Gli Antifederalisti
eBook - ePub

Gli Antifederalisti

  1. Italian
  2. ePUB (disponibile sull'app)
  3. Disponibile su iOS e Android
eBook - ePub
Dettagli del libro
Anteprima del libro
Indice dei contenuti
Citazioni

Informazioni sul libro

Una folta schiera di grandi pensatori dimenticati – da Richard Henry Lee a Patrick Henry e George Mason – trattano con grande lungimiranza temi sempre presenti, ieri come oggi, nel dibattito pubblico: la natura della democrazia, l'ingerenza indebita dei pubblici poteri nel processo economico, il pericolo rappresentato dalla centralizzazione

Domande frequenti

È semplicissimo: basta accedere alla sezione Account nelle Impostazioni e cliccare su "Annulla abbonamento". Dopo la cancellazione, l'abbonamento rimarrà attivo per il periodo rimanente già pagato. Per maggiori informazioni, clicca qui
Al momento è possibile scaricare tramite l'app tutti i nostri libri ePub mobile-friendly. Anche la maggior parte dei nostri PDF è scaricabile e stiamo lavorando per rendere disponibile quanto prima il download di tutti gli altri file. Per maggiori informazioni, clicca qui
Entrambi i piani ti danno accesso illimitato alla libreria e a tutte le funzionalità di Perlego. Le uniche differenze sono il prezzo e il periodo di abbonamento: con il piano annuale risparmierai circa il 30% rispetto a 12 rate con quello mensile.
Perlego è un servizio di abbonamento a testi accademici, che ti permette di accedere a un'intera libreria online a un prezzo inferiore rispetto a quello che pagheresti per acquistare un singolo libro al mese. Con oltre 1 milione di testi suddivisi in più di 1.000 categorie, troverai sicuramente ciò che fa per te! Per maggiori informazioni, clicca qui.
Cerca l'icona Sintesi vocale nel prossimo libro che leggerai per verificare se è possibile riprodurre l'audio. Questo strumento permette di leggere il testo a voce alta, evidenziandolo man mano che la lettura procede. Puoi aumentare o diminuire la velocità della sintesi vocale, oppure sospendere la riproduzione. Per maggiori informazioni, clicca qui.
Sì, puoi accedere a Gli Antifederalisti di Luigi Marco Bassani, Alberto Giordano in formato PDF e/o ePub, così come ad altri libri molto apprezzati nelle sezioni relative a Philosophy e Political Philosophy. Scopri oltre 1 milione di libri disponibili nel nostro catalogo.

