La formazione della struttura di frase romanza
Ordine delle parole e clitici dal latino alle lingue romanze antiche
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La formazione della struttura di frase romanza
Ordine delle parole e clitici dal latino alle lingue romanze antiche
Informazioni sul libro
Il volume studia i meccanismi del cambiamento diacronico della struttura di frase fra latino classico e lingue romanze antiche utilizzando il quadro teorico della Grammatica Generativa.
Dopo una descrizione dettagliata dei fenomeni dell'ordine delle parole in latino, viene formulata un'ipotesi sulla struttura di frase di questa lingua. Per le lingue romanze antiche vengono individuate due grammatiche in concorrenza, una innovativa a Verbo Secondo e una con caratteristiche più simili a quelle del latino, e viene formulata un'ipotesi sul meccanismo diacronico che ha portato dalla struttura di frase latina a quella innovativa romanza, ipotesi che vede nelle strutture latine a verbo iniziale il punto di partenza dell'evoluzione. Vengono poi ricostruiti i cambiamenti intervenuti nel sistema di collocazione delle forme deboli dei pronomi nel passaggio dal sistema latino al sistema romanzo arcaico. Infine si affronta il problema del cambiamento di categoria delle forme pronominali deboli del latino che diventano i clitici delle lingue romanze antiche, cambiamento scatenato dalla progressiva perdita del sistema morfologico dei casi e favorito dalla contiguità fra posizione delle forme deboli e posizione del verbo nel latino tardo; la successiva evoluzione dei clitici romanzi permette di operare distinzioni più sottili relativamente alle varie tappe del processo di grammaticalizzazione che porta dalle parole deboli del latino agli affissi che troviamo in alcune lingue romanze.
Domande frequenti
Informazioni
Indice dei contenuti
- Premessa
- Apparato teorico-formale
- I. Introduzione
- 1. La struttura della frase nelle lingue romanze antichen
- 1.1. Ordine delle parole
- 1.2. Posizione dei clitici
- 1.3. Espressione del soggetto
- 2. Ipotesi esplicative
- 2.1. Ordine delle parole e struttura della frase
- 2.2. Posizione dei clitici
- 2.3. Espressione del soggetto
- 3. Formulazione dei problemi
- 3.1. Ordine delle parole e struttura della frase
- 3.2. Posizione dei clitici
- 3.3. Espressione del soggetto
- 4. Problemi di teoria e di metodo
- 4.1. Alcuni problemi
- 4.2. Un approccio alternativo
- 4.3. L’approccio tradizionale rivisitato
- 4.4. I dati dell’apprendimento
- 4.5. Cambiamenti graduali o abrupti?
- Appendice: Libro di novelle e di bel parlare gientile - modulo 4
- II. L’ordine delle parole in latino
- I. Ordine delle parole
- 1.1. L’ordine non marcato
- 1.2. Ordini marcati
- 1.2.1. Ordine ...VX
- 1.2.2. Periferia sinistra
- 1.2.3. Focalizzazione
- 1.2.4. Frasi a verbo iniziale
- 1.2.5. Verbo in posizione Wackernagel
- 1.2.6. L’inizio delle subordinate
- 1.3. Riassunto
- 2. Un’ipotesi sulla struttura di frase del latino
- 2.1. Parte iniziale della frase
- 2.2. Parte finale della frase
- 2.3. Riassunto
- III. La formazione dell’ordine delle parole nelle lingue romanze antiche
- 1. La struttura di frase delle lingue romanze antiche
- 1.1. Frase principale
- 1.2. Frasi subordinate
- 1.2.1. Periferia sinistra
- 1.2.2. Un altro tipo di subordinata
- 1.3. Ipotesi alternative
- 1.3.1. Soggetti clitici (?) e posizione del verbo
- 1.3.2. Diverse posizioni per il verbo
- 1.4. Un’ipotesi sulle strutture di frase nelle lingue romanze antiche
- 1.5. Un breve confronto tra latino e romanzo antico
- 2. Il cambiamento della struttura di frase fra latino classico e lingue romanze antiche
- 2.1. Le frasi a verbo iniziale del latino classico come base del sistema V2 delle lingue romanze antiche
- 2.2. Da SOV a SVO come ordine basico
- 3. La testimonianza del latino tardo e volgare
- 3.1. Problemi di metodo
- 3.2. Testi
- 3.3. Verbo in posizione iniziale
- 3.4. Verbo in seconda posizione
- 3.5. SOXV → SVOX
- 3.6. Evidenza supplementare
- 3.7. Conclusione
- 4. L’ipotesi comparativo-ricostruttiva di Dardel
- IV. Dai pronomi deboli del latino ai pronomi clitici delle lingue romanze antiche
- 1. La posizione dei pronomi in latino
- 1.1. Frase principale
- 1.2. Frase subordinata
- 1.3. Riassunto
- 1.4. Evidenza comparativa
- 1.5. Un’ipotesi sulla posizione degli elementi deboli in latino
- 1.6. Frase e colon
- 1.7. Appendice: I pronomi deboli dipendenti da un infinito
- 2. La posizione dei clitici nelle lingue romanze antiche
- 2.1. I fatti
- 2.1.1. Frase principale
- 2.1.2. Frasi subordinate
- 2.1.3. Strutture di tipo arcaico
- 2.1.4. Riassunto
- 2.2. Il problema metodologico
- 2.3. La posizione dei clitici nella struttura di frase
- 3. Dal latino alle lingue romanze antiche
- 3.1. La testimonianza dei testi
- 3.1.1. Claudio Terenziano
- 3.1.2. Gesta apud Zenophilum e Acta purgationis Felicis episcopi Autumnitani
- 3.1.3. Itinerarium Egeriae
- 3.1.4. Theodericiana
- 3.1.5. Conclusione
- 4. L’ipotesi ricostruttiva di Dardel e de Kok
- V. Pronomi deboli, clitici, affissi
- 1. Pronomi deboli latini e clitici romanzi
- 1.1. Pronomi soggetto
- 1.2. Pronomi preceduti da preposizione
- 1.3. Pronomi e verbi coordinati
- 1.4. La relazione tra il pronome e il suo appoggio
- 1.5. Fonologia
- 1.6. Conclusione
- 2. Il cambiamento di categoria dei pronomi da deboli a clitici
- 3. Tipologia dei clitici obliqui romanzi
- 3.1. Clitici con una coordinazione di verbi
- 3.1.1. Posizione preverbale
- 3.1.2. Posizione postverbale
- 3.2. Coordinazione di clitici
- 3.3. Interpolazione
- 3.4. Fonologia
- 3.5. Lo statuto dei clitici romanzi
- 3.5.1. Soggetti enclitici
- 3.5.2. Conclusione
- VI. Conclusione
- Bibliografia
- Abbreviazioni
- Testi
- Letteratura scientifica