Content is king
eBook - ePub

Content is king

Idee e strumenti per content marketing e brand journalism

  1. 225 pagine
  2. Italian
  3. ePUB (disponibile sull'app)
  4. Disponibile su iOS e Android
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Content is king

Idee e strumenti per content marketing e brand journalism

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Informazioni sul libro

Content marketing, content curation, content strategy, content management... Al centro di ogni strategia di comunicazione digitale, per chi si occupa di informazione o marketing online, ci sono i contenuti: "i contenuti sono il re" scrisse Bill Gates nel lontano 1996.In questo libro l'autore, un ex giornalista informatico che da anni tiene corsi sulla comunicazione digitale, ha raccolto e raccontato decine di strumenti, perlopiù gratuiti, utili per creare e gestire ogni tipo di contenuto: dai testi (ottimizzati SEO) alle immagini, dai video alle infografiche, dai podcast ai grafici, dalle mappe mentali alle newsletter.

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Sì, puoi accedere a Content is king di Gianluigi Bonanomi in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Business e Marketing digitale. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
Ledizioni
Anno
2019
ISBN
9788855260770
Argomento
Business
Content is king: la genesi
Bill Gates è uno sfigato, mica come Steve Jobs. Se Bill Gates fosse “cool”, la gente girerebbe con la scritta “Content is king” sulle cover degli smartphone, o tatuata in fronte, al posto di “Stay hungry stay foolish” (frase che, tra l’altro, non è di Jobs1).
Partiamo dal principio. La frase “Content is king”, che dà il titolo a questo libro e che apre tutti i miei corsi sulla comunicazione digitale, apparve per la prima volta sul sito di Microsoft2 nel lontano 1996, proprio a firma di Bill. L’articolo da cui è tratta conteneva alcuni passaggi molto interessanti, come per esempio: “Il contenuto è dove mi aspetto che verranno fatti più soldi su Internet, proprio come accadeva nelle trasmissioni radiotelevisive. La rivoluzione televisiva, che ha avuto inizio mezzo secolo fa, ha generato un certo numero di settori, tra cui quello della produzione di televisori, ma a lungo termine sono stati premiati coloro che hanno utilizzato il mezzo per fornire informazione e intrattenimento. Ripeto: era il 1996 e io non avevo nemmeno il collegamento a Internet!
Nessuno compra Word ed Excel per i software in sé, a meno che abbia qualche rotella fuori posto (personalmente rispetto qualsiasi minoranza, anche i feticisti dei software di produttività): tutti vogliono creare contenuti, quindi esprimere il proprio potenziale. Non a caso è proprio questa la mission di Microsoft (anche se pare più una vision, scusa la puntualizzazione): “Our mission is to empower every person and every organization on the planet to achieve more”3.
Tutto questo per dire che il libro che hai tra le mani pensato per giornalisti 2.0, blogger, brand journalist e tutti quelli che si occupano di content marketing parla di contenuti. Anzi, no: di strumenti per crearli. È frutto di anni di corsi, durante i quali ho consigliato decine, addirittura centinaia di strumenti online, per lo più gratis (o quasi) per la creazione di testi, immagini, video, infografiche e altro. Ho deciso di raccogliere i migliori in questo libro!
Quale futuro per i giornalisti
nell’era digitale?
Quali sono le sovrapposizioni e le influenze in atto tra il mondo del giornalismo, dal quale provengo, e quello della comunicazione d’impresa, al quale sono approdato quasi 10 anni fa? Il punto di partenza di ogni mio corso su brand journalism e content marketing è un dato: dieci anni fa c’erano in Italia 40.000 edicole, ora sono solamente 26.0001. Poi rincaro la dose. Leggi questo testo:
«Una spettacolare prova del centravanti Lorenzo Dalpià ha portato la Moglianese ad una rotonda vittoria per 3 a 0 sulla Santantonio, in una partita cruciale per la promozione. Dalpià ha segnato due gol, uno con un potente sinistro, l’altro di testa nel primo tempo, mettendo a segno anche un rigore nella ripresa. La difesa della Moglianese ha barcollato a lungo sotto gli attacchi della Santantonio, ma il portiere Renzoni, in almeno cinque occasioni, ha impedito agli avversari di andare a segno. Al resto ha pensato Dalpià, regalando alla Moglianese una vittoria che mancava da tre domeniche»
Questo articolo di cronaca calcistica – negli anni Novanta del ’900 scrivevo anche io roba del genere, dopo aver visto le partitelle di calcio sui campetti di periferia della Brianza – non è stata scritta da un umano, ma da un algoritmo2. Ricapitolando: si erode il mercato, crolla la domanda, e i competitor dei giornalisti (il cui compenso è spesso ridicolo: 20,80 euro al pezzo!) non costano nulla e non si ammalano, non chiedono ferie né reddito di cittadinanza. Quale futuro, quindi, per i giornalisti? Le risposte sono, a mio parere, sostanzialmente due: il personal branding e il brand journalism. Nel primo caso – personal branding – il giornalista diventa un punto di riferimento del proprio settore (non fatemi scrivere la parolaccia “influencer”): una voce autorevole e riconoscibile che si crea un seguito di persone, anche disposte a sostenerlo economicamente (magari tramite nuovi strumenti di mecenatismo digitale quali Patreon3).
Nel secondo caso - brand journalism - il giornalista fa il “salto” e, come un tempo scriveva i publiredazionali, va a lavorare direttamente in azienda: “Il brand journalism è la cronaca degli eventi che accadono nel mondo di un brand», così lo definiva Larry Light, ex capo del marketing McDonald’s.
In realtà ti devo svelare un’amara verità: le aziende non amano i giornalisti; più che un brand journalism, quindi, bramano un responsabile dei contenuti tout court. Tant’è che si sta diffondendo, anche in Italia, la figura del CCO: “chief content officer”4.

