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Informazioni sul libro
Per un lungo periodo, che è durato secoli e secoli (dall'età romana al Settecento), le spezie sono state necessarie. Non beni superflui o lussuosi, come vuole la vulgata oggi imperante, ma beni primari, a larga diffusione, accessibili a nobili, ecclesiastici e mercanti, così come a calzolai, muratori e contadini: insomma, prodotti per tutte le tasche. Questa è la storia insolita che il libro ci racconta, frutto di una ricerca accurata e innovativa, che si è avvalsa, oltre che dei soliti ricettari, di fonti spesso trascurate: lettere di mercanti, liste della spesa, libri dei conti, opere letterarie e pittoriche, diari di viaggiatori, indagini archeologiche e rilevazioni di prezzi e salari. Ma perché le spezie erano indispensabili? La risposta è nel sistema di cottura, rimasto per tanto tempo inalterato nella sua primitiva semplicità: il risultato erano vivande insipide, per niente appetibili. Inevitabile allora il ricorso a forti condimenti correttivi, alle spezie per l'appunto: nessuna pietanza, neppure un piatto semplice o popolare, poteva farne a meno. Le cose cominciarono a cambiare nel Seicento, quando, sull'onda dell'evoluzione degli strumenti culinari avviata in precedenza nelle corti rinascimentali italiane, in tutta Europa prese a soffiare il vento della «rivoluzione dei fornelli», che consentì finalmente, attraverso la regolazione del calore, sia di esaltare le caratteristiche specifiche dei cibi, sia di realizzare le preparazioni più raffinate. La sorte delle sostanze esotiche era così segnata, anche se non il loro definitivo tramonto. Non più regine come un tempo, le spezie hanno saputo riciclarsi, accontentandosi di accompagnare i nostri cibi, ma conservando sempre un po' di quel luccichio lasciato dai fasti del passato. Ed è in quel periodo di gloria che l'autore ci porta, dosando sapientemente accuratezza storica, ironia e puro piacere del racconto.
Domande frequenti
Informazioni
Note
I. Tutte le vie delle spezie portano a Roma
II. Il vizio e la virtù
Indice dei contenuti
- Copertina
- Frontespizio
- Copyright
- Indice
- Prefazione di Corrado Barberis
- Introduzione
- I. Tutte le vie delle spezie portano a Roma
- II. Il vizio e la virtù
- III. Una conquista democratica
- IV. Apicio: una cucina distruttiva?
- V. Lunga vita al «garum»
- VI. C’è qualcosa di nuovo, anzi d’antico
- VII. Tra le righe dei ricettari
- VIII. La teoria e la pratica
- IX. Il sogno e la realtà
- X. Il gioco dei prezzi
- XI. Una merce per tutte le tasche
- XII. Lusso, polli e voluttà
- XIII. L’abuso e la necessità
- XIV. La rivoluzione dei fornelli
- XV. La continuazione della rivoluzione con altri mezzi
- Note
- Elenco delle illustrazioni