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Di fronte al disordine mondiale scaturito dalla caduta del muro di Berlino e dagli attentati dell'11 settembre 2001, ci si chiede con sempre maggiore insistenza chi comandi il mondo. Nonostante i contributi sempre più numerosi, manca finora una visione d'insieme che unisca gli indispensabili presupposti teorici con gli inevitabili effetti pratici, in modo da individuare relazioni e intrecci, che il più delle volte sono davanti agli occhi di tutti. Con un approccio scientifico, gli autori si interrogano su questo tema, riunendo fili dispersi per creare un originale quadro di insieme. Emerge che le persone che influenzano le sorti del pianeta non sono le classi politiche che appaiono sugli schermi televisivi e contro cui si indirizza la protesta, ma i manager delle multinazionali che operano nel mercato globale. Il potere non è impersonale oppure determinato dalle selezioni di un algoritmo ma il nostro destino è deciso da nomi e volti ben individuabili. Il loro controllo è il problema decisivo della democrazia nel XXI secolo.
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Informazioni
Argomento
Politica e relazioni internazionaliCategoria
Relazioni internazionaliNote
Introduzione
1. M. CALIGIURI, La formazione delle élite. Una pedagogia per la democrazia, Rubbettino, Soveria Mannelli 2008. G. GALLI, Il pensiero politico occidentale. Storia e prospettive, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2010, pp. 434-435.
2. F. CARDINI, Astrea e i titani. Le lobbies americane alla conquista del mondo, Laterza, Roma-Bari 2003.
3. G. GALLI, F. BOCHICCHIO, Scacco alla superclass. La nuova oligarchia che governa il mondo e i metodi per limitarne lo strapotere, Mimesis, Sesto San Giovanni 2016.
4. «Multiposizionalità» è il termine coniato da Laura Gherardi nella sua ricerca La multiposizionalità come mobilità tra posizioni istituzionali ai vertici. I membri dei Cda delle imprese italiane, in «Polis», 2/2014, pp. 193-220. Nella prima parte del libro Giorgio Galli definisce e spiega le «posizioni di potere che si cumulano» nei capitoli IV («Multiposizionalità italiana») e V («Multiposizioni di potere») pp. 57-71 del presente volume
5. Il riferimento è alla famiglia Ligresti. Vedi p. 61 del presente volume
6. S. VITALI, J.B. GLATTFELDER, S. BATTISTON, The Network of Global Corporate Control, ottobre 2011, in http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0025995. La ricerca è basata su dati del 2010 ma da allora la tendenza non solo non è mutata ma si è ulteriormente aggravata.
7. M. CACCIARI, Nella giostra del comando, 4 settembre 2016, in «l’Espresso», http://espresso.repubblica.it/opinioni/parole-nel-vuoto/2016/08/31/news/nella-giostra-del-comando-1.281578.
8. M. MEZZA, L’algoritmo comanda il mondo, in «Limes», n. 2/2017, pp. 221-236.
9. U. BECK, La società del rischio, Carocci, Roma 2000, p. 320.
10. Ivi, p. 260.
11. C. LASCH, La ribellione delle élite. Il tradimento della democrazia, Feltrinelli, Milano 2001.
12. Sulla specifica situazione italiana, vedi N. BOBBIO, Destra e sinistra. Significati di una distinzione politica, Donzelli, Roma 1994, e, di segno opposto, M. VENEZIANI, Sinistra e destra. Risposta a Norberto Bobbio, Vallecchi, Firenze 1995.
13. M. HARDT, A. NEGRI, Moltitudine. Guerra e democrazia nel nuovo ordine imperiale, Rizzoli, Milano 2004.
14. M. NAÍM, La fine del potere, Mondadori, Milano 2013.
Prima parte
Capitolo 1 - Rivisitazione dell’élite
1. Cfr. L. FERRARI, L’ascesa dell’individualismo economico, Vicolo del pavone, Piacenza 2010; G. MOSCA, Sulla teorica dei governi e sul governo parlamentare, Giuffré, Milano 1968, capitolo I.
