L'ora delle tenebre
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Carnets di guerra 1915-1918

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L'ora delle tenebre

Carnets di guerra 1915-1918

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Nobile, cattolico modernista, scrittore e saggista, amico e biografo di Fogazzaro, inviso alle gerarchie ecclesiastiche, liberale antifascista, fuoriuscito in Svizzera, ambasciatore in Spagna e in Inghilterra. Tutto questo fu il milanese Tommaso Gallarati Scotti, che allo scoppio della prima guerra mondiale, non più giovanissimo, entrò come tenente di complemento nel corpo degli Alpini: legato da un rapporto stretto di amicizia e collaborazione con il capo di Stato maggiore Cadorna, di cui diventò il braccio destro, dopo Caporetto ne seguì le sorti, finendo la guerra come ufficiale del battaglione Val d'Orco. Dal suo privilegiato posto di osservazione, Gallarati Scotti tenne cronaca degli avvenimenti bellici che scorrevano davanti ai suoi occhi, riempiendo sette taccuini, dentro i quali si alternano note di tattica militare, sguardi sul campo di battaglia e sugli uomini che combattevano, introspezioni; prove di scrittura poetica, silenzi ed ellissi, resoconti di amicizie e ostilità. Finita la guerra, quei carnets seguirono l'autore fino a casa, dove si infilarono in un nascondiglio, avvolti in una discreta carta da pacco, per uscirne soltanto cento anni più tardi. In questa edizione critica, i carnets si presentano come un documento prezioso, ancora vibrante e forse insostituibile, dell'esperienza fatta da uomini, come lui religiosissimi e colti, che credettero di trovare nelle trincee e nel sangue la sostanza della riconsacrazione della terra e di se stessi alla nazione. Ai diari si accompagnano, oggi come allora, una riflessione e Tre canti sacri scritti in guerra come testamento spirituale e numerose foto in parte scattate da Gallarati stesso. Un'introduzione critico-storica di Diego Leoni restituisce inoltre il contesto in cui i taccuini vennero scritti e la rilevanza della figura di Gallarati Scotti.