Informazioni

Editore
IBL Libri
Anno
2011
ISBN
9788864400686

Capitolo 1 – Lettere di Centinel

Lettera I

5 ottobre 1787
Agli uomini liberi della Pennsylvania.
Amici, compatrioti e concittadini,{157}
permettete a uno di voi di ricordarvi le libertà e i privilegi che vi garantisce la Costituzione di questo Paese, e di chiedervi di prestare ascolto alla sua opinione disinteressata in merito al progetto per un governo federale sottoposto alla vostra attenzione, prima di cedere per sempre questi importanti e preziosi privilegi. L’attuale ordinamento governativo vi assicura il diritto di considerare voi stessi, le vostre case, i vostri documenti, e i vostri beni, liberi da perquisizioni e confische; non verranno perciò concessi mandati che non siano stati preceduti da giuramenti o dichiarazioni solenni a garanzia della loro fondatezza, e che permettano di ordinare o richiedere a qualsiasi funzionario o messaggero di perquisire le vostre case e confiscare la vostra persona o i vostri beni, senza che questo sia descritto in maniera particolareggiata nel mandato medesimo. La vostra Costituzione dichiara inoltre che «nelle controversie riguardanti la proprietà e nelle cause tra singoli individui, le parti hanno il diritto di ottenere un processo con giuria, che deve essere considerato sacro». Prevede e dichiara anche «che il popolo ha diritto alla LIBERTÀ di PAROLA, nonché il diritto di SCRIVERE e PUBBLICARE le proprie idee, dunque LA LIBERTÀ DI STAMPA NON DEVE ESSERE LIMITATA». La Costituzione della Pennsylvania esiste ancora, e tuttora voi possedete il diritto alla libertà di parola e a pubblicare le vostre idee. Voi stessi siete chiamati a decidere per quanto ancora vi apparterranno quei diritti, se la vostra casa continuerà a essere il vostro castello; voi dovete ora decidere se i vostri documenti, la vostra persona e le vostre proprietà debbano rimanere sacri e liberi da mandati generali. Gli uomini liberi della Pennsylvania, anzi, di tutta l’America, sono chiamati a decidere se il processo con giuria possa continuare a essere un vostro diritto di nascita.
Non per fare troppo affidamento sul mio giudizio, ma non ritengo affatto presuntuoso offrire il mio parere e chiedere agli altri il loro; e, se uso la penna con l’audacia di un uomo libero, è perché so che la libertà di stampa resta ancora inviolata e le giurie possono ancora giudicare.
L’ultima Convention ha sottoposto alla vostra attenzione il progetto di un nuovo governo federale. La questione interessa molto il vostro benessere a venire. Pertanto, è vostro dovere considerare, senza farvi influenzare dall’autorità dei nomi, se questo progetto sia stato pensato per promuovere gli scopi superiori della società civile, e cioè la felicità e la prosperità della comunità. Il piano proposto dovrebbe essere analizzato con calma e prudenza, guardando al suo valore intrinseco come unico criterio di preferenza, e non col frenetico entusiasmo che ha spinto i cittadini di Filadelfia ad approvarlo prima che fosse possibile esaminarne i principi in modo razionale. Se mai è stato conveniente e necessario un dibattito libero e privo di pregiudizi, è proprio in questa occasione. Tutte le benedizioni della libertà e i privilegi più preziosi degli uomini liberi sono ora in gioco e dipendono da come vi comporterete. Coloro che, grazie alla loro competenza, si sono assunti il compito di indagare i principi del governo dovrebbero venire incoraggiati a farsi avanti, consentendo al popolo di farsi un’opinione migliore, poiché la scienza del governo è così difficile da capire che pochi sono in grado di giudicare da sé. Senza questo tipo di aiuto, il popolo sarà incline ad assecondare implicitamente le opinioni di coloro le cui capacità esso riterrà più degne di stima, e di cui si potrà fidare quanto a integrità e patriottismo. Senza considerare che la passione per il dominio è generalmente proporzionale al talento, alle capacità e alle conoscenze superiori, e che anche gli uomini dalle intenzioni pure potrebbero diventare strumenti del dispotismo nelle mani di individui astuti e intriganti. Se non fosse per la stabilità e il senso di attaccamento che il tempo e l’abitudine assicurano alle forme di governo, pochi individui illuminati e ambiziosi, in combutta, potrebbero distruggere in ogni momento i governi migliori, e persino trasformare il popolo nello strumento del suo stesso asservimento.
Poiché l’ultima rivoluzione ha cancellato la maggior parte delle consuetudini precedenti e le istituzioni attuali sono molto recenti, non c’è quella grossa riluttanza nei confronti dell’innovazione, così caratteristica delle comunità più vecchie, e che peraltro è ragionevole, dato che nemmeno la mente più abile può prevedere l’impatto globale dei cambiamenti materiali sulla politica civile. Resistere all’innovazione è tipico dello spirito della common law.
Uomini facoltosi e ambiziosi, che in ogni comunità pensano di avere il diritto di signoreggiare sul prossimo, si sono avvalsi con successo di tale atteggiamento. Difatti il popolo, destabilizzato nelle proprie opinioni, è stato predisposto ad accettare qualsiasi forma estrema di governo. Tutte le difficoltà e i problemi che esso sperimenta, e che sono dovuti alle cause più varie, sono stati attribuiti all’incapacità dell’attuale confederazione, perciò il popolo ora si attende grande conforto dall’adozione del sistema di governo proposto, e, in caso ciò non avvenisse, la rovina immediata e l’annientamento della nazione. Questi individui si compiacciono di aver acquietato tutta la sfiducia e la gelosia nei confronti del loro nuovo progetto ottenendo l’appoggio dei due uomini in cui l’America ripone più fiducia;{158} e ora esultano trionfanti per il completamento di disegni di potere ed espansione a lungo meditati. Non intendo insinuare che i due illustri personaggi cui si è fatto riferimento non abbiano a cuore il benessere del proprio Paese, ma solamente che la bontà e lo zelo insospettabili dell’uno sono stati imposti in un ambito in cui egli non avrà necessariamente esperienza, visti gli altri suoi impieghi, mentre l’altro manifesta la debolezza e l’indecisione che sopravvengono con la vecchiaia.
Temo che i principi di governo inculcati nel trattato del sig. Adams,{159} rafforzati poi in vari saggi e articoli di giornale, abbiano fuorviato, durante l’ultima Convention, molti uomini pieni di buoni propositi. Ma in seguito diverrà più chiaro come l’interpretazione del piano governativo proposto sia ancora più stravagante.
Fino ad ora, ho atteso con ansia che qualche patriota illuminato impugnasse la penna per esporre la futilità di questi principi e contrastarne la tendenza dannosa. Secondo il sig. Adams, la condicio sine qua non di un buon governo sono tre poteri bilanciati, le cui caratteristiche contrastanti devono produrre un equilibrio di interessi, e quindi promuovere la felicità dell’intera comunità. Egli afferma che gli amministratori di ogni governo si muoveranno sempre spinti dai propri interessi privati e dall’ambizione, a danno del bene pubblico; perciò l’unica maniera efficace per garantire i diritti del popolo e promuoverne il benessere è creare interessi opposti tra i membri di due organi distinti, nell’esercizio dei poteri governativi, bilanciati da quelli di un terzo organo. Tale ipotesi presuppone la capacità degli individui di istituire tre organi governativi eguali, dotati di un peso corrispondente all’interno della comunità tale da renderli capaci di esercitare i loro rispettivi compiti, e i cui obiettivi e interessi siano sufficientemente distinti da impedire che due di essi si coalizzino contro il terzo per annientarlo. Pur avendo tracciato la costituzione di ogni forma di governo mai esistita e comprovata dalla storia, il sig. Adams non è riuscito a riportare alcun esempio di questi tipi di governo. Dice, infatti, che la Costituzione britannica è tale solo in teoria, ma questa è più che altro una conferma del fatto che i suoi principi sono illusori e impraticabili. Se una simile organizzazione del potere fosse attuabile, quanto durerebbe? Nemmeno un giorno, perché c’è una differenza così grande nelle capacità, nella saggezza e nell’operosità degli uomini che la bilancia penderebbe subito verso l’uno o l’altro organo, e, con ogni nuova acquisizione di potere, aumenterebbero anche i mezzi per un suo ulteriore accrescimento. La situazione sociale inglese è più adatta a questo tipo di governo rispetto a quella americana. Là ci sono una forte aristocrazia ereditaria e grandi divisioni di rango e interessi, ma, per mancanza di una perfetta uguaglianza di potere e di una differenza di interessi, anche lì i tre ordini di governo esistono solo sulla carta. L’unico controllo operativo ed efficiente sulla condotta dell’amministrazione è il buon senso del popolo.
Ammettiamo che sia possibile creare e fondare un governo su questi principi: risponderebbe ai grandi obiettivi della società civile? Se i responsabili di ogni governo sono mossi dall’interesse privato e dall’ambizione, come possono il benessere e la felicità della comunità risultare da interessi tanto discordi e contrapposti?
Quindi, poiché ordini diversi all’interno del governo non favoriranno il bene comune, dobbiamo ricorrere ad altri principi. Si scoprirà, credo, che la migliore forma di governo per gli uomini liberi è quella che mantiene vivo in coloro che sono stati eletti al governo un forte senso di responsabilità nei confronti degli elettori. Un governo repubblicano, o libero, può esistere solo dove il popolo è virtuoso e la proprietà è suddivisa abbastanza equamente. In un governo di questo tipo il popolo è sovrano, e il suo buon senso e le sue opinioni sono il criterio su cui si basa ogni pubblico provvedimento. Quando ciò viene a mancare, la natura del governo cambia, e sulle sue rovine si ergeranno aristocrazia, monarchia o dispotismo. La massima responsabilità va ottenuta grazie a una ordinamento dei poteri relativamente semplice, poiché la maggior parte del popolo non segue attentamente l’operato del governo e rischia di essere ingannata per mancanza delle dovute informazioni. Se la struttura viene complicata dalla presenza di molti organi, la gente resterà perplessa e le sue opinioni saranno discordi in merito alla fonte degli abusi o della cattiva amministrazione: alcuni incolperanno il Senato, altri la Camera dei Rappresentanti, e via dicendo, cosicché l’intervento del popolo potrebbe risultare imperfetto o del tutto inutile. Ma se, imitando la Costituzione della Pennsylvania, attribuirete il potere legislativo (separando quello esecutivo dal giudiziario) a un unico organo, eletto per un breve periodo, necessariamente impossibilitato a divenire permanente grazie a tale rotazione, e controllato, per evitare decisioni precipitose e inaspettate, grazie a ritardi imposti al suo operato, creerete un perfetto senso di responsabilità: quando, infatti, il popolo subirà un’ingiustizia, non potrà sbagliarsi sugli autori di quest’ultima e saprà trovare una soluzione certa ed efficace, evitando di rieleggerli. Questo legame dovuto al senso di responsabilità ovvierà ai pericoli insiti nell’avere un’unica assemblea, e sarà la garanzia migliore per i diritti del popolo.
Come promesso, passerò ora a esaminare il progetto di governo proposto, cercando il più possibile di dimostrare che esso non possiede alcun requisito di un libero governo, che non è assolutamente fondato sul bilanciamento e il controllo reciproco tra i poteri consigliato dal sig. Adams, e sperimentato nella Costituzione britannica, e che non possiede quel senso di responsabilità verso gli elettori che, a mio parere, è l’unica garanzia efficace delle libertà e della felicità del popolo. Al contrario, esso è il tentativo più audace che si sia mai visto di istituire un’aristocrazia dispotica tra gli uomini liberi.
Prima di esaminare la costruzione del governo generale, prenderò in considerazione la vastità dei poteri che dovranno essere affidati al Congresso.
Nessuno obietterà sul fatto che il legislativo sia il potere più importante tra quelli delegati al governo, e che tutti gli altri siano ad esso subordinati. Il famoso Montesquieu lo esprime sottoforma di massima: la legislazione segue necessariamente il potere della tassazione.{160} Secondo l’articolo 1, sezione 8 della Costituzione che è stata proposta, «il Congresso avrà il potere di imporre e riscuotere tasse, dazi, imposte e accise, di pagare i debiti e provvedere alla difesa comune e al benessere generale degli Stati Uniti; ma tutti i dazi, le imposte e le accise saranno uniformi sull’intero territorio degli Stati Uniti». Cosa c’è di più comprensibile di queste parole? ...

Indice dei contenuti

  1. Titolo pagina
  2. Introduzione - Gli avversari della Costituzione americana: “antifederalisti” o federalisti autentici?
  3. Capitolo 1 - Lettere di Centinel
  4. Capitolo 2 - Lettere del Federal Farmer
  5. Capitolo 3 - Lettere di un Old Whig
  6. Capitolo 4 - Lettere di Brutus
  7. Capitolo 5 - Lettere di John DeWitt
  8. Capitolo 6 - Appello della Minoranza della Convention della Pennsylvania
  9. Capitolo 7 - Lettere del Maryland Farmer
  10. Capitolo 8 - Lettere dell’Impartial Examiner
  11. Capitolo 9 - Discorsi di Patrick Henry e di George Mason alla Convention della Virginia per la ratifica della Costituzione
  12. Capitolo 10 - Lettere di Agrippa
  13. Appendice - Profili biografici dei principali Antifederalisti