1 Fonte Sindacato Autonomo Giornalai: www.lospaziobianco.it/lonework/wp-content/uploads/sites/19/2017/04/Circ_264-Resoconto_incontro_al_Dipartimento_Editoria_del_19_12_18-2.pdf
2 Fonte La Repubblica: https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/05/23/la-civilta-delle-macchine-robot-la.html
3 www.patreon.com
4 Puoi approfondire il tema sul mio sito: www.gianluigibonanomi.com/chief-content-officer
La strategia editoriale
Una delle cose interessanti di Internet è che chiunque, con un PC e un modem, può pubblicare qualunque tipo di contenuto”. In quell’articolo del ’96 Bill aveva previsto il boom del cosiddetto “user generated content” che sta alla base della rivoluzione del Web 2.0. Non serve essere dei Webmaster per creare e gestire un sito Web, grazie a piattaforme CMS come WordPress. Come vedrai in questo libro, non serve nemmeno essere un grafico per creare immagini (quasi) professionali, né un videomaker per fare filmati che spaccano e così via. Chiunque, con un computer e la Rete, può farlo. Quindi la differenza non la fanno i contenuti in sé, che potremmo considerare una commodity, ma il motivo per il quali l...

Indice dei contenuti

  1. Cover
  2. Content is king
  3. Colophon
  4. Indice
  5. Content is king: la genesi
  6. Google Trends
  7. Ubersuggest
  8. Yoast SEO
  9. SEO SiteCheckup
  10. Website Grader
  11. SimilarWeb
  12. SERProbot
  13. Answer The Public
  14. DuckDuckGo
  15. oSkope
  16. Wikimedia Commons
  17. Internet Archive
  18. Youtube Data Viewer
  19. Jeffrey's Image Metadata Viewer
  20. TinEye
  21. Resizer
  22. Unsplash
  23. who.is
  24. HowJSay
  25. RiteTag
  26. Display Purposes
  27. Hastagify
  28. Instant Logo Search
  29. Reverso Context
  30. Evernote
  31. Yay Text
  32. Linktree
  33. InfluencerDB
  34. Social Blade
  35. Storrito
  36. stori.social
  37. Instagram Shadowban Tester
  38. TweetReach
  39. Instapaper
  40. Buffer
  41. Pay with a Tweet
  42. SlideShare
  43. Flipboard
  44. Likealyzer
  45. Canva
  46. Datawrapper
  47. Infogram
  48. Time.Graphics
  49. Laazy
  50. Scribd
  51. Swite
  52. Embed Social
  53. goQR.me
  54. Portent's Content Idea Generator
  55. Ruota dei colori di Adobe Color
  56. Lumen5
  57. PowToon
  58. Spreaker
  59. Typeform
  60. Scoop.it!
  61. PostPickr
  62. Zapier
  63. Stripgenerator
  64. Wordle
  65. GIFMaker.me
  66. Meme Generator
  67. Quozio
  68. TTSReader
  69. Feedly
  70. ThingLink
  71. Google Alert
  72. Social Mention
  73. Trends Explosion
  74. Bitly
  75. Listly
  76. Documenti Google
  77. Mind42
  78. Mailchimp
  79. Mail Tester
  80. WiseStamp
  81. ScreenLab
  82. WhatTheFont
  83. CopyScape
  84. Verification Handbook
  85. Dizy
  86. Coniugazione.it
  87. Rimario
  88. Fraze.it
  89. Transcribe
  90. Leggibilità testi
  91. Gumroad
  92. Slack
  93. Fiverr
  94. Internet Live Stats
  95. Collezioni Europeana
  96. Google Scholar
  97. Zotero
  98. Google Art & Culture
  99. AccountKiller
  100. Anthologize
  101. WeTransfer
  102. Smallpdf
  103. Sales Navigator for Gmail
  104. Dropbox
  105. Fai-da-tech