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Informazioni

Anno
2019
ISBN
9788855220064
Argomento
Historia

Taccuino I

24 ottobre 1915-24 marzo 1916
pp. 72, dimensioni 7,5 × 13,5 cm
Pagine quadrettate scritte in parte a matita e in parte a inchiostro.
Copertina in cartoncino marrone a motivo floreale, ritagliata in forma trapezoidale sul retro; legatura a punti metallici.
Contiene un ritaglio di giornale non identificabile in lingua tedesca, in carattere neogotico. L’articolo, dal titolo Unsere Divisionen, riguarda la collocazione delle sei divisioni dell’esercito svizzero.
Questo taccuino è utilizzato nei due versi: dalla terza di copertina fino a circa metà diario contiene indirizzi e note di carattere militare, alternati a testi poetici scritti in orizzontale; nell’altro verso, invece, dalla seconda di copertina, ha un andamento essenzialmente diaristico. Si è deciso di iniziare da questo verso, e di riprendere poi dalla terza di copertina.
image
Maggiore MontiParis Anselmo1
Villa ClaraRheinburg. N 8
Santa Croce
Negerbon Pompeo veterinario
Cart. Firenze – Murari Brà
______
Chiesa dei Carmini
46 Baden1
Pensione V.2
2
images
24 ottobre 19153
La Lott4 che passa da Thiene mi annuncia il fidanzamento di Mxxx Txxx. Ecco. Sia. Non sono io pronto a camminare dove Dio vuole, incontro alla novità o a una vita nuova?
7 novembre
Thiene. Leggo che Padre Gazzola5è morto. Signore! Mi sento più solo nella vita, solo nella tempesta.
49 novembre
Sono proposto per l’encomio solenne. Lettera del Generale Graziani6.
Mia visita alla Villa di Lonedo7. Malinconia dell’autunno. Il cannone che tuona. Visione romantica. Ripenso al romanzo, tra il turbine di ferro e di fuoco.
5Lonedo 27 nov
Ecco si aprono grandi ombre di eternità ormai si accendono stelle divine.
68Non il mite
ma il terribile Iddio che per altare
ha la rupe non tocca, xxx
7Dott’ Cressini Crescini
ex Capo Comune di Transacqua9
Doriguzzi
83 dicembre. Partito con Ugo Vietti per la Val Sugana10. Visitato Grigno – Castel Ivano. Bellissimo, romantico – Generale Farisoglio11.– Impressione di questo Comando annidato nel castello antico e misterioso tutto loggie e scale misteriose – Borgo la camera dove dormì Bonaparte – In piazza trovo Alessandro Casati12. Mi conduce alla sua trincea.– Strane vicende della vita.– Discusso con Vietti. Fede grande di Cadorna nella vittoria finale. Mirabile sicurezza e tenacia.– Kitche|ner13 ha lodato l’Italia per aver saputo resistere alle pressioni 9inglesi e francesi per la spedizione di Salonicco14.
7. dic. Ricevo lettera che il Generale Porro15mi chiamerà a Udine al Comando Sup. per parlarmi.
21 dic.– Il dovere sentito come legge gioiosa della vita. Vicenza. Ricordi della prima giovinezza – la guerra.
__________
1 gennaio 1916. Un telegramma mi chiama da S.E Porro a Udine – fissato per il 6 mattino. Il cannone tuona | sugli altipiani – Breve corsa 10a Vicenza. Preghiera nella camera sacra. Il sole di Vicenza. Poesia pensata. io dormo: parlan per svegliarmi tutte le voci: la Primavera, la Bellezza, la Giovinezza. Non mi desto. Parla una voce ignota e dice: vieni a morire, mi desto e seguo l’ignota voce che si perde nell’ombra
8 gennaio – Leila16
7 gennaio – Udine.11
Visita a S.E. il Generale Porro mi invita a colazione al Comando Supremo. Conversazione sulla Germania. Favorevole a una dichiarazione di guerra alla Germania. Come soldato lo troverebbe più leale. Incarico che dà.
Dopo colazione – mi offrono l’automobile per la gita a Aquileia. Commozione di italiano. Il tempio il cimitero in cui riposano i nostri soldati.
128 gennaio – Padova. C.
9 Lonedo – Bonum est nobis hic esse17
10 gennaio – Ricognizione col maggiore Pariani18. Partenza da Thiene ore 9 – Lago di Garda S. Vigilio – Malcesine – Visita ai lavori per gli appostamenti dei 305.– Riva.– Fortificazioni austriache del M. Brione, della Rocchetta – Bellezza del Lago. Quasi si dimentica la guerra. Ferro tra gli ulivi.
11 gennaio.– partenza da Malcesine – Mattina meravigliosa – il Lago – Aeroplano nemico sulle nostre teste mentre si sale. Re di Cola1913137 territoriali | ten. Rebora20. Colazione. Cade una bomba vicina tra le roccie. Si prosegue per Doss Casina21. Dai forti nemici sparano sull’Altissimo. Giunti a Doss Remit con la luna dopo aver visitato la nostra trincea. Tra gli alpini. Buona serata. Il sottot.eFagioli. Si dorme in una buca scavata nella montagna.–
12 – mattina meravigliosa. Visione di tutto il gruppo di Brenta. Adamello. Val di Ledro – il lago nel profondo. Incanto del risveglio. Scendiamo 14alle trincee.– Quindi a | Doss Alto.– Vicinanza col nemico.– Si striscia tra gli sterpi sui sassi per vedere. Pallottole.– Si scende a Loppio Scudelle sotto la minaccia del Creino, dello Stivo e del Biaena.– A Scudelle accanto al Lago di Loppio i nostri reticolati.– Gli austriaci ci scorgono e ci tirano alcuni colpi di granata. Due cadono vicino. Uno mi passa sulla testa e mi fa cader sassi e terra d’attorno.– Si giunge a Loppio. 15Tutto è bruciato e devastato. Senso della guerra e della rovina. | Le case dei Castelbarco fatt...

Indice dei contenuti

  1. Copertina
  2. Frontespizio
  3. Copyright
  4. Indice
  5. Fatum Introduzione di Diego Leoni
  6. Profilo biografico
  7. Bibliografia essenziale
  8. Nota dei curatori
  9. Taccuini (1915-1918)
  10. Appendice