in Asia Minore. Nel 342 fece ritorno in Macedonia in qualità di tutore di Alessandro Magno, rapporto che durò due o tre anni. Nel 335 Aristotele ritornò ad Atene, fondandovi la Scuola peripatetica nel Liceo. Nel corso delle lezioni al Liceo lo Stagirita si occupò di logica, epistemologia, fisica, biologia, etica, politica ed estetica. Le opere che risalgono a questo periodo e che ci sono giunte sembrano essere più la compilazione di appunti per le sue lezioni che saggi elaborati per la pubblicazione. Gli argomenti trattati spaziano dalla riflessione sugli attributi predicabili dell’“essere in quanto essere” alle presentazioni dei dati della storia naturale e alle costituzioni delle città-stato elleniche. I Secondi analitici costituiscono il principale trattato aristotelico sulla filosofia della scienza. Inoltre, anche nella Fisica e nella Metafisica vengono affrontati alcuni aspetti del metodo scientifico. Aristotele lasciò Atene dopo la morte di Alessandro, nel 323 a.C., per evitare che Atene «peccasse due volte contro la filosofia». Morì l’anno seguente. Fu il primo filosofo della scienza, e creò questa disciplina analizzando alcuni problemi che sorgono in relazione al metodo scientifico.

Il metodo induttivo-deduttivo di Aristotele

Aristotele concepiva l’indagine scientifica come una progressione dalle osservazioni a princìpi generali, e poi di nuovo un ritorno alle osservazioni. Asseriva che gli scienziati dovessero indurre i princìpi esplicativi a partire dai fenomeni che dovevano essere spiegati, e poi dedurre da premesse comprendenti questi princìpi asserzioni riguardo ai fenomeni. Il metodo induttivo-deduttivo può essere rappresentato nei seguenti termini:
img01
Aristotele riteneva che l’indagine scientifica prenda avvio dalla consapevolezza del verificarsi di certi eventi o della coesistenza di certe proprietà. Si è data una spiegazione scientifica solo quando le asserzioni riguardanti questi eventi o proprietà sono state dedotte da princìpi esplicativi. La spiegazione scientifica è una transizione dalla conoscenza di un fatto (punto 1 del diagramma) alla conoscenza delle ragioni di quel fatto (punto 3).
Per esempio, uno scienziato potrebbe applicare il metodo induttivo-­deduttivo all’eclissi lunare nel modo seguente: parte dall’osservazione del progressivo oscuramento della superficie lunare, quindi induce da questa e altre osservazioni svariati princìpi generali: che la luce viaggia in linea retta, che i corpi opachi proiettano ombre e che una particolare configurazione di due corpi opachi nei pressi di un corpo luminoso pone uno di questi corpi opachi nell’ombra dell’altro. Da questi princìpi generali, e sulla base della condizione che la Terra e la Luna siano corpi opachi che, nel caso in esame, si trovano nel rapporto geometrico richiesto con il Sole luminoso, lo scienziato deduce un’asserzione sull’eclissi lunare. Ha dunque proceduto dalla conoscenza fattuale che la superficie della Luna si è oscurata a una comprensione del perché ciò è accaduto.

La fase induttiva

Secondo Aristotele, ogni cosa particolare è unione di materia e forma. La materia è ciò che fa del particolare un individuo unico, e la forma è ciò che fa del particolare un membro di una classe di cose simili. Specificare la forma di un particolare vuol dire specificare le proprietà che esso condivide con altri particolari. La forma di una particolare giraffa, per esempio, comprende la proprietà di avere uno stomaco con quattro cavità.
Aristotele affermava che le generalizzazioni riguardo alle forme vengono indotte dall’esperienza dei sensi. Esaminò due tipi di induzione, che hanno in comune la caratteristica di procedere da asserzioni particolari ad asserzioni generali.
Il primo tipo di induzione è quello per enumerazione semplice, in cui le asserzioni riguardo a oggetti o eventi individuali vengono assunte come base di una generalizzazione sulla specie di cui sono membri. Oppure, a un livello più elevato, le asserzioni riguardanti specie individuali vengono accolte come base per una generalizzazione riguardo a un genere.
tab02
In un ragionamento induttivo per enumerazione semplice, le premesse e la conclusione contengono gli stessi termini descrittivi. Un tipico ragionamento per enumerazione semplice ha la forma
a1 ha la proprietà P
a2 ha la proprietà P
a3 ha la proprietà P
img04
Tutti gli a hanno la proprietà P.*
Il secondo tipo di induzione è un’intuizione diretta di quei princìpi generali che vengono esemplificati nei fenomeni. L’induzione intuitiva è una questione di intuizione; si tratta della capacità di vedere ciò che è “essenziale” nei dati dell’esperienza a1. Un esempio fornito da Aristotele è il caso di uno scienziato che osserva in varie occasioni che il lato luminoso della Luna è rivolto verso il Sole e giunge quindi alla conclusione che la Luna brilla di luce solare riflessa.1 L’operazione di induzione intuitiva è analoga all’operazione della “visione” del tassonomista. Il tassonomista è uno scienziato che ha appreso a “vedere” gli attributi generici e le differentiae di un esemplare. Esiste un’accezione secondo la quale il tassonomista “vede più di” un osservatore non allenato posto di fronte allo stesso esemplare: il tassonomista sa cosa cercare. Questo tipo di capacità si acquista, se mai, solo dopo una lunga esperienza. È probabile che fosse questo il genere di “visione” che Aristotele aveva in mente quando scrisse dell’induzione intuitiva. Lo stesso Aristotele era un tassonomista di grande successo, che riuscì a classificare circa 540 specie biologiche.

La fase deduttiva

Nella seconda fase dell’indagine scientifica, le generalizzazioni ottenute induttivamente vengono utilizzate come premesse per la deduzione di asserzioni relative alle osservazioni iniziali. Aristotele pose un’importante restrizione riguardo ai generi di asserzioni che possono presentarsi come premesse e conclusioni di ragionamenti deduttivi nella scienza. Ammise soltanto quelle asserzioni che dichiarano che una classe è inclusa in una seconda classe, ovvero è esclusa da essa. Se per rappresentare le due classi vengono scelti “S” e “P”, le asserzioni ammesse dal filosofo greco sono:
Tipo
Asserzione
Relazione
A
Tutti gli S sono P
S totalmente incluso in P
E
Nessun S è P
S totalmente escluso da P
I
Alcuni S sono P
S parzialmente incluso in P
O
Alcuni S sono non P
S parzialmente escluso da P
Aristotele riteneva che il più importante fosse il tipo A, che alcune proprietà inerissero essenzialmente agli individui di certe classi, e che le asserzioni della forma “Tutti gli S sono P” riproducessero la struttura di queste relazioni. Forse per questo motivo Aristotele affermava che una spiegazione scientifica propriamente detta dovesse essere formulata nei termini di asserzioni di questo tipo. Più in particolare, citava il sillogismo in Barbara come il paradigma della dimostrazione scientifica. Questo sillogismo consiste di asserzioni di tipo A disposte nel modo seguente:
Tutti gli M sono P
Tutti gli S sono M
img06
Tutti gli S sono P
dove P, S e M sono i termini maggiore, minore e medio del sillogismo.
Aristotele dimostrò che questo tipo di sillogismo è valido. Se è vero che ogni S è incluso in M e ogni M è incluso in P, dovrà anche essere vero che ogni S è incluso in P. Questo risulta corretto indipendentemente dalle classi che vengono designate con “S”, “P” e “M”. Una delle grandi conquiste di Aristotele è stata di sostenere che la validità di un ragionamento è determinata unicamente dal rapporto tra le premesse e le conclusione.
Aristotele interpretò la fase deduttiva dell’indagine scientifica come l’interposizione di termini medi fra i termini che costituiscono il soggetto e il predicato dell’asserzione da dimostrare. Per esempio, l’asserzione “Tutti i pianeti sono corpi che brillano costantemente” può essere dedotta scegliendo come termine medio “corpi vicino alla Terra”. In forma sillogistica, la dimostrazione è:
Tutti i corpi vicini alla Terra sono corpi che brillano costantemente.
Tutti i pianeti sono corpi vicini alla Terra.
img07
Tutti i pianeti sono corpi che brillano costantemente.
Mediante l’applicazione della fase deduttiva della procedura scientifica, lo scienziato è passato dalla conoscenza di un fatto riguardante i pianeti a una comprensione del perché questo fatto sia così come è.2

I requisiti empirici della spiegazione scientifica

Aristotele riconosceva che un’asserzione che predica un attributo di un termine che designa una classe può essere dedotta da più di un insieme di premesse. Quando vengono scelti diversi termini medi, ne risultano ragionamenti diversi, alcuni dei quali sono più soddisfacenti di altri.
L’ultimo sillogismo che è stato formulato, per esempio, è più soddisfacente del seguente:
Tutte le stelle sono corpi che brillano costantemente.
Tutti i pianeti sono stelle.
img08
Tutti i pianeti sono corpi che brillano costantemente.
Entrambi i sillogismi hanno la stessa conclusione e la stessa forma logica, ma il secondo sillogismo ha premesse false. Aristotele sosteneva che le premesse di una spiegazione soddisfacente devono essere vere. Perciò escludeva dalla classe delle spiegazioni soddisfacenti quei sillogismi validi che hanno conclusioni vere ma premesse false.
Il requisito in base a cui le premesse devono essere vere è uno dei quattro requisiti extralogici che Aristotele imponeva per le premesse delle spiegazioni scientifiche. Gli altri tre requisiti sono che le premesse siano indimostrabili, meglio note della conclusione, e siano le cause dell’attribuzione fatta nella conclusione.3
Sebbene avesse sostenuto che le premesse di ogni spiegazione scientifica adeguata dovrebber...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Filosofia della scienza
  3. Prefazione
  4. Introduzione
  5. 1. La filosofia della scienza di Aristotele
  6. 2. L’orientamento pitagorico
  7. 3. L’ideale della sistematizzazione deduttiva
  8. 4. L’atomismo e il concetto del meccanismo sottostante
  9. 5. Affermazione e sviluppo del metodo aristotelico nel Medioevo
  10. 6. Il dibattito sul salvare i fenomeni
  11. 7. Il XVII secolo: attacco alla filosofia aristotelica
  12. 8. Il metodo assiomatico di Newton
  13. 9. Analisi delle implicazioni della nuova scienza per una teoria del metodo scientifico
  14. 10. L’induttivismo contro la concezione ipotetico-deduttiva della scienza
  15. 11. Positivismo matematico e convenzionalismo
  16. 12. La filosofia della scienza del ricostruzionismo logico
  17. 13. Attacco all’ortodossia
  18. 14. Teorie del progresso scientifico
  19. 15. Spiegazione, causalità e unificazione
  20. 16. Conferma e sostegno evidenziale
  21. 17. La giustificazione degli standard valutativi
  22. 18. Il dibattito sul realismo scientifico
  23. 19. Filosofie della scienza descrittive
  24. Note
  25. Bibliografia