2. C.W. MILLS, L’élite del potere, Oxford University Press, New York 1956; ed. it. Feltrinelli, Milano 1959.
3. M. CALIGIURI, Le formazione delle élite, cit.
4. G. GALLI, Il pensiero politico occidentale, cit., pp. 366-424.
5. D. ROTHKOPF, Superclass. La nuova élite globale e il mondo che sta realizzando, Mondadori, Milano 2008.
6. C.W. MILLS, L’élite del potere, cit.
7. Ivi, p. 55.
8. Ivi, p. 63.
9. Ivi, p. 114.
10. Ibidem.
11. Ibidem.
12. Ivi, p. 116.
13. Ivi, pp. 138-139.
14. Ivi, p. 139.
15. Ivi, p. 397.
16. Ivi, p. 131.
17. Cfr. G. GALLI-F. BOCHICCHIO, Scacco alla superclass, cit.
18. C.W. MILLS, L’élite del potere, cit., p. 284.
19. Ivi, pp. 286-290.
20. Ivi, p. 379.
Capitolo 2 - Dinastie nordamericane
1. K.P. PHILLIPS, The Emerging Republican Majority, Arlington House, New Rochelle, N.Y. 1969.
2. K.P. PHILLIPS, Una dinastia americana. La famiglia Bush: aristocrazia del denaro e la crisi della democrazia, Garzanti, Milano 2004.
3. Ivi, pp. 50-59.
4. Ivi, pp. 86-87.
5. Ivi, p. 122.
6. Ivi, pp. 417-419.
7. Ivi, pp. 119-120.
8. K.P. PHILLIPS, Ricchezza e democrazia. Una storia politica del capitalismo americano, Garzanti, Milano 2005.
9. M. SALVATI, Presentazione, in K.P. PHILLIPS, Ricchezza e democrazia, cit., pp. 9-10.
10. Ivi, p. 9.
11. K.P. PHILLIPS, Ricchezza e democrazia, cit., p. 609.
12. G. GALLI, F. BOCHICCHIO, Oltre l’antifascismo? Come rinnovare la sinistra non moderata. Due voci per un confronto critico, Biblion, Milano 2016.
13. M. SALVATI, Max Weber, capitalismo, liberalismo, democrazia, in «Stato e mercato», agosto 2015, p. 230.
14. Ivi, p. 242.
15. Ivi, p. 243.
16. W. STREECK, Tempo guadagnato. La crisi rinviata del capitalismo democratico, Feltrinelli, Milano 2013.
17. M. SALVATI, La crisi rinviata del capitalismo democratico, in «il Mulino», n. 6, 2013.
18. K.P. PHILLIPS, Ricchezza e democrazia, cit., p. 90.
19. Ivi, pp. 107-108.
20. Ivi, p. 115.
21. Ivi, p. 119.
22. Ivi, p. 147.
23. Ivi, p. 154.
24. Ivi, pp. 158 ss.
25. Ivi, p. 165.
26. Ivi, pp. 180 ss.
27. Ivi, p. 201.
28. Ivi, p. 202.
29. Ivi, p. 205.
30. Ivi, p. 208.
31. Ivi, pp. 209 ss.
32. Ivi, pp. 253 ss.
33. Ivi, p. 233.
34. Ivi, p. 244.
35. Ivi, p. 261.
36. Ivi, p. 307.
37. Ivi, p. 311.
38. Ivi, pp. 597 ss.
39. Ivi, pp. 602 ss.; cfr. il rapporto già affrontato con Salvati.
40. Ivi, p. 609.
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Indice dei contenuti
- Come si comanda il mondo
- Colophon
- Introduzione di Giorgio Galli, Mario Caligiuri
- Prima Parte
- Seconda Parte
- Conclusioni
- Note
- Appendici a cura di Roberta Calderazzo
- Fonti
- Indice