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Il "buono-scuola" per una "buona scuola"
Informazioni sul libro
Senza parità economica, la parità giuridica tra scuole statali e scuole private è solo un ulteriore inganno carico di nefaste conseguenze. Ma questa, purtroppo, è la situazione in cui versa il nostro sistema formativo, privo di quella «macchina di scoperta del nuovo, da cui scegliere il meglio» che consiste nella competizione tra scuola e scuola. Conseguentemente, la proposta del buono-scuola non rappresenta forse la giusta terapia per le difficoltà che attanagliano sia la scuola statale che quella paritaria? E poi: non è giusto e soprattutto non è libero un Paese dove una famiglia che iscrive un figlio ad una scuola paritaria debba pagare per questa sua scelta di libertà. Insomma: uno Stato che costringe a comprare pezzi di libertà può dirsi ancora Stato di diritto? Ebbene, a queste domande e ad altri interrogativi con esse interconnessi si cerca di rispondere con le considerazioni di questo breve saggio, la cui tesi di fondo è che la scuola statale è un bene grande e prezioso e che, per questo, va protetto e salvato: salvato dallo statalismo.
Domande frequenti
Informazioni
Uno Stato che costringe a comprare pezzi di libertà non è uno Stato di diritto
(ANNO SCOLASTICO 2012-13)
SCUOLA STATALE (DATI EURYDICE) | (PREVISIONI DI BILANCIO GIUGNO 2013) |
Finanziamento totale alle scuole statali | €40.596.307.956 |
Costo allo Stato in media per alunno di scuola statale | € 5.246,60 |
Scuola paritaria (dati Miur) | (anno finanziario 2013) |
Cap. 1477 (erogato marzo 2013) | € 275.928.558 |
Cap. 1299 (erogato febbraio 2014) | € 223.000.000 |
Finanziamento statale totale alle scuole paritarie | € 498.928.558 |
Costo allo Stato in media per alunno di scuola paritaria | € 481,40 |
Belgio | Gli stipendi di tutto il personale sono a carico dello Stato. |
Francia | Sono possibili quattro alternative: |
a) integrazione amministrativa, con tutte le spese a carico dello Stato; | |
b) contratto di associazione, con spese di funzionamento e per i docenti a carico dello Stato, a condizione che i docenti abbiano gli stessi titoli dei colleghi statali; | |
c) contratto semplice, con spese per il solo personale docente a carico dello Stato; | |
d) contratto di massima libertà, che non prevede alcun contributo. | |
Germania | Sono a carico dello Stato e delle Regioni (Lànder) lo stipendio dei docenti (85%), gli oneri previdenziali (90%), le spese di funzionamento (10%) e la manutenzione degli immobili (100%). |
Inghilterra | Nelle maintained school sono a carico dello Stato tutti gli stipendi e le spese di funzionamento, oltre all’85% delle spese di costruzione. |
Irlanda | Le spese di costruzione degli immobili sono a carico dello Stato: in misura completa per le scuole dell’obbligo; per l’88% nelle scuole superiori. |
Lussemburgo | Sono a carico dello Stato tutte le spese. |
Olanda | Sono a carico dello Stato tutte le spese nella scuola dell’obbligo; sono forniti sussidi per la costruzione e il funzionamento delle scuole superiori. |
Portogallo | È erogato dallo Stato l’equivalente del costo medio di un alunno di scuola statale. |
Spagna | Sono a carico dello Stato tutte le spese. |
Appendice
Ma davvero le discipline umanistiche sono “sapere superfluo”?
Indice dei contenuti
- Il “buono-scuola” per una “buona scuola”
- Colophon
- Premessa
- Chi difende la scuola libera non è afatto contrario alla scuola di Stato
- Il principio di sussidiarietà: un baluardo contro pretese onnivore e liberticide dello statalismo
- La “competizione” come la più alta forma di collaborazione
- La “sindrome” dello statalismo
- Gaetano Salvemini: «Io non credo che la scuola pubblica avrebbe molto da guadagnare dalla scomparsa della scuola privata»
- Luigi Einaudi: il monopolio statale dell’istruzione nega la libertà e calpesta la giustizia
- Luigi Sturzo: «Finché la scuola in Italia non sarà libera, neppure gl’italiani saranno liberi»
- Una lettera al ministro Guido Gonella e un ricordo di Maria Montessori
- Il sistema della “convenzione” e il “credito di imposta”
- Milton Friedman e Friedrich A. von Hayek: la proposta del buono-scuola
- Le scuole statali serie non hanno nulla da temere dall’introduzione del buono-scuola
- Critiche inconsistenti contro le scuole a orientamento confessionale
- Ma è proprio vero che “buona scuola” è, sempre e comunque, la scuola di Stato e che, sempre e comunque, la scuola privata è “cattiva scuola”? La risposta di don Lorenzo Milani
- Uno Stato che costringe a comprare pezzi di libertà non è uno Stato di diritto
- Appendice
- Bibliografia
- Indice