Note
Introduzione
1. La nostra rassegna non è comprensiva, ovviamente, di tutti gli autori che fanno riferimento generico o sommario a Considerant proporzionalista, ma vuole solo esaminare le analisi più ampie o più significative. Anche nella letteratura italiana in tema di sistemi elettorali non mancano riferimenti a Considerant. Nel Dizionario di politica, diretto da Norberto Bobbio, Nicola Matteucci, Gianfranco Pasquino, Torino, Tea-utet, 19902, Emanuele Marotta, alla voce Sistemi elettorali distingue il metodo del voto singolo, trasferibile o meno, da quello delle “liste concorrenti (scuola svizzera del Considerant)”, p. 1039. Altri accenni significativi in: G. AMBROSINi, Sistemi elettorali. Sistema maggioritario. Rappresentanza delle minoranze. Sistema proporzionale, Firenze, Sansoni, 1946, pp. 23, 63 e 95; G. SCHEPIS, I sistemi elettorali. Teoria, tecnica legislazioni positive, Empoli, Caparrini, 1955, p. 64; F. LANCHESTER, Sistemi elettorali e forma di governo, Bologna, il Mulino, 1981, p. 72, nota; E. BETTINELLI, All’origine della democrazia dei partiti, Milano, Comunità, 1982, p. 12.
2. E. NAVILLE, Rapport sur l’état de la question électorale à Genève et à Vétranger présenté à l’Association réformiste de Genève le 23 décembre 1870, Genève, Carey, 1871, p. 3.
3. ID., La réforme électorale en France, Paris, Didier et Cie, 1871, pp. 37-38.
4. Ivi, nota.
5. E. NAVILLE, Rapport sur l’état de la question électorale à Genève, cit., p. 6.
6. G. LA CHAPELLE, La représentation proportionnelle des partis politiques, Paris, Editions du comité républicain de la R.P., 1913, p. 17.
7. E. KLÖTI, Die Proportionalwahl in der Schweiz. Geschichte, Darstellung und Kritik, Bern, Stämpili & Co., 1901, p. 20.
8. Ivi, p. 23. Un riferimento a Considerant proporzionalista nel quadro di una discussione delle tesi di Klöti si trova in A. ESMEIN, Eléments de droit constìtutionnel français et comparé, Paris, Sirey, 19064, p. 240 e p. 245 in entrambi i casi in nota.
9. Cfr. A. TECKLENBURG, Die Entwicklung des Wahlrechts in Frankreich seit 1789, Tubingen, J.C.B. Mohr (Paul Siebeck), 1911, p. VI.
10. Ivi, p. 191.
11. Ivi, p. 192.
12. Ivi, p. 194.
13. F.A. HERMENS, Democracy or Anarchy? A Study of Proportional Representation, Notre Dame (Indiana), The Review of Politics-University of Notre Dame, 1941, p. 9.
14. Cfr. Ivi, pp. 80-81.
15. A prescindere da altri riferimenti va detto che il volume di Hermens è scritto avendo in mente l’esperienza della repubblica di Weimar e il suo fallimento, imputato un po’ troppo meccanicamente alla proporzionale. Ma se questa parte dell’analisi di Hermens risulta ampiamente datata, la parte concettuale della sua critica alla proporzionale che coglie il carattere centrifugo di questo sistema elettorale rispetto al processo di integrazione, di selezione e di indirizzo della domanda politica che anche il sistema elettorale deve compiere perché il sistema politico rappresentativo possa funzionare, presenta ancora motivi di interesse. Un altro accenno a Considerant, e sempre all’articolo sopra richiamato, lo si trova in un’altra opera di F.A. HERMENS, La democrazia rappresentativa (trad. it.), Firenze, Vallecchi, 1968, pp. 252-253. Per una critica della impostazione di Hermens basata su riscontri empirici vedi D. FISICHELLA, Elezioni e democrazia. Un’analisi comparata, Bologna, il Mulino, 1982, pp. 263-274, e in particolare pp. 272-274.
16. Cfr. A. MISCH, Das Wahlsystem zwischen Theorie und Taktik. Zur Frage von Mehrheitswahl und Verhältniswahl in der Programmatik der Sozialdemokratie bis 1933, Berlin, Duncker & Humblot, 1974, pp. 28-29.
17. Ivi, p. 33.
18. Ivi, pp. 33-34.
19. Cfr. W. SCHERER, Verhältniswahl und Reform der politischen Ordnung. Der Auseinandersetzung um den Proporz in Frankreich bis zur Wahlreform von 1919, Heidelberg, Ruprecht-Karl-Universität, 1982, pp. 52-53.
20. “Indem er seine Forderung nach gleicher Vertretung nicht nur auf den Anspruch des einzelnen Bürgers, sondern eingehender noch auf bestimmte Gruppen oder richtungen stützte, gab er der französischen Reformdiskussion ein charakteristisches Gepräge”(ivi, p. 55).
21. Cfr. ivi, pp. 43-44.
22. Ivi, p. 40.
23. “Die Befassung mit einer parlamentarischen Wahlreform setzte voraus, daß Considerant von seiner ursprünglichen Geringschätzung dieses Ansatzes abrückte. Allerdings hielt er noch auf Jahre hinaus an seinen Vorbehalten gegen das allgemeine Wahlrecht fest” (ivi, p. 40).
24. Ivi, p. 54.
25. Ivi, p. 55...