Democrazia e ignoranza politica
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Democrazia e ignoranza politica

Perché uno Stato più snello sbaglia di meno

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Democrazia e ignoranza politica

Perché uno Stato più snello sbaglia di meno

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La democrazia è il governo da parte del popolo, ma può funzionare se il popolo ignora cosa fanno i governanti?Uno dei maggiori problemi delle democrazie contemporanee riguarda proprio la scarsa preparazione dei cittadini, che non sono attrezzati per esaminare con cognizione di causa il contenuto delle decisioni politiche. Ciò è spesso la semplice conseguenza di un comportamento razionale: molti comprendono che il loro voto non può cambiare l'esito di un'elezione e pertanto non sono incentivati a informarsi sulla politica. Inoltre l'attività dello Stato è sempre più pervasiva e complessa: è pressoché scontato che gli elettori saranno incapaci di valutare le iniziative dei loro rappresentanti quando riguardano questioni sulle quali non hanno strumenti per maturare opinioni consapevoli.Ilya Somin ragiona su cause ed effetti dell'ignoranza politica. Le persone prendono decisioni migliori e più consapevoli se percepiscono in maniera evidente che la loro scelta avrà ricadute dirette sulla propria vita: come avviene per le decisioni che assumono, da consumatori, sul mercato.Per avere cittadini più informati, bisogna allora immaginare uno Stato più decentrato e meno complesso, più localizzato e meno pervasivo di quanto non lo sia oggi: "Il governo che governa meno non è sempre il migliore sotto ogni aspetto. Però è la forma di democrazia meno vulnerabile all'ignoranza politica. Il controllo democratico dello Stato funziona meglio quando c'è meno Stato da controllare".

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Informazioni

Capitolo 1. La dimensione dell’ignoranza politica

Nulla colpisce con più forza chi studia l’opinione pubblica e la democrazia della povertà di conoscenza che la maggior parte della gente ha sulla politica.
John Ferejohn, scienziato della politica{57}
Il fatto che la maggior parte degli elettori ignori le informazioni politiche anche più elementari è una delle conclusioni più consolidate delle scienze sociali. I dati accumulati nel corso di decenni rafforzano questa conclusione.{58}
Pervasività dellignoranza
La profondità dell’ignoranza della maggior parte degli elettori può sconcertare i lettori che non hanno familiarità con tali ricerche. Raramente, per non dire mai, ci sono conoscenze assolutamente essenziali per gli elettori. Può non importare granché che la maggioranza degli americani ignori l’uno o l’altro fatto particolare riguardante la politica. Ma la pervasività dell’ignoranza su un’ampia varietà di tematiche e di esponenti della politica è qualcosa di molto più sconvolgente.
Molti esempi possono illustrare il fenomeno. Una serie di sondaggi condotti appena prima che il Partito Repubblicano scegliesse il deputato Paul Ryan per la nomination a vicepresidente nell’agosto 2012 ha stabilito che il 43 per cento degli americani non aveva mai sentito parlare di Ryan e solo il 32 per cento sapeva che fosse un membro della Camera dei Rappresentanti.{59} A differenza del governatore Sarah Palin nel 2008, Ryan non era un personaggio relativamente sconosciuto catapultato sulla scena nazionale dalla candidatura a vicepresidente. Come principale portavoce del suo partito sui temi legati alla spesa pubblica e alla tassazione, era stato una figura di primo piano della politica americana per diversi anni.
Uno dei “cavalli di battaglia” del presidente Barack Obama nella sua fortunata campagna elettorale per la rielezione nel 2012 è stato l’aumento dell’imposta sul reddito per i percettori di oltre 250.000 dollari all’anno, un’idea molto dibattuta durante la campagna e sostenuta da una larga maggioranza di americani: il 69 per cento secondo un sondaggio del Pew Research Center del dicembre 2012.{60} In realtà, in un’inchiesta condotta nel febbraio 2012 per conto del quotidiano politico The Hill era stato chiesto ai rispondenti di indicare quali aliquote fiscali avrebbero dovuto pagare, secondo loro, i contribuenti ai diversi livelli di reddito. Emergeva che il 75 per cento dei probabili elettori desiderava che i percettori dei redditi più alti pagassero al fisco meno del 30 per cento del reddito, che all’epoca delle votazioni era l’aliquota più alta.{61} Questa incoerenza indica che molte persone hanno sostenuto l’aumento delle aliquote fiscali per i percettori dei redditi più alti perché non avevano ben compreso a che livello fossero già le aliquote.
Nonostante anni di controversie sulla Guerra al Terrore, il conflitto in Iraq e i rapporti dell’America con il mondo islamico, solo il 32 per cento degli americani nel 2007 era in grado di nominare i “sunniti” , definiti come «una delle due principali componenti dell’islam», i cui seguaci «aspirano al controllo politico dell’Iraq», nonostante che la domanda li aiutasse fornendo loro il nome dell’altra grande componente (gli sciiti).{62} Questa conoscenza di base forse non è essenziale per una valutazione della politica degli USA nei confronti del mondo islamico. Nondimeno, è tutt’altro che inutile.
Ugualmente sorprendente è il fatto che, verso la fine del 2003, oltre il 60 per cento degli americani non aveva compreso che un massiccio incremento della spesa pubblica aveva dato un contributo considerevole alla recente esplosione del deficit federale.{63} La maggior parte dei cittadini non si rende conto dell’ampia gamma di dispendiosi programmi pubblici strutturati come deduzioni o detrazioni fiscali o semplicemente come pagamento di servizi.{64} Di conseguenza è anche all’oscuro della misura in cui questi programmi vanno principalmente a beneficio di persone relativamente benestanti.{65}
Un’indagine effettuata immediatamente dopo le combattutissime elezioni nel novembre 2002 per il rinnovo del Congresso ha scoperto che solo il 32 per cento dei rispondenti sapeva che i Repubblicani avevano avuto il controllo della Camera dei Rappresentanti uscente.{66} Questo risultato è coerente con la ricerca che mostra una diffusa ignoranza sul controllo esercitato dai partiti sul Congresso in elezioni precedenti, benché solitamente i livelli di conoscenza siano più elevati rispetto al 2002.{67}
Una tale diffusa ignoranza non è un fenomeno recente. Nel dicembre 1994, un mese dopo la conquista del Congresso da parte dei Repubblicani guidati da Newt Gingrich, il 57 per cento degli americani non aveva mai sentito parlare di Gingrich, benché la strategia da lui seguita nella campagna elettorale e le sue posizioni politiche fossero state oggetto di ampie discussioni pubbliche nelle settimane immediatamente precedenti.{68} Nel 1964, in piena Guerra Fredda, solo il 38 per cento degli americani era al corrente del fatto che l’Unione Sovietica non era un membro dell’alleanza militare della NATO, guidata dagli USA.{69} Più tardi, nel 1986, la maggioranza dei miei concittadini non sapeva identificare per nome e cognome Mikhail Gorbachev, il nuovo controverso leader dell’Unione Sovietica.{70} Il più delle volte solo una risicata maggioranza sapeva quale partito controllasse il Senato, circa il 70 per cento non sapeva indicare per nome i senatori del proprio stato e i più non erano in grado di citare alcun candidato al Congresso nel proprio distretto al culmine di una campagna elettorale.{71}
Tre sono gli aspetti dell’ignoranza degli elettori che meritano una particolare attenzione. Innanzitutto, molti elettori ignorano non solo specifiche questioni politiche, ma anche la struttura istituzionale dello Stato e il suo modo di operare.{72} Aspetti fondamentali del sistema politico statunitense come: chi ha il potere di dichiarare guerra, quali sono le funzioni rispettive dei tre rami dello Stato e chi controlla la politica monetaria, sono ignorati dalla maggioranza dei cittadini.{73} Un sondaggio Zogby del 2006 ha rilevato che solo il 42 per cento degli americani sapeva almeno il nome delle tre branche – esecutivo, legislativo e giudiziario – del governo federale.{74} Un’altra indagine realizzata sempre nel 2006 ha scoperto che solo il 28 per cento dei rispondenti sapeva nominare due o più dei cinque diritti garantiti dal primo emendamento alla Costituzione.{75} In uno studio della Columbia University del 2002, il 35 per cento dei rispondenti riteneva che la frase di Marx «Da ciascuno secondo le sue capacità a ciascuno secondo i suoi bisogni» appartenesse alla Costituzione americana (il 34 per cento preferiva non pronunciarsi), e solo un terzo aveva capito che una pronuncia della Corte Suprema sul caso Roe v. Wade rendeva l’aborto non illegale in tutto il paese.{76}
L’ignoranza per quanto riguarda la struttura dello Stato indica che gli elettori spesso non solo non possono scegliere tra specifici programmi politici alternativi, ma non sono neanche in grado di assegnare facilmente i meriti e i demeriti per i risultati delle politiche a chi ne è effettivamente responsabile per il suo ruolo nell’apparato statale. L’ignoranza dei vincoli imposti al governo dalla Costituzione può anche dare agli elettori un quadro impreciso della portata dei poteri degli eletti.
Il secondo aspetto saliente dell’ignoranza è che la maggior parte degli elettori manca di una visione “ideologica” della politica in grado di integrare una molteplicità di temi in un unico quadro analitico derivato da pochi principi fondamentali; a differenza dei membri della classe politica, i normali elettori raramente mostrano coerenza ideologica nel prendere posizioni sulle varie questioni. Alcuni studiosi seguono le posizioni di Anthony Downs{77} sottolineando l’utilità dell’ideologia in quanto “scorciatoia” per predire le probabili politiche di partiti in competizione per una carica pubblica.{78} Almeno altrettanto importante è la relativa incapacità degli elettori non ideologici di individuare le interconnessioni tra le questioni. La piccola minoranza di elettori bene informata è molto più capace di elaborare le nuove informazioni politiche ed è più resistente alla manipolazione di quanto non lo sia la massa meno informata.{79}
Da ultimo, ma non per importanza, il livello della conoscenza politica nell’elettorato americano è salito, al più, solo in misura modesta da quando si è cominciato a effettuare sondaggi di massa verso la fine degli anni Trenta.{80} Un livello relativamente stabile di ignoranza ha resistito anche di fronte a un massiccio incremento del livello di istruzione e a un’espansione senza precedenti della quantità e qualità dell’informazione disponibile per il grande pubblico a costi limitati.{81}
Per la maggior parte, la diffusione delle nuove tecnologie d’informazione, come la televisione e Internet, sembra non avere accresciuto la conoscenza dei fatti politici.{82} Lo sviluppo della televisione negli anni Cinquanta e Sessanta ha aumentato in un modo o nell’altro le conoscenze politiche nei segmenti più poveri e meno informati della popolazione.{83} Ma avanzamenti più recenti, come la tv via cavo e Internet, hanno in realtà distolto l’attenzione di questi gruppi dall’informazione politica, fornendo alternative sotto forma di attraenti fonti di intrattenimento.{84} Per lo più, le nuove tecnologie dell’informazione sembrano essere state utilizzate per acquisire conoscenza politica principalmente da coloro che erano già bene informati.{85} Questo dato induce a dubitare delle aspettative dei teorici della politica, da John Stuart Mill in poi, secondo i quali una maggiore disponibilità di informazioni e di istruzione formale avrebbe il potere di creare l’elettorato informato che l’ideale democratico richiede.{86}
Dimostrazioni recenti di ignoranza politica
I dati relativi ai periodi in cui si sono svolte le recenti elezioni del 2010, 2008 e 2004 confermano l’esistenza di una vasta ignoranza politica, così come i dati che coprono un orizzonte più ampio, concernenti il periodo delle elezioni del 2000, forniti dagli American National Election Studies (ANES) del 2000.{87} Purtroppo, il manoscritto di questo libro è stato completato troppo presto per tenere pienamente conto dei dati relativi alle elezioni presidenziali del 2012. Ma, al momento, non vi sono indicazioni di un sensibile aumento della conoscenza politica in quel ciclo di votazioni rispetto ai precedenti, mentre emerge almeno qualche evidenza del persistere dell’ignoranza.{88}
Lignoranza politica e le elezioni del 2010
Le elezioni del 2010 sono state presumibilmente tra le più importanti elezioni di medio termine della recente storia americana. La posta in gioco comprendeva l’azione del governo federale per affrontare la recessione e la crisi finanziaria peggiori degli ultimi decenni, l’entrata in vigore della riforma sanitaria del 2010 – una riforma storica per l’amministrazione Obama – e la gestione dei conflitti bellici in corso in Afghanistan e in Iraq. Il Partito Repubblicano ha guadagnato 62 seggi alla Camera dei Rappresentanti – la variazione più ampia dal 1948 – e 6 al Senato. In considerazione dell’importanza delle questioni in gioco, ci si potrebbe aspettare che i votanti avessero prestato più attenzione del solito alla politica. Nondimeno, i dati raccolti mostrano diffusa ignoranza e confusione ...

Indice dei contenuti

  1. Titolo pagina
  2. Prefazione all’edizione italiana
  3. Ringraziamenti
  4. Introduzione
  5. Capitolo 1. La dimensione dell’ignoranza politica
  6. Capitolo 2. Gli elettori ne sanno abbastanza?
  7. Capitolo 3. La razionalità dell’ignoranza politica
  8. Capitolo 4. Dove non arrivano le scorciatoie informative
  9. Capitolo 5. Votare nell’urna o votare con i piedi?
  10. Capitolo 6. Ignoranza politica e giudizio di legittimità costituzionale
  11. Capitolo 7. È possibile aumentare il livello di conoscenza degli elettori?
  12. Conclusione
  13. Appendice. Correlati della conoscenza politica nel 2000