Narcos del Norte
eBook - ePub

Narcos del Norte

  1. 304 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub

Narcos del Norte

Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

«Questo è ciò che succederà a chiunquenon capisca, il messaggio è destinato a tutti».
Ecco un minaccioso narcomanta, poche parolesu un lenzuolo insanguinato, in una storiadi giornalisti trucidati, cadaveri decapitati, horrorismo, scontri a fuoco e massacri: se tutto questo vi attira significa che la necropolitica funziona e in questo libro è spiegato perché.
Una narcostoria che apre il sipario sulla vicendadei quarantatre studenti desaparecidos diAyotzinapa e si snoda attraverso un secolodi proibizionismo armato in cui Stati Unitie Messico insieme hanno costruito la politicadella Guerra alle droghe, con lo scopo di controllare profitti del narcotraffico e popolazioni coinvolteal di qua e al di là del muro in costruzione.

To be continued…

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Narcos del Norte di Mike Wallace, Carmen Boullosa in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Scienze sociali e Criminologia. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Anno
2017
ISBN
9788878855274
Categoria
Criminologia

1. Dagli anni Dieci agli anni Trenta

La nostra storia ha inizio a nord del Río Bravo, zona di inesauribile richiesta – e al tempo stesso di messa al bando – di stupefacenti provenienti dal Messico. Negli Stati Uniti, l’utilizzo e la vendita delle droghe psicotrope – soprattutto oppio, marijuana e cocaina – nel xix e all’inizio del xx secolo erano legali e di conseguenza la loro diffusione diventò un cospicuo affare economico. Le aziende farmaceutiche addizionarono i derivati dell’oppio (morfina, laudano ed eroina) a diversi rimedi casalinghi per varie malattie poiché gli oppiacei erano tra i pochi antidolorifici efficaci disponibili. Lo stereotipo dell’oppiomane era donna, bianca, di mezza età e di classe media. Anche la cocaina fungeva da additivo a medicinali e prodotti a scopo ricreativo come sigarette o bibite: fino al 1903, per esempio, le foglie di coca vennero utilizzate come colorante per la Coca-Cola.
Progressivamente, negli anni Novanta dell’Ottocento e poi sempre con maggiore determinazione durante i primi vent’anni del Novecento, diverse figure di spicco si espressero criminalizzando l’uso di stupefacenti, un movimento simile a quello coevo che incrementò la produzione illegale di alcolici. Tra i proibizionisti spiccavano i medici consapevoli della facoltà di creare dipendenza presente in quegli additivi (in medicine che in quel momento potevano essere efficacemente sostituite dall’aspirina); cittadini scandalizzati che denunciavano l’utilizzo da parte delle aziende farmaceutiche di droghe per fidelizzare i clienti che consumavano i loro prodotti; e infine razzisti di varia origine, come i bianchi del Sud, che affermavano che la cocaina spingeva gli uomini di colore a stuprare le donne bianche e gli attivisti che accusavano i cinesi di somministrare l’oppio per sedurle. Non era tanto la paura delle droghe in sé a guidare la mano dei proibizionisti, quanto piuttosto la diffidenza nei confronti dei gruppi sociali che le utilizzavano.
Dapprima alcuni governi locali si spostarono su posizioni proibizioniste, poi, nel 1906, il Pure Food and Drug Act impose alle aziende farmaceutiche di indicare gli ingredienti che componevano i farmaci a base di stupefacenti, allarmando così molte casalinghe che involontariamente avevano somministrato oppiacei ai propri figli. Nel 1909 lo Smoking Opium Exclusion Act bloccò l’importazione della droga nelle forme utilizzate dalla maggior parte dei cinesi – limitando così molto il commercio dell’oppio – ma permettendo invece le sue versioni farmacologiche utilizzate dagli americani bianchi. L’iniziativa del 1909 fu suggerita, tra gli altri, dagli imprenditori statunitensi che desideravano sgominare la concorrenza europea (soprattutto inglese) nel redditizio mercato cinese, poiché si pensava, giustamente, che la messa al bando dell’oppio li avrebbe messi in buona luce agli occhi delle autorità cinesi che all’epoca stavano tentando di sradicare il diffuso utilizzo di una droga che, sin dal 1840, era appannaggio degli inglesi.
Tali divieti ebbero diverse conseguenze impreviste: la scarsità provocò un aumento dei prezzi che attirò l’attenzione dei trafficanti di droga e indusse i fumatori di oppio a passare ai suoi derivati più potenti e pericolosi come la morfina e l’eroina. I proibizionisti risposero aumentando le restrizioni, giungendo persino alla criminalizzazione a livello internazionale con la Convenzione dell’Aja del 1912 quando diverse nazioni si impegnarono a rendere illegali oppio e cocaina. Negli Stati Uniti, nel 1914, l’Harrison Act proibì ogni uso non medicinale di oppiacei e cocaina, permettendo invece la cannabis, giudicata (a ragione) relativamente innocua.
Gli Stati Uniti avevano dichiarato guerra alla droga. La problematica della reperibilità degli stupefacenti e i prezzi ormai saliti alle stelle crearono le condizioni di una nuova generazione di gangster del narcotraffico (la prima volta che Lucky Luciano fu arrestato, nel 1916, fu con l’accusa di spaccio di oppio). Con l’approvazione del xviii Emendamento e del Volstead Act nel 1919 furono bandite produzione, distribuzione e vendita di alcolici, provvedimento che rese illegali i fornitori di quel genere di bevande dando vita così al crimine organizzato negli Stati Uniti. L’ascesa di questo tipo di imprenditoria fu incrementata ulteriormente dalla criminalizzazione della produzione, importazione e detenzione di eroina nel 1924, atto che immediatamente favorì lo sviluppo del contrabbando. Arnold Rothstein, uno dei più potenti criminali newyorkesi, informato dal suo protégé Luciano a proposito del potenziale profitto – un chilo di eroina poteva essere acquistato per 2000 dollari, tagliato e rivenduto per 300 000 – abbandonò il traffico di alcolici a metà degli anni Venti e si dedicò all’importazione di oppio e eroina dall’Europa. Con l’acquisto di una ditta mercantile dalla buona reputazione, Rothstein si procurò la copertura per l’intera operazione iniziando a distribuire stupefacenti sul mercato nazionale attraverso la rete ferroviaria.
La sempre crescente domanda di stupefacenti negli Stati Uniti attirò l’attenzione anche in Messico. Mentre il clima degli Stati Uniti non era adatto alla coltivazione del papavero, la latitudine del Messico forniva la temperatura perfetta per i cactus (a bassa quota) e per i papaveri (ad altitudini più elevate). Le condizioni adatte alle piantagioni di oppio erano particolarmente ideali nel Triangolo d’Oro, una regione montuosa nella Sierra Madre occidentale che comprende gli stati di Sinaloa, Durango e Chihuahua. Qui si sviluppò la coltura del papavero – introdotta negli anni Ottanta dell’Ottocento dai migranti cinesi espulsi dagli Stati Uniti o giunti via mare a Sinaloa, uno stato che si estende per quasi 650 chilometri lungo la costa messicana sul Pacifico. La maggior parte di loro lavorava per le ferrovie o nelle miniere, ma alcune famiglie di contadini entrarono nella produzio...

Indice dei contenuti

  1. Plata o plomo - Uno sguardo antropologico sul fenomeno del narcotraffico di Ana Cristina Vargas
  2. Introduzione. I Quarantatre
  3. 1. Dagli anni Dieci agli anni Trenta
  4. 2. Dagli anni Quaranta agli anni Cinquanta
  5. 3. Gli anni Sessanta e Settanta
  6. 4. Gli anni Ottanta
  7. 5. Il 1988
  8. 6. Gli anni Novanta
  9. 7. Dal 2000 al 2006
  10. 8. Il 2006
  11. 9. Dal 2006 al 2012
  12. 10. Il 2012
  13. 11. Dal 2012
  14. 12. Nuovi percorsi
  15. Messico, Stati Uniti e la Guerra alle droghe: il neoliberismo e la necropolitica a dura prova di Miguel Ángel Cabañas
  16. La guerra alle droghe e la sua ideologia nel contesto latinoamericano di Maurizio